“Fly to stay Alive”, il nuovo singolo dei MaNga (che stanno girando l’Europa e gli Usa)

A poco più di un anno dal secondo posto in classifica all’Eurovision Song Contest, con “We could be the same” tornano a far parlare di loro i MaNga, la rock band turca che nel 2009 si era assicurata gli MTV European Awards come “Best European Act”. Una decisa svolta all’inglese, dopo che in pratica il brano eurofestivaliero ne aveva segnato l’esordio in quella lingua, abbandonando il turco.

“Fly to stay alive”, il nuovo singolo è sicuramente meno incisivo rispetto al pezzo dell’Eurofestival 2010, ma altrettanto interessante e raccoglie sonorità anatoliche e mediorientali fuse con il glam rock e sta già girando sugli schermi della versione adriatica di MTV. Curiosamente, sia questo pezzo che quello dell’Eurovision 2010 sono usciti solo in singolo e sicuramente saranno parte del nuovo album che conterrà  anche riarrangiamenti di vecchi successi del gruppo,  passato sotto etichetta Sony.

C’è da dire che i MaNga avevano una buona popolarità già prima di entrare all’Eurovision Song Contest, ma subito dopo il secondo posto pare veramente decuplicata. Il gruppo tiene da tempo concerti in giro per l’Europa (Regno Unito, Belgiol, Olanda, Albania, Danimarca, tutto il medioriente e l’est Europa ma il loro tour prevede anche diverse tappe negli Stati Uniti!), la loro fan page ha raggiunto un milione di fans e recentemente hanno duettato coi Mor Ve Otesi, rappresentanti turchi all’Eurovision 2008 e pure loro divenuti famosissimi in Europa. A quando l’approdo in Italia?

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Eurovision Song Contest 2011-I protagonisti/7: Christos Mylordos (Cipro), Lukas Giorkas ft Stereo Mike (Grecia), Yuksek Sadakat (Turchia)

Settima puntata del nostro viaggio alla scoperta dei cantanti che prendono parte al prossimo Eurovision Song Contest, in programma il 10, 12 e 14 maggio prossimi. Tocca a Cipro, Grecia e Turchia.

Cipro- Chrystos Mylordos “San aggelos s’agapisa” (lingua: greco)

Una delle poche proposte nella lingua nazionale di questa edizione è la delicatissima ballata dal sapore etnico dell’Isola di Cipro. Il ventenne Christos Mylordos è un esordiente assoluto, visto che pochi mesi fa ha vinto il talent show Performance, staccando il biglietto per Dusseldorf. E questo è il suo primo singolo. E’stato anche il primo cantante ufficiale annunciato quest’anno.

Nessuna vittoria per la piccola isola del Mediterraneo, uno dei paesi più costanti nella presenza e che ha sempre presentato ottime cose in concorso. Il complessino a matrice britannica dell’anno scorso, Jon Lylygreen & The Islanders ha portato Cipro in finale per la prima volta dal 2005, ma il miglior risultato sono  tre  quinti posti: nel 1982 con “Mono i agapi” di Anna Vissi, nel  1997 con “Mana Mou” di Haras & Andreas Constantinou e nel 2004 con”Stronger every minute” di Lisa Andreas (altra britannica).

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I 20 migliori brani europei del 2010 secondo Dove c’è musica: ecco la nostra Top 10

Poche ore fa vi abbiamo proposto la prima parte della nostra Top 20 del 2010, ovvero quelli che secondo questo blog sono i migliori brani pop usciti nell’anno solare. Vi avevamo proposto le posizioni dalla 11 alla 20, che potrete rivedere a questo link. Ora siete pronti per godervi la top ten (dalla 10 alla numero 1)? Bene allacciate  le cinture, si parte. Aspettiamo i vostri commenti…e naturalmente BUON 201o A TUTTI, CHE IL NUOVO ANNO VI PORTI SERENITA’ SOTTO OGNI ASPETTO.

 

10. POSTO: Diez Minutos- Efecto Mariposa (album: 40:4) – Uscito come singolo nel 2010 dopo che l’album è uscito a fine 2009, il pezzo della band spagnola è un bell’esempio di pop internazionale di alto livello.

9. POSTO: Amore a prima vista- Simona Molinari & Ornella Vanoni (album: Croce e delizia) – Non poteva esserci miglior ritorno sulle scene per la jazz woman napoletana. Classe e stile, voce magica. E una partner che impreziosisce non poco questa perla estiva.

