Music Summer Festival, terza serata ad Antonio Maggio

music_summer_festival_tezenis_livePer la serie, niente di nuovo sotto il sole, terza serata del Music Summer Festival andata in archivio come sempre, fra pinguini che cantano tessendo le lodi dello sponsor  (in questa occasione di canzoni sponsorizzate ce n’erano due, anche quella di Arianna, che nel sottotitolo cita una nota marca di automobili, dj che fanno una gara giocando tutti con la stessa squadra e il solito parterre stantìo, dal quale si distaccano  Annalisa (non foss’altro perchè la ragazza ha un bell’album), Neffa, Enrico Ruggeri e Cristiano De Andrè. 

A proposito di queste ultime cose, la gara dei dj è stata “vinta” dai Salento Guys, ovvero Antonio Maniglio, Luca De Blasi e Riccardo De Paduanis, mentre di Arianna Bernardini va detto onestamente che ha saputo rilanciare al meglio la sua immagine, sprigionando anche tutta una inedita (per il grande pubblico che se la ricorda prima con la Disney e poi a Sanremo) carica di sensualità.

Designato anche l’ultimo vincitore dei giovani: è Antonio Maggio, che così approda alla finale che andrà in onda giovedì prossimo (come sapete è tutto già chiuso e finito da un pezzo, si sa già anche chi ha vinto, ma almeno questo da parte di Dove c’é Musica è risparmiato a voi lettori). Dopo Clementino e Greta, il vincitore di Sanremo Giovani va all’ultimo atto, cui prenderanno parte, in qualità di ripescati Bianca Atzei (toh, che casualità, quella che incide per l’etichetta della radio partner, RTL 102.5), Coez e Andrea Nardinocchi.

Ora, ancora non ci hanno detto da chi è composto questo Academy Board che vota insieme ai big per i giovani. Forse perchè è curioso che resti fuori, per dire, Renzo Rubino (ma anche uno come Paolo Simoni, che aveva un bel brano: invece quello di Alessandro Casillo era oggettivamente il più debole dei nove), che ha vinto manifestazioni ben più importanti, dove chi vota ha un nome e un cognome e anche una faccia.

Meglio soprassedere invece sugli inutili intermezzi comici, ieri particolarmente triviali, come quello sul finale, tre minuti di monologo infarcito di sinonimi dell’organo riproduttivo maschile, battute vecchie, scontate e di bassa lega.

C’è stata l’occasione per ascoltare la bella “You will never know” della franco-comoriana Imany. Che è un pezzo di due anni fa ma che l’Italia scopre soltanto adesso. Per carità, pezzo di grande livello, interprete di qualità e spessore, ma già vecchio. Per tutta l’Europa, che è sempre almeno tre passi avanti all’Italia a livello di novità musicali. Ma tant’è, ormai c’abbiamo fatto l’abitudine.

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Music Summer Festival, ovvero: la fiera dei soliti noti. Prima serata a Clementino

music_summer_festival_tezenis_liveNo, per favore, non chiamatelo “Il nuovo Festivalbar”. Con la storica rassegna che ha chiuso nel 2007, il Music Summer Festival non c’entra niente. Anche se l’ispirazione è chiara e il tentativo (goffo) di imitazione c’è tutto. La rassegna vista ieri sera nella sua prima puntata, oltre a mostrare una netta differenza qualitativa fra gli ospiti internazionali e molte delle proposte italiane (soprattutto i rapper, tranne  Clementino) ha mostrato un quadro desolante. Al Festivalbar, quello vero, c’era un parterre serio e molto più vario.

