Torna nell’etere e negli store una delle artiste più apprezzate del panorama melodico europeo, ovvero la spagnola Malù, cantautrice fra le più premiate di Spagna e nipote del celebre chitarrista flamenco Paco De Lucia. Dopo “Guerra fria”, che ha vinto il disco di platino e “Dual”, che conteneva duetti di spessore esce adesso “Sì“, il nuovo album, destinato probabilmente ad avere l’ottimo riscontro che hanno avuto tutti i suoi precedenti lavori.
E ancora una volta la nipote d’arte mette in mostra tutta la sua versatilità che le permette di passare da pezzi melodici, molto caldi e molto spagnoli a brani più uptempo che strizzano l’occhio alle radio, come questo, “A prueba de ti”, che è il primo singolo estratto dal nuovo lavoro. Una Malù che canta sempre l’amore, senza parole banali e che ogni volta sorprende per la sua capacità interpretativa.
Due big assoluti del pop spagnolo contemporaneo, due campioni di vendita insieme. Successo assicurato. E infatti così è stato: “Vuelvo a verte” è il duetto che mette insieme Malù e Pablo Alboran, una delle tracce inedite dell’album “Dual” della parente d’arte, che raccoglie anche tanti altri duetti realizzati nel corso della sua carriera, dal 1998, secondo una tradizione molto in voga degli artisti ispanofoni. Di Malù avevamo parlato qui, facendovi ascoltare alcune sue cose dell’album “Guerra frìa”, di ottimo successo (qui ce n’è un’altra, Ahora Tu”).
Ma anche quest’album, sta andando alla grande, tanto che è già disco di platino. Perchè è bello e perchè permette di ascoltare o riascoltare anche altri artisti importanti che con lei hanno collaborato, come il messicano plurivicitore di Latin Grammy Aleks Syntek, che con lei ha inciso “Solo el amor nos salvarà”, brano che fra l’altro è servito ad aprire all’album le porte del mercato centro e sudamericano. Uno stile molto diverso rispetto all’altro, ma un pezzo ugualmente gradevole. E lei è bravissima.
Nei giorni scorsi avevamo parlato dello sbarco in Italia di The Voice,il talent show ad audizioni “cieche” delle Endemol che tanto bene sta andando in tutta Europa e anche della necessità di allestire un cast di giudici-coach di alto livello, visto che negli altri paesi c’è quasi sempre il meglio del pop e non solo. Ebbene, è notizia di questi giorni che l’edizione spagnola “La Voz”, appena cominciata su Telecinco (sono in corso le audizioni) avrà molto di italiano.
Nel ruolo di “assistenti e consiglieri” figurano infatti due big internazionali della nostra musica come Tiziano Ferro e Nek. Il cantautore di Latina sarà al fianco di Malù, che con lui ha duettato nella canzone “El amor es una cosa simple”, versione spagnola de “L’amore è una cosa semplice“. Nek, che in Spagna è famoso per la versione spagnola di “Laura non c’è” (Laura no està) e per “Para ti seria”, cantata con El Sueno de Morfeo (200mila copie nel 2007), invece sarà al fianco di Melendi. David Bisbal ha invece scelto il portoricano Luis Fonsi, mentre Rosario Flores un altro artista flamenco, Antonio Carmona.
Tiziano Ferro e Nek saranno al fianco dei coach “titolari” nella preparazione degli artisti selezionati e anche nel momento dei duelli faccia a faccia fra gli artisti delle varie squadre, che saranno messi in scena – su un palcoscenico trasformato a mò di ring – nella fase denominata “La battaglia”. “La Voz” va in onda ogni mercoledì alle ore 22. Lo streaming del programma (se funziona) è qui.
Il Regno Unito si conferma padrone dell’Ogae Song Contest, il concorso musicale virtuale fra i fan club nazionali dell’Eurovision Song Contest che l’anno scorso l’aveva visto trionfare con “Heartebreak (Makes me a dancer)” di Freemasons ft Sophie Ellis Bextor. La scelta inglese di quest’anno “Someone like you” di Adele (possono concorrere brani usciti fra l’anno in corso e quello prima) era sin troppo semplice e così è stata una vera e propria “landslide”. Vittoria con 43 punti di vantaggio su “La notte” dei Modà, che così ha riportato l’Italia sul podio, completato da “Blanco y negro” della spagnola Malù. Le canzoni sono sul sito dell’evento, qui sotto c’è la classifica.
Someone like you – Adele (Regno Unito) 189
La notte – Modà (Italia) 146
Blanco y negro – Malù (Spagna) 127
Je veux- Zaz (Francia) 117
Males Experiències- Rocio Rivas (Andorra) 107
Vapaa – Kaja Koo (Finlandia) 99
Nackt – Jay Khan (Germania) 87
Den’ bez tebya – Nu Virgos (Russia) 77
Klista ta stomata- Antonis Remos (Grecia) 72
You’ll be mine- The Pierces – (Resto del Mondo/Usa) 70
Mistakes – Brian Mc Fadden (Irlanda) 61
Perje -Milan Stankovic (Serbia) 46
Vorbij- Udo Mechels (Belgio) 40
Bižuterija- Jelena Rozga (Croazia) 40
Se Thelo Dipla Mou- Vera Boufi (Cipro) 38
A maquina – Amor electro (Portogallo) 37
Kak ti Stoi – Petya Koleva (Bulgaria) 27
Hakkinda Her Seyi Duymak Istiyorum – Nil (Turchia) 25
Freedom – Airport Impressions (Malta) 24
Melekh -Miri (Israele) 20
Qanadsiz Melekler- Seyran (Azerbiagian) 19
Når tiden går baglæns- Clara Sofie & Rune RK (Danimarca) 19
You’ll be mine- The Pierces – (Resto del Mondo/Usa) 11
I Sing a liad für di- Andreas Gabalier (Austria) 6
Avevamo sottolineato un pò di tempo fa come l’Italia musicale all’estero si fermi praticamente ai tempi andati: non solo le canzoni degli anni ‘60-70-80 ricantate nella sua particolare versione di Aylin Prandi, ma anche e soprattutto, i classici italiani. Sempre di moda, cantati da chiunque e ultimamente rilanciati da Il Volo, ovvero i giovanissimi Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto, lanciati da “Ti lascio una canzone” e ora divenuti protagonisti in tutto il mondo.