8. POSTO: Hollywood- Marina & The Diamonds (album: The family Jewels) – Il singolo col botto del bellissimo album della cantante greca di origine gallese,  che è stata in corsa per gli MTV Awards.

7. POSTO: Back it up -Caro Emerald (album: Deleted scenes from the cutting room floor) – Uscito in tutta Europa a metà 2009, da noi è uscito solo qualche mese fa. Ritmo e venature jazz anni 60  interpretazione di gran classe. Impossibile non battere il tempo con il piede. E lei buca lo schermo. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere.

6. POSTO: Ricomincio da qui – Malika Ayane (album: Grovigli) – La vincitrice morale di Sanremo ed il suo pezzo di altissimo spessore. Per sognare ad occhi aperti.

5. POSTO: We could be the same – MaNga (single only) – Vincitori degli MTV Awards 2009 e poi secondi all’Eurofestival 2010 con questo pezzo, sono i massimi esemplari del rock dell’est europeo. Energia allo stato puro. Disco d’oro.

4. POSTO: Satellite – Lena (album: My cassette player) – La vincitrice dell’Eurofestival 2010: doppio disco di platino e triplo d’oro con l’album, disco di platino con il singolo. Il nome nuovo della musica europea, prima in classifica in otto paesi, in classifica in 15.

3. POSTO: In punta di piedi – Nathalie (EP: In punta di piedi) – Il brano d’esordio della vincitrice di X Factor: canzone d’autore alla Tori Amos, intepretazione delicata di classe. E si fa cantare

2 POSTO: Je veux – Zaz (album: Zaz) – Arrivato in Italia sei mesi dopo la sua uscita in Francia e nel resto d’Europa, il brano e l’album hanno conquistato anche le nostre charts. Jazz freschissimo. E grande talento.


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“Satellite” di Lena entra nelle charts italiane! Trionfo di vendite in Europa per i brani dell’Eurofestival

Lena Meyer Landrut sbarca in Italia. “Satellite”, il brano che ha vinto l’edizione 2010 dell’Eurofestival è entrato nelle charts italiane. Posizione 17  su Itunes Charts, per la canzone e posizione 15 per l’album che sembra una sciocchezza, ma che invece è da considerarsi un risultato importantissimo per un brano che ha preso parte ad una rassegna di cui NESSUNA televisione italiana ha dato conto (a parte due righe sulle brevi del televideo alle 2.40 di domenica mattina) e di cui a parte l’ Ansa (bravissimi) e il Corriere della Sera on line (bravini) hanno parlato soltanto i blog. Un successo globale, anche perché il brano, in tutto il resto d’Europa, comanda sia le classifiche “fisiche” che quelle digitali.

Ai successi messi in fila prima della sua esibizione (150mila copie in 4 giorni in Germania, disco di platino e triplo disco d’oro, in testa anche in Austria, Svizzera e Lussemburgo ed in classifica in 10 paesi, 5 milioni di visualizzazioni del video, primo posto dell’album appena uscito), si aggiungono quelli che stanno arrivando ora. A cominciare dalla visualizzazione del video su youtube che dopo la sua esibizione e la vittoria ha toccato quota  23 milioni.

Soltanto su Itunes, la troviamo in testa in Germania, Austria, Svizzera, Danimarca, Finlandia,Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Spagna,Svezia. E al secondo posto in Belgio ed Olanda. In Germania, in Svizzera ed in Austria è in classifica in due edizioni, quella uscita dopo il concorso di selezione e quella estratta dall’album (sono le stesse, cambia soltanto la fonte). Per il mercato fisico, come è noto, dobbiamo attendere una settimana ma già prima della sua esibizione, era in testa ancora in Lussemburgo, seconda in Germania ed Austria e quarta in Svizzera e nella top ten dell’Ungheria.

NON SOLO LENA – Ma stanno andando benissimo anche gli altri artisti. Ecco un riassunto delle vendite a pochi giorni dalla conclusione del festival

Lena, “Satellite” (Germania): 1.POSTO Germania, Austria, Svizzera, Danimarca, Finlandia,Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Spagna,Svezia. 2. POSTO: Belgio, Olanda. 44 POSTO: Italia

MaNga, “We could be the same” (Turchia): 1. POSTO Turchia 3. POSTO: Svezia, 7.POSTO Finlandia, 10. POSTO: Grecia (proprio loro, nella terra “nemica” per eccellenza!)