Un parterre modesto, con i soliti nomi, poco spazio a proposte che non siano quelle di una certa fetta del mainstream (neanche tutto), divisioni delle due categorie a casaccio (due vincitori di Sanremo fra i giovani e semi carneadi come Fedez o gente come Emis Killa e Nesli fra i big (assenti in questa prima sera), Moreno fra i big e Greta Manunzi no, benché primo e seconda dello stesso talent). Ed assisterete, nelle prossime sere (perché tutto si è già concluso e quelle che vedete sono serate registrate) ad eliminazioni assurde e qualificazioni altrettanto incredibili (o forse no). Ieri sera, intanto, ha vinto Clementino. Che ovviamente non era il migliore dei sei. Ma si sa, questo è l’anno dei rapper spuntati come funghi.

Ci si aspettava un po’ di novità dalla gara dei dj e invece si scopre che non solo non c’è gente nuova (i Pap’s N Skar cantano da almeno un decennio e DJ Matrix ha già tanta roba all’attivo: peraltro hanno anche perso ed erano migliori di chi ha vinto) ma anche che gli artisti sono casualmente tutti di una stessa etichetta (ben stampata sulle magliette, per dire), quella del mentore della gara Gabry Ponte, quest’anno fra i protagonisti del talent show del quale è presente fra i big uno dei direttori artistici, e sono in gara fra i giovani due cantanti dell’ultima edizione. Per tacere del fatto che si sono viste accoppiate già note come Modà e Bianca Atzei, della stessa etichetta, i primi che lanciano la seconda.

Si salvano in pochi. Pino Daniele, Alex Britti, Antonio Maggio, Renzo Rubino. Oltre agli ospiti Agnes, Ola, Icona Pop: tre svedesi, forse non proprio il meglio del mainstream europeo adesso (peraltro i brani di Ola e delle Icona Pop hanno quasi un anno: da noi sono arrivati da poco, come sempre capita), ma  rispetto alla media di quello che si è sentito da quasi tutti gli altri, sembravano il premio Tenco.

Più che la festa della musica estiva, la sagra del product placement. Il cui culmine è stata l’esibizione di Pino il Pinguino, sulle note della canzone di Elio, quella che dice che telefonare e messaggiare costa memo. Ma chissà, i soliti saranno contenti. Quelli che dicono che l’Eurovision è trash perché il pubblico sventola le bandierine, gli artisti partecipano alle coreografie e si muovono sul palco invece di stare fermi davanti a un microfono. Quelli che parlavano di “imitazioni da poracci” in riferimento al più grande show canoro europeo, dove ci saranno anche le basi ma almeno si canta live. Loro si, saranno contenti, di questo festival con clip defilippiane, rapper tutti uguali, gente trita e ritrita e canzoni in playback. E si è vero. Lo faceva anche il Festivalbar, il playback. Ma almeno era bilanciato con il livello di ciò che veniva proposto.

Da stasera il Music Summer Festival, la brutta copia del Festivalbar

music_summer_festival_tezenis_liveC’è chi l’ha chiamato subito “il nuovo Festivalbar”, ma con la storica rassegna che per 43 anni (dal 1964 al 2007) ha scaldato le estati italiane, davvero non ha nulla a che fare. Il Music Summer Festival Tezenis Live che comincia oggi e che per quattro giovedì di luglio andrà in onda su Canale 5 e in contemporanea radiofonica su Rtl 102.5 (ore 21) è una passerella della musica esclusivamente italiana e con poco o niente di nuovo.

Nomi già visti e sentiti, nessuna gara dei big, pochissimi volti da scoprire. Non resta che sperare negli annunciati ospiti internazionali  (uno sicuro sarà l’inglese Naughty Boy col suo tormentone La La La) con i successi dell’estate, ma se la linea è quella che traspare dal parterre dei big e dei giovani, non c’è da nutrire grosse attesse.

La gara ci sarà per i giovani, ma non si tratta, come nella storica rassegna, di nomi veramente nuovi, bensì di personaggi in gran parte già sentiti, qualcuno anche già vincitore (come Antonio Maggio), in cerca di definitiva consacrazione. Nomi validissimi, che proprio per quello sarebbero stati meglio nella passerella dei big, magari scegliendo per i giovani ragazzi realmente meno noti, che avrebbero potuto godere di una visibilità.