L’altro giorno si sono esibiti negli Stati Uniti alla versione nazionale della manifestazione di solidarietà telethon, ora arriva la notizia che sono stati candidati a due premi ai prossimi Latin Grammy, i Grammy Awards del mondo latino, che saranno assegnati il prossimo 10 novembre al Mandalay Bay Events Center di Las Vegas. I ragazzi hanno ottenuto la nominations in categorie importanti “Best New Artist” e “Best Pop Album by a Duo/Group with Vocals”.
Nell’elenco dei nominati c’è anche un italiano doc nato e cresciuto in Venezuela e stella assoluta in Sudamerica: si tratta di Franco De Vita. Per lui diverse candidature: “Record of the year” e “Best short form music video” con Tan Solo Tu (duetto con Alejandra Guzman), “Album of the year” (Primera Fila); “Best male pop album” (Primera Fila), “Best long form music video” (Primera Fila). A questi si aggiungono il chitarrista argentino di origine italiana Sergio Puccini (“Best classical contemporary composition” con “Romerías”) e anche una candidatura per così dire indiretta, perchè i compianti Renato Carosone e Nicola Salerno sono autori della versione orignaria di “Bon, Bon”, di Pitbull, candidata per “Best Urban Song”.
Ovviamente lunga la lista dei big della musica mondiale presenti fra i nominati: Shakira, Alejandro Sanz e Ricky Martin, ma anche Don Omar, Paulina Rubio e Pitbull fra i più noti non europei ma la musica del nostro continente si difende bene. Ecco la lista completa dei candidati europei.
RECORD OF THE YEAR
Luis Fonsi — “Gritar” (Spagna)
ALBUM OF THE YEAR
Enrique Iglesias — Euphoria (Spagna)
SONG OF THE YEAR
Pablo Alborán — “Solamente Tu” (Spagna)
BEST NEW ARTIST
Il Volo (Italia)
Pablo Alboran (Spagna)
BEST FEMALE POP VOCAL ALBUM
Malù, “Guerra fria”(Spagna)
BEST POP ALBUM BY A DUO/GROUP WITH VOCALS
Il Volo, “Il Volo” (Italia)
BEST ROCK ALBUM
Jarabe De Palo — “¿Y Ahora Qué Hacemos?” (Spagna)
BEST TROPICAL SONG
Juan Magan — “Bailando Por Ahí” (Spagna)
BEST RECORDING PACKAGE
Fangoria — El Paso Trascendental del Vodevil a la Astracanada (Spagna)
Di Maria Lucia Sanchez, in arte Malù la cantautrice spagnola nipote del grande chitarrista flamenco Paco De Lucia, avevamo già parlato in occasione dell’uscita di “Guerra fria” e del primo singolo “Blanco y negro”, fra l’altro appena incoronato rappresentante spagnolo all’Ogae Song Contest, il concorso virtuale organizzato dai fan dell’Eurofestival e dai fan club nazionali.
Adesso, complice l’estate arriva “Quien“, il secondo singolo estratto dall’album che ha già toccato le trentamila copie e vinto il disco d’oro. Si tratta di un pezzo sicuramente più pop e radiofonico, meno ballata, ma altrettanto gradevole, che conferma le ottime doti compositive, interpretative e canore della cantante spagnola. Che si conferma una delle più apprezzate sulla scena nazionale.
Maria Lucia Sanchez, in arte Malù è una delle artiste più particolari della musica spagnola. Perchè è cresciuta col flamenco nel sangue ma ha deciso di fare della melodia cantabile la sua cifra stilistica. Senza però dimenticarsi le origini e quei suoni che l’hanno avvicinata alla musica. Sospesa fra il pop orecchiabile e la canzone d’autore, colpisce soprattutto per la dolcezza che emana quando canta.
E non a caso canta l’amore. Suo zio è Paco De Lucia, il più grande chitarrista flamenco di tutti i tempi e il flamenco è una delle musiche più “calienti”. Di quei suoni lei ha preso il calore e lo ha trasportato nelle sue canzoni. Da dodici anni fa sfracelli nei negozi di dischi. “Guerra fria” è il decimo album: con i primi nove ha venduto qualcosa come un milione e duecentomila copie, guadagnandosi otto dischi di platino e quattro d’oro.
Il nuovo album è partito in tromba, come gli altri, trascinato da questo singolo bellissimo, dotato di un ritornello che entra nelle orecchie in dieci secondi, che sparge zucchero a profusione eppure non è melenso come certe canzoni d’amore. Uno di quei pezzi da ascoltare abbracciati al partner, ondeggiando con gli accendini. Magari baciandosi nelle pause musicali. Una delizia per le orecchie. Perchè “cantare è d’amore”, diceva Minghi. Ma bisogna anche saperlo fare senza essere banali. Come Malù.
Sostiene la partecipazione di Italia e San Marino all'Eurovision Song Contest. Sempre e comunque.
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