Tom Dice, “Me and my guitar” (Belgio): 1. POSTO: Belgio, 6. POSTO: Germania, 8. POSTO: Norvegia, 9. POSTO: Svezia 10. POSTO: Austria

Jessy Matador, “Allez Ola Olè” (Francia): in attesa di entrare nelle charts francesi (verrà rilanciata con l’avvio dei Mondiali), sta spopolando altrove: 2. POSTO: Finlandia, Grecia 3. POSTO: Lussemburgo, 4. POSTO: Germania, Novegia 5. POSTO: Svezia 6. POSTO: Belgio

Paula Seling & Ovi, “Playing with fire” (Romania): 1.POSTO: Romania (airplay), Moldavia (airplay), 4. POSTO: Svezia

Sun Stroke Project & Olia Tira (Moldavia), “Run Away”: 2. POSTO: Moldavia (airplay), Romania (air play) 10.POSTO: Norvegia

Chanée & N’Evergreen , “In a moment like this” (Danimarca): 3. POSTO: Norvegia, 6. POSTO: Svezia, 7.POSTO: Svizzera

Daniel Diges “Algo pequenito”(Spagna): 8.POSTO: Spagna

Anna Bergendahl, “This is my life” (Svezia): 6. POSTO: Norvegia

Didrik Solli Tangen, “My heart is yours” (Norvegia): 9.POSTO: Norvegia

Giorgos Alkaios & Friends, “Opa” (Grecia): 8. POSTO: Finlandia 4. POSTO: Grecia (ma è presente anche la versione uscita dopo le selezioni greche)

Eva Rivas, “Apricot stone” (Armenia): 6. POSTO: Grecia

Jon Lilygreen & The Islanders, “Life looks better in spring” (Cipro): 7. POSTO: Grecia

Safura, “Drip drop” (Azerbaigian): 5. POSTO: Norvegia

PRIMA DEL FESTIVAL – Prima dell’avvio della rassegna, oltre ai già descritti successi di Lena, prima in 4 paesi nel mercato fisico, lo stesso mercato aveva premiato col primo posto ed il disco d’oro in patria Anna Bregendahl (Svezia),Kristina Pelakova (Slovacchia), Tom Dice (Belgio) e con il primo posto Sieneke (Olanda) e Miro (Bulgaria). Secondo posto per Hera Njork (Islanda), Chanéé & N’Evergreen (prima in Danimarca e seconda a Malta), Manga (in Turchia), Didrik Solli Tangen (Norvegia). Nella top ten croata (ottavo posto) “Lako je sve” delle Femminnem.

Eurofestival 2010, trionfo tedesco: vince “Satellite” di Lena Meyer Landrut

Signori, la Germania ce l’ha fatta: 28 anni dopo l’ultima volta, riporta a casa l’Eurofestival.  “Satellite” di Lena Meyer Landrut a vincere la rassegna, con 246 punti sui turchi Manga “We could be the same” (Turchia, 170) e sulla coppia rumena Paula Seling & Ovi, terza con “Playing with fire” (162).E’ Un successo che bissa idealmente quello del nostro contest virtuale, che peraltro aveva visto ottimamente piazzata (quarta) anche la Romania. Un trionfo atteso dal 1982: Amburgo o Berlino prossima sede il 17, 19 e 21 maggio 2011.

Sul podio le tre canzoni più moderne fra quelle rimaste  in gara (insieme al Belgio), che rispondono anche ai canoni della musica attuale. I turchi Manga infatti sono freschi vincitori degli MTV Awards come miglior band d’Europa e Paula Seling ha vinto lo stesso trofeo nel 2002, e peraltro la musica rumena è attualment fra le migliori del continente (per fare un esempio, “Stereo love”, il brano dance che sentite nelle nostre discoteche ed a Striscia la Notizia è del rumeno Edward Maya, già all’Eurofestival 2006 concome autore di “Tornerò”).

Tornando a Lena Meyer Landrut, la 19enne nipote dell’ex ambasciatore della Germania Ovest in Unione Sovietica passa dall’essere una perfetta sconosciuta al trionfo continentale. E il suo brano, dopo aver vinto il talent show creato apposta per selezionare il pezzo per l’Eurofestival, “Unser star fur Oslo”, aver superato le 5 milioni di visualizzazioni su Youtube, essere stato al primo posto in quattro paesi ed aver vinto in patria un disco di platino e tre dischi d’oro, si avvia a sbancare anche il resto d’Europa.