Invece ci saranno appunto, due vincitori di Sanremo Giovani, Antonio Maggio e Alessandro Casillo, uno come Renzo Rubino che Sanremo l’ha già fatto, ha già vinto Musicultura ed è ormai consacrato come artista del mainstream, nomi da tempo in rampa di lancio come Andrea Nardinocchi, Bianca Atzei e Paolo Simoni, oltre a Greta Manunzi, seconda ad Amici e due rapper come Coez e Clementino, forse gli unici veri personaggi da scoprire. Spazio agli altri, nessuno. I cantanti “big”, insieme ad un academy board di professionisti del settore, esprimeranno un voto sui brani delle giovani promesse. Durante ognuna delle quattro puntate verrà decretato un vincitore di tappa e nell’ultima serata sarà annunciato il vincitore finale della prima edizione del Music Summer Festival

Il parterre big comprende: Biagio Antonacci, Zucchero, Mario Biondi, Alex Britti, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Emis Killa, Emma, Fedez, Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, Modà, Moreno, Gianna Nannini, Neffa, Negrita, Nek, Nesli, Gué Pequeno, Max Pezzali, Pooh, Eros Ramazzotti ft. Nicole Scherzinger, Francesco Renga, Antonello Venditti.  Dunque ad Ovest niente di nuovo, niente di quello che si veda, per esempio, su MTV (per esempio nella sezione New Generation). Perchè poi Fedez, Nesli ed Emis Killa siano nei big e Coez, Antonio Maggio, Renzo Rubino e Clementino (ma per avendo vinto lo stesso premio, anche Casillo) no e perchè Moreno si e Greta no, questo è tutto da capire. Spazio anche per la musica dance, con il contest per giovani deejay presieduto da Gabry Ponte, e per la comicità con i protagonisti di Colorado.

Un gran pastrocchio, costruito senza un vero criterio e senza la volontà  di proporre qualcosa di realmente nuovo. Come dimostra il parterre, è soltanto un tentativo di arginare il boom di ascolti fatto dalla Rai recentemente, è una sorta di risposta agli Wind Music Awards, che hanno fatto registrare sulla Rai oltre cinque milioni di ascoltatori. L’evento, condotto da Alessia Marcuzzi e Simone Annichiarico, è stato registrato dal 27 al 3o giugno a Piazza del Popolo a Roma.  Per quelli che amano la musica come questo blog è comunque meglio di niente. Ma certamente, chi ha nella testa le feste di piazza e di popolo del Festivalbar vero, non può che ritenere questa una brutta copia. O forse, più che brutta, costruita male.

Il sito ufficiale del Festivalbar “vero”, che è sempre online nonostante la chiusura del programma da parte di Mediaset nel 2008, non a caso ha preso duramente posizione in merito: “Come molti di voi avranno avuto modo di vedere, alcuni siti di news specializzati in tv e spettacolo stanno diffondendo la notizia di un ritorno imminentissimo (addirittura nei prossimi giorni, a luglio) del Festivalbar su Mediaset. Tutto ciò non corrisponde a verità, è la classica “bufala” che purtroppo – invece di sgonfiarsi come accade nella maggioranza di questi casi – si sta diffondendo, creando false speranze e aspettative. Dunque, in breve, il Festivalbar non ricomincia a luglio su Mediaset. Siamo dispiaciuti per questa bufala: il ritorno del Festivalbar è una cosa a cui teniamo molto, ma è anche una faccenda davvero delicata e ostacolata proprio da chi, nel tempo, ha cercato di proporre delle imitazioni spesso grottesche”.

PS: A proposito. Dato che è un programma registrato, qualche simpaticone qua in rete si diverte ad annunciare vincitori e vinti. No, questo blog non ve li dice. Perchè almeno è giusto che ci rimanga il gusto di scoprirli sera per sera.

