L’ Eurofestival 2010 sarà proprio un festival per giovanissimi. E in fondo non è poi così male. Ieri sera si è conluso il Melodifestivalen, di fatto il Sanremo di Svezia, nonchè selezione del paese scandinavo per l’ Eurofestival e lo ha vinto, secondo pronostici la 19enne Anna Bergendahl (ex Pop Idol) con “This is my life”, oggettivamente uno dei pezzi migliori fra quelli che quest’anno saranno ad Oslo. Molto radiofonico, un pop normale, molto cantabile, una scelta “di coscienza” per il paese che dell’Eurofestival è da sempre leader, per ascolti, per tradizione ed anche perchè – va detto – negli ultimi anni è svedese il supervisore della baracca.
Paese che però nelle ultime tre edizioni, pur calando assi (The Ark, Charlotte Perrelli, pure vincitrice del Festival nel 1999 ,e Malena Ernman) ha messo insieme la miseria di due diciottesimi ed un ventunesimo posto. Da quelle parti vogliono rinverdire i fasti di Carola Haggvist (quella che vinse a Roma, nel 1991, con “Fangad ev an stormvind“) e riportare in patria la manifestazione. Possono farcela. Detto della vincitrice, mettiamo da parte per una volta le canzoni. Su Eurofestival News, trovate un ampio resoconto della serata.
Il paragone con Sanremo non è a favore dell’Italia. Non parliamo delle canzoni, come detto – quest’anno non erano tutte all’altezza, a dire il vero – Parlando semplicemente dello spettacolo, visto che ormai anche il festival di Sanremo è diventato più un momento televisivo che altro. Provate ad andare su Eurofestival News ed a leggervi il commento sulla serata. In Svezia sono davvero molto avanti. A cominciare dalla durata delle serate. Perchè si può fare spettacolo con le canzoni anche senza allungare il brodo.
Milan Stankovic, nato a Belgrado l’8 agosto 1987, invece rappresenterà la Serbia. C’erano solo tre artisti nella ristretta selezione serba, dopo i “tagli” che hanno portato al sacrificio della Beovizija. “Ovo je balkan” è il pezzo. L’ha scritto Goran Bregovic, un mito assoluto. Però ce lo concedete sei diciamo che è brutto? Insomma, Bregovic ha scritto molto di meglio, ci sembra una cosa fatta un pò con la mano sinistra. Che poi per inciso, Stankovic è bravo. Basterà il nome di Bregovic?
Sarà invece il duo Malcolm Lincoln a rappresentare l’ Estonia con il brano “Siren“. Un pezzo sicuramente fuori dagli schemi di un festival come questo, ma anche sicuramente molto di difficile presa. Atmosfere rarefatte, poco cantabile, che fa uno strano effetto quanto lo senti. E’ un pò come quando un prodotto di nicchia va in un festival di canzonette. Sicuramente siamo molto lontani dagli standard dell’ Eurofestival. Non è detto che sia sempre un male. Il nostro giudizio resta sospeso, la vogliamo risentire. In ogni caso, siamo lontani dal bellissimo pezzo dell’anno scorso delle Urban Symphony.
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