E adesso che il suo album appena uscito “My cassette player” è già in testa, sta per uscire nel resto d’Europa (in Germania c’è già), anche il singolo estivo “Bee” (canzone della finale tedesca), altro possibile tormentone (ne parlammo qui). Meno che in Italia, dove l’Eurofestival non va in onda perché la Rai non vuole più partecipare. E mentre 125 milioni di persone guardavano Lena vincere, da noi c’erano i bambini di Antonella Clerici con Gianni Morandi ospite. Il vero vincitore, comunque, è ancora una volta Stefan Raab, produttore della canzone e  supervisore dello show da cui è uscita: fu sempre lui, nel 1998 a risollevare le sorti tedesche all’Eurofestival nel 1998, con un brano scritto da lui (e cantato da Guildo Horn) che arrivò   settimo posto dopo tanti anni di magra. Poi lui stesso cantò nel 2000 arrivando quinto. Ora dietro a Lena c’è ancora la sua mano.

La Germania è la prima big four che vince dal 1999. Ottima figura, in generale, per le grandi. I francesi avrebbero pagato, alla vigilia per il dodicesimo posto dopo aver mandato il “ripiego” Jessy Matador; più che dignitoso il quindicesimo posto di Daniel Diges e “Algo pequenito”, miglior risultato spagnolo degli ultimi cinque anni, probabilmente anche favorito un po’ dall’aver potuto rieseguire il brano in coda a tutti dopo che la sua prima esecuzione era stata disturbata dall’ingresso sul palco di un “decerebrato” (sono parole del commentatore della tv spagnola Josè Luis Uribarri).

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Ore 21 italiane, stasera la finale dell’Eurofestival 2010

Goood Evening Europe! Stasera alle ore 21 italiane serata finale dell’ Eurofestival (Eurovision Song Contest come lo chiamano nel resto del continente), in diretta dalla Fornebu Arena di Oslo. L’anno scorso furono 125 milioni i televisori d’Europa sintonizzati sulla rassegna, quest’anno si prevede una cifra molto simile, forse anche superiore. L’Italia, come al solito, guarda schifata dalla finestra. Se però siete interessati alla rassegna, più sotto vie spieghiamo come e dove seguirla. Dove c’è musica ci sarà, ovviamente. Insieme con Eurofestival News, nostro sito partner. Stasera potrete commentare la rassegna su Eurofestival Forum oltrechè sulla nostra pagina di Facebook.

CANTANTI E CANZONI – Sono 25 le canzoni che si daranno battaglia, 20 uscite dalle due semifinali e cinque finaliste di diritto. I brani, con relativi video (come è noto le canzoni sono pubbliche da due mesi) li trovate in questo link. Se invece volete divertirvi a cantare i brani e ad imparare i testi, vi rimandiamo  a questo link che ha i testi di tutti e 39 i brani in gara divisi per semifinali. Ecco i brani in ordine di uscita (in rosso la prima semifinale, in verde la seconda, in blu le finaliste di diritto). Dopo il salto, come vedere il programma dall’Italia.

  1. AZERBAIGIAN, “Drip drop”, Safura
  2. SPAGNA, “Algo pequenito”, Daniel Diges
  3. NORVEGIA, “My heart is yours” Didrik Solli Tangen
  4. MOLDAVIA, “Run away”, Sun Stroke Project ft Olia Tira
  5. CIPRO, “Life looks better in spring”, Jon Lilygreen & The Islanders
  6. BOSNIA ERZEGOVINA, “Thunder and lightning”, Vukasin Braijc
  7. BELGIO, “Me and my guitar”, Tom Dice
  8. SERBIA, “Ovo je balkan”, Milan Stankovic
  9. BIELORUSSIA, ” Butterflies”, 3+2
  10. IRLANDA, “It’s for you”, Niamh Kavanagh
  11. GRECIA, “Opa”, Giorgos Alkaios & Friends
  12. GRAN BRETAGNA, “That sounds good to me”, Josh Dubovie
  13. GEORGIA, “Shine”, Sopho Nizharadze
  14. TURCHIA, “We could be the same”, MaNga
  15. ALBANIA, “It’s only about you”, Juliana Pasha
  16. ISLANDA, “Je ne sais quoi”, Hera Bjork
  17. UCRAINA, “Sweet people”, Alyosha
  18. FRANCIA, “Allex, Ola, Olè”, Jessy Matador
  19. ROMANIA, “Playing with fire”, Paula Seling & Ovi
  20. RUSSIA, “Lost and forgotten”, Peter Nalitch & Band
  21. ARMENIA, “Apricot stone”, Eva Rivas
  22. GERMANIA, “Satellite”, Lena Meyer Landrut
  23. PORTOGALLO, “Ha dias assim”, Filipa Azevedo
  24. ISRAELE, “Millim”, Harel Skaat
  25. DANIMARCA, “In a moment like this”, Chanée & N’Evergreen