“Unexpectable”, il violino pop di Olen Cesari debutta nella discografia (e duetta con i big)

E’universalmente riconosciuto come il più grande violinista pop contemporaneo e in carriera ha suonato con tutti i più grandi artisti italiani ed internazionali. Olen Cesari, 35 anni, è di Durazzo, in Albania ma ormai italiano di adozione, perchè è da noi che ha cominciato la carriera (lanciato da “Partita doppia”) di Baudo ed è con i nostri artisti che si è fatto conoscere.

Alcuni dei nomi con cui ha lavorato: Lucio Dalla, Maroon 5, Lenny Kravitz,  Sheryl Crow, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Neffa, Alex Britti, Carmen Consoli, Sergio Cammariere , Jacob Dylan e i Pearl Jam.Ma anche Massimo Di Cataldo, Enrico Giaretta e Simone Cristicchi, per il quale ha scritto la partitura d’archi di “Ti regalerò una rosa” che ha vinto Sanremo 2007. Ora, dopo averlo visto a Maggio sul palco dell’Eurofestival accompagnare Juliana Pasha, in gara per l’Albania con “It’s all about you“, ecco finalmente debuttare con un album.

L’album, “Unexpected”, comprende 14 brani, dei quali 4 inediti, che attraversano altrettanti paesi e generi musicali: si va dal folk, alla czarda, alle musiche russe, al pop, al jazz.   Un melting pot di suoni, voci e colori che porta in terre lontane e accompagna l’ascoltatore in un viaggio suadente e fantastico, sull’onda della musica. Con partecipazioni di lusso, come Lucio Dalla, Elsa Lila (l’ambasciatrice della musica albanese nel mondo), Rosalia De Souza, Fabrizio Bosso e Tony Levin. E il pianoforte di un altro artista con cui ha collaborato, Sergio Cammariere.

“L’idea di questo disco – racconta Cesari è nata l’estate di due anni fa, quando insieme ad altri grandi artisti, ho partecipato con il mio concerto alla rassegna “Campi Sonori” a L’Aquila. Ero molto emozionato, sapevo che stavo per portare la mia musica ad un pubblico diverso da quello a cui ero abituato. Tante persone colpite da una tragedia e da un dolore difficili da immaginare. Mi sono reso conto dopo i primi brani, che molti danzavano a occhi chiusi seguendo il ritmo, come se la musica li stesse portando in altri luoghi, in diverse dimensioni. E in quell’istante ho deciso che il concerto lo avremmo fatto insieme, ho buttato la scaletta che avevo preparato e ho chiesto loro dove avrebbero voluto essere in quel momento. Cosi, si è alzato un coro di voci che suggeriva luoghi lontani ed è iniziato un viaggio intorno al mondo attraverso i cinque continenti”.


Sopra, la partecipazione di Cesari all’Eurofestival 2010 e la sua esibizione in “Kalinka“, una delle tracce dell’abum. Qui sopra, un duetto con Elsa Lila (che non è quello del disco, inedito).


“La faccia come il cuore”, l’ultimo tormentone è targato Due di Picche (J Ax e Neffa)

Un tormentone che canta contro tutti i tormentoni. O meglio canta dei tormentoni in maniera ironica. Un pezzo così potevano pensarlo soltanto loro: J Ax, l’ex leader degli Articolo 31 e Neffa, un tempo pioniere del rap oggi apprezzato cantautore pop. Nasce così “C’eravamo tanto odiati”, il primo loro album in comune, inciso sotto il nome di Due di picche. E così nasce anche il singolo “La faccia come il cuore“. Un tormentone nemmeno tanto atipico. Appunto. Sopra l’audio del pezzo, il video originale (che non ci fanno importare, è qui).

Nove inediti che mescolano i due stili. I puristi del rap e dell’hip hop storcono il naso, ma in realtà siamo di fronte ad un ottimo prodotto italiano. In giro per la rete ecco alcune delle tracce: “Fare a meno di te“, “Anticristo” (che non canta assolutamente contro la religione. Anzi, l’opposto), “Treni a perdere“, “I love you baby“. Molto interessante davvero. E’una nostra concessione al mainstream, meritata, vista la riuscita dell’esperimento.

Wind Music Awards 2010: tutti i premiati

La prima delle tre serate “surgelate” è andata in onda ieri sera, ma come è noto gli Wind Music Awards, i premi italiani della musica sssegnati dalla Fimi, sono andati in scena il 28 e 29 maggio scorsi. Ecco l’elenco dei premiati e le modalità.Per gli album, dvd e compilation i dati di vendita sono certificati da GFK Retail  Le vendite dei singoli brani online sono invece certificati da Nielsen. Sopra, “Ricomincio da qui” di Malika Ayane, uno dei brani premiati

ALBUM

MULTIPLATINUM – Per gli album che abbiano oltrepassato le 120 mila copie

  • TRACKS 2- VASCO ROSSI
  • ALI E RADICI – EROS RAMAZZOTTI
  • MY CHRISTMAS – ANDREA BOCELLI
  • LAURA LIVE WORLD TOUR 09-  LAURA PAUSINI
  • SENZA NUVOLE -ALESSANDRA AMOROSO
  • IF – MARIO BIONDI
  • ARRIVEDERCI MOSTRO! – LUCIANO LIGABUE
  • HEART – ELISA
  • OLTRE -EMMA
  • Q.P.G.A. – CLAUDIO BAGLIONI
  • UNA CANZONE POP – PIERDAVIDE CARONE
  • DREAM  SOLO I SOGNI SONO VERI – GIANNA NANNINI

PLATINUM – Per gli album che abbiano oltrepassato le 60 mila copie

  • SETTE NOTTI IN ARENA -LIGABUE
  • 6 COME SEI – GIGI D’ALESSIO
  • INASPETTATA – BIAGIO ANTONACCI
  • SULLA MIA PELLE – NOEMI
  • RE MATTO – MARCO MENGONI
  • DOVE SI VOLA – MARCO MENGONI
  • HO IMPARATO A SOGNARE – FIORELLA MANNOIA
  • ORCHESTRA E VOCE – FRANCESCO RENGA
  • INNERES AUGE – FRANCO BATTIATO

GOLD – Per gli album che abbiano oltrepassato le 30 mila copie

  • FOTOGRAFIE -GIUSY FERRERI
  • RAGAZZA OCCHI CIELO- LOREDANA ERRORE
  • DECA DANCE -J.AX
  • GROVIGLI (SANREMO 2010)- MALIKA AYANE
  • ELETTRA -CARMEN CONSOLI
  • FACILE – MINA
  • SAN SIRO LIVE – NEGRAMARO
  • ANCORA UNA NOTTE INSIEME – POOH
  • PER TUTTE LE VOLTE CHE… – VALERIO SCANU
  • ARENA DI VERONA – GIOVANNI ALLEVI
  • VALERIO SCANU – VALERIO SCANU
  • VAI – LUCA NAPOLITANO
  • SOGNANDO CONTROMANO – NEFFA
  • SOTTO UNA PIOGGIA DI PAROLE ZERO – ASSOLUTO

COMPILATION E DVD

MULTIPLATINUM – Per gli album che abbiano oltrepassato le 120 mila copie

  • NESSUNO

PLATINUM – Per gli album che abbiano oltrepassato le 60 mila copie

  • SUPER SANREMO 2010
  • TI LASCIO UNA CANZONE
  • IO CANTO
  • SFIDA – (AMICI)

PREMIO DVD   PLATINUM

  • ALLA MIA ETA’ LIVE IN ROME – TIZIANO FERRO

ONLINE SINGLE TRACK

MULTIPLATINUM – per le singole tracce online oltre le 60 mila unità

  • ARTISTI UNITI PER L’ABRUZZO – DOMANI 21.04.2009
  • JOVANOTTI – BACIAMI ANCORA

PLATINUM – per le singole tracce online oltre le 30 mila unità

  • NOEMI FT. FIORELLA MANNOIA -L’AMORE SI ODIA
  • GIANNA – NANNINI SALVAMI
  • NOEMI – PER TUTTA LA VITA
  • ELISA – TI VORREI SOLLEVARE
  • VALERIO SCANU-  PER TUTTE LE VOLTE CHE
  • MALIKA AYANE – RICOMINCIO DA QUI