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Eurofestival 2010, seconda semifinale: clamorosa eliminazione della Svezia

Non sappiamo quanto quotassero i bookmakers l’eliminazione della Svezia (che invece era data nei primi cinque posti), ma certamente se qualcuno se l’è giocata, sarà diventato ricco. Anna Bergendahl non canterà sabato sera nella finale dell ‘Eurofestival. Una eliminazione che definire clamorosa è poco, visto il successo di vendite del brano e gli apprezzamenti riscossi sino ad ora. E così a meno di soprese, sabato sarà una sfida tutta al femminile: Safura contro Lena, Azerbaigian contro Germania. Soltanto la verve della nipotina dell’ambasciatore può contrastare la discesa verso Baku della rassegna.

E’una disfatta per la Svezia, il paese leader della rassegna, che confeziona il peggior risultato della sua storia, peggio anche dei Forbes e di Monica Zetterlund, i due artisti che in passato sono arrivati ultimi: per la prima volta un brano svedese non passa le semifinali. Negli ultimi quattro anni due diciottesimi posti, un ventunesimo ed una eliminazione in batteria. E la Ebu, che ha a capo del festival proprio uno svedese si prepara a sbattere la testa contro il muro per il riflesso che l’eliminazione potrebbe avere sullo share quasi bulgaro che si realizza di solito da quelle parti.

Avanti la Danimarca, nonostante una performance che emanava calore quanto un ghiacciolo e dentro a sorpresa, i britannici in trasferta a Cipro (occhio che in finale avranno i voti di Grecia, Regno Unito, Irlanda e Norvegia – uno dei componenti è di casa) e soprattutto, dentro l’Ucraina spinta moltissimo dai voti amici. Dopo due semifinali, praticamente azzerato il mondo slavo, salvato solo dalla Bosnia (destinata alle posizioni di rincalzo) e dal pezzo griffato bregovic della Serbia.Passa il turno la Georgia Made in Italy.

Per il resto, la performance migliore è quella dei rumeni, mentre Safura, il cyborg progettato per vincere e programmato a suon di petroldollari, mette in scena un numero studiato nei minimi dettagli. Come fece Dima Bilan nel 2008. Che poi stravinse la rassegna. Classe, eleganza e stile per Niamh Kavanagh che riporta l’Irlanda in finale:   il suo compito è finito, sabato il brano sarà nel mucchio, ed è un peccato.  Ecco nel dettaglio le dieci canzoni finaliste

  • GEORGIA – Sopho Nizharadze – Shine
  • UCRAINA – Alyosha  – Sweet people
  • TURCHIA – MaNga – We could be the same
  • ISRAELE – Harel Skaat – Milim
  • IRLANDA – Niamh Kavanagh – It’s for you
  • CIPRO – Jon Lilygreen & The Islanders – Life looks better in spring
  • AZERBAIGIAN – Safura – Drip Drop
  • ROMANIA – Paula Seling & Ovi – Playing with fire
  • ARMENIA – Eva Rivas – Apricot Stone
  • DANIMARCA – Chanée & N’ Evergreen – In a moment like this

Alle 21 italiane la seconda semifinale dell’Eurofestival: tocca alla Georgia “italiana”

Tutto pronto per la seconda semifinale dell’ Eurofestival Eurovision Song Contest, o Eurofestival, come è noto in Italia. Alle ore 21 alla Telenor Fornebu Arena di Oslo si daranno battaglia a suon di canzoni altre 17 nazioni, per conquistarsi 10 posti per la finale di sabato. Stasera scende in campo la Georgia griffata Italia: “Shine” di Sopho Nizharadze è musicata dal romano Christian Leuzzi e sul palco, a ballare c’è la genovese Francesca Lavecchia (che fra l’altro ci legge e salutiamo). E il vestito che indossa la 24enne cantante è firmato Dolce & Gabbana.