Stasera alle 21 la prima serata dei Wind Music Awards (in registrata)

Musica d’estate. Ma rigorosamente in registrata. Perchè mandarla in diretta costa troppo. Oppure perchè c’è poco spazio per la pubblicità. Fate voi. Stasera va in onda la prima delle tre serate “surgelate” degli Wind Music Awards, andati in scena lo scorso fine settimana all’Arena di Verona (in coincidenza con la sera della finale dell’Eurofestival).   

Stasera, si diceva. Alle 21 su Italia Uno, per poi proseguire, per i prossimi due martedì, stessa ora, stessa rete. Col programma ormai più che stracotto. E dire che una volta c’era il Festivalbar. In differita pure quello. Ma almeno durava tutta l’estate.

SUL PALCO – Comunque sia, carnet di ospiti ricco, diviso fra le tre serate televisive (che sono state due effettive live): Alessandra Amoroso, Malika Ayane, Biagio Antonacci, Federica Camba, Pierdavide Carone, Marco Carta, Carmen Consoli, Cristiano De Andrè, Elisa, Loredana Errore, Irene Fornaciari, Gianluca Grignani, Cristian Imparato, Khorakhanè, Ligabue, Marco Mengoni, Modà, Simona Molinari, Massimo Ranieri, Francesco Renga, Donato Santoianni, Ornella Vanoni, Antonello Venditti, Nina Zilli, Zero Assoluto, Giovanni Allevi, Biagio Antonacci, Mario Biondi, Jessica Brando, Gigi D’Alessio, Dalla e De Gregori, Pino Daniele, Giorgia, Emma, Giusy Ferreri, Lost, Fiorella Mannoia, Marco Mengoni, Gianna Nannini, Luca Napolitano, Neffa, Noemi, Pooh, Sonohra, Valerio Scanu, Renato Zero e J Ax. Ospiti internazionali: Plan B, David Guetta, Kylie Minogue, B.O.B

Anche Claudio Baglioni sarà sul palco dei Wind Music Awards. Nonostante fosse indisponibile ad essere a Verona per le previste date di registrazione del 28 e 29 maggio – in quanto impegnato alla Royal Albert Hall di Londra per un concerto del suo tour mondiale “Un solo mondo” – Claudio Baglioni si è reso comunque disponibile a registrare il suo intervento. A condurre le serate sarà Paola Perego, con la direzione artistica di Giorgio Panariello

 Il pubblico vedrà alternarsi sul palco un cast d’eccezione composto dagli artisti che ritireranno i premi per le categorie: Cd (oro, platino, multiplatino), Compilation (oro, platino, multiplatino), Digital Songs, (platino), Dvd più venduti, oltre che il premio a giovani artisti assegnato dalle associazioni del settore discografico di Confindustria Cultura Italia FIMI-PMI-AFI. I giovani talenti premiati sono: Jessica Brando, Federica Camba, Khorakhane, Lost, Simona Molinari, Sonohra, Nina Zilli e i Modà. Il consulente creativo sarà Luca Tommassini: ha curato le esibizioni di Mailka Ayane, Mario Biondi, Elisa, Marco Mengoni e Nina Zilli, oltre alle performance eccezionali dei due ospiti internazionali David Guetta e Kylie Minogue. In ognuna della tre serate sarà messo in scena  un tributo speciale dedicato alla memoria di Michael Jackson per ognuna delle tre serate.  Per il secondo anno, verrà consegnato il premio speciale Premio Arena  di Verona. I media partner dell’evento sono il portale Libero.it e RTL 102.5, che trasmetterà in contemporanea ad Italia Uno le tre serate di musica.