LA PRIMA SEMIFINALE – Martedì sera si è svolta la prima semifinale. Hanno passato il turno Belgio, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia, Albania, Moldavia, Portogallo, Russia, Bielorussia, Islanda, in rigoroso ordine sparso, anche se gli applausi a fine esibizione lasciano intendere che l’Islanda possa essere andata molto bene (la classifica delle semifinali la sapremo solo a fine evento).

COME SEGUIRE IL PROGRAMMA – Se volete seguirlo in tv (la Rai non lo trasmette perchè siamo uno dei pochi paesi che non partecipa), guardate questo link dove trovate tutte le indicazioni. In ogni caso, se vi trovate in Lombardia, avete la possibiltà di seguirlo sulla RTSI (la tv della Svizzera Italiana) mentre se siete in Friuli c’è Tele Capodistria, che farà il commento in italiano. Ma nel link ci sono tutte le indicazioni. Per tutti, in ogni caso c’è sempre lo streaming sul sito ufficiale (c’è un piccolo plugin da installare). ATTENZIONE! NON TUTTI I PAESI TRASMETTONO ENTRAMBE LE SEMIFINALI

IL MECCANISMO – Si esibiscono i 17 cantanti, uno dopo l’altro. Niente fronzoli, niente perdite di tempo. Conduzione minimale, ridotta all’essenziale, tutta in lingua inglese. In mezzo soltanto gli spot di presentazione dei motivi. Quest’anno il televoto è aperto dall’inizio dell’esecuzione del primo brano. Ciascun paese NON può votare per il proprio cantante in gara. Il voto del pubblico pesa per il 50%:  l’altra metà è data dalle giurie dei singoli paesi (cinque componenti ogni paese che vota, oggi i 17 in gara più Norvegia e Gran Bretagna)

I primi dieci paesi classificati vanno in finale ad aggiungersi ai dieci di martedì sera ed ai cinque paesi finalisti di diritto: quest’anno non ci saranno dunque ripescaggi (l’anno scorso pasaavano nove per semifinale più una decima per ognuna rispescata dalla giuria in sala).

Dall’Italia non si può votare, perchè da noi il programma non va in onda. Se però vi trovate in questo momento in uno dei 17 paesi che cantano oggi  oppure in Norvegia e Bretagna (paesi finalisti di diritto insieme a Francia, Germania e Spagna hanno votato martedì), potete farlo, MA NON POTETE VOTARE PER IL PAESE DOVE VI TROVATE.

Per mettere tutti sullo stesso piano, i televoti di ciascun paese diventano punti. Ogni paese (sommando voto della giuria nazionale e del televoto) stila la propria classifica, dando 12 punti a chi ha preso più voti, 10 al secondo, 7 al terzo e poi via a scendere sino al decimo e si farà poi la somma derivata dalle 20 classifiche. La classifica delle due semifinali sarà resa nota solo alla vigilia della finale.

MUSICA E PAROLE I 17 paesi in gara quest’oggi, con relativi video (come è noto le canzoni sono pubbliche da due mesi) li trovate in questo link. Se invece volete divertirvi a cantare i brani e ad imparare i testi, vi rimandiamo  a questo link che ha i testi di tutti e 39 i brani in gara divisi per semifinali. In quest’altro link invece potete trovare altre curiosità  sulla rassegna.

Eurofestival 2010, verso la seconda serata

Si procede spediti verso la seconda serata dell’Eurofestival, in programma stasera alle 21 italiane, sempre in diretta dalla Telenor Arena di Oslo, in Norvegia. Noi ci saremo (e fra qualche ora parleremo nel dettaglio dell’appuntamento di questa sera). Ma intanto ecco qualche curiosità della seconda semifinale.

DERBY FRA MTV AWARDS WINNER – Stasera scendono in campo Turchia e Romania, ovvero due vincitori dei prestigiosi MTV Awards. I turchi MaNga li hanno vinti nel 2009 come “Best European Act”, Paula Seling nel 2002 come “Best female voice”. E il suo partner Ovi (nato in Norvegia) p fresco di vittoria del Cerbul de Aur, il massimo festival internazionale dopo l?Eurofestival. Bella sfdia fra due dei pezzi più moderni della rassegna, probabile passaggio per entrambi.

SIENEKE E L’UOMO DEI PUFFI – Si candida all’ultimo posto (ma non si sa mai) “Ik ben verliefd” dell’olandese Sieneke, la 18enne con l’aspetto di una casalinga di 40. L’autore è Pierre Kartner, meglio noto come Vader Abraham (Padre Abramo). Il quale è un ricchissimo signore di 75 anni che ha fatto i soldi con “La canzone dei Puffi” (anno 1977). Il pezzo affidato alla giovane è un levenslied (canto sulle cose della vita), variante olandese dello Schlager. Il tutto ha un sapore molto anni ’80 con tanto di refrain con l’organino.

E la selezione ha una storia particolare. La tv olandese infatti, una volta uscito il demo del pezzo non è esattamente rimasta contenta e così ha chiesto a Kartner cinque versioni dello stesso brano. Che nella finale nazionale sono state eseguite da altrettanti artisti. L’ex aequo nelle votazioni sè risolto con Kartner che prima voleva tirare una monentina “non essendo in grado di scegliere” e poi, costretto, ha urlato il nome di Sieneke.

DERBY DEL CAUCASO POCO AMICHEVOLE Eva Rivas (Armenia) contro Safura (Azerbaigian). La forte rivalità fra i due paesi li mette contro in una semifinale che probabilmente li vedrà entrambi accedere all’ultimo atto. Le due canzoni sono fortemente indiziate per un posto nei primi cinque. E nel caso del brano azero, anche per la vittoria: è in testa nelle quote dei bookmakers. Della Georgia che schiera una squadra con parecchi italiani, ne parliamo nel prossimo post.

IN DUE CI RIPROVANO – Scendono in campo anche gli unici due artisti che hanno già preso parte ad una edizione della rassegna. Mrs. Niamh Kavanagh ha vinto per l’Irlanda nel 1993 e stasera ci riprova per il trifoglio. A 42 anni è la più “anziana” artista in concorso. Le Femminnem avevano già rappresentato la Bosnia, ora in formazione cambiata, cantano per Croazia l’unico pezzo di questa rassegna di cui è uscita anche la versione italiana. Finale praticamente in tasca per la prima, le seconde se la giocheranno. A più tardi per altri approfondimenti. Stay Tuned!

Domani scatta l’Eurofestival 2010: due pezzi d’Italia in Georgia ed a Malta. Tanti big in corsa e dietro le quinte

Domani alle ore 21 italiane (in diretta in tutta Europa, meno che da noi) scatta l’edizione numero 55 dell‘Eurofestival, meglio noto nel mondo come Eurovision Song Contest. La manifestazione canora europea per eccellenza, che coinvolge quest’anno 39 paesi e che l’anno scorso ha fatto registrare 125 milioni di telespettatori e oltre il 60% di share. Tre serate, due di semifinale (stasera e giovedì) e la finalissima sabato. L’Italia è assente per il tredicesimo anno consecutivo e dunque la Rai non manderà in onda la trasmissione (ma gli appassionati italiani potranno seguirla in vari modi, vi rimandiamo al nostro post su Eurofestival News).

L’evento si svolge ad Oslo, alla Fornebu Telenor Arena in virtù del successo dell’anno scorso di “Fairytale” di Alexander Rybak. I bookmakers europei si giocano tre nomi per la vittoria finale. Il primo è quello di Safura, la17enne dell‘Azerbaigian vincitrice del locale Pop Idol, la cui tv ha speso canestri di soldi (in tempi di crisi): 800 mila dollari tre anni fa, altrettanti l’anno scorso con l’ingaggio pure di Arash, quest’anno per valorizzare l’esibizione di “Drip Drop“, scritta da un team di autori svedesi e norvegesi, è stato invece ingaggiato il coreografo di Rihanna.

La truppa azera dovrà vedersela con la pluripremiata “Satellite“, di Lena Meyer Landrut (Germania), disco di platino in patria e con la ballata israeliana “Millim” di Harel Skaat, Anche se potrebbe scapparci il piazzamento per il duo danese Chanée & N’Evegreen con “In a moment like this“, quarto nelle preferenze dei bookmakers. Ma il brano somiglia tanto a “Every breath you take” dei Police e questo potrebbe anche finire per penalizzarli.

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