Domani torna “I migliori anni”, che si trasforma in “Canzonissima”

foto-logo-i-migliori-anniAnno nuovo, programma vecchio, ma con una formula rinnovata. Da domani, su Rai 1 alle 21.10 torna “I migliori anni”, il varietà di Carlo Conti incentrato sulla tv e la musica di una volta, ma che dopo cinque edizioni di successo cambia faccia. Sarà molto centrato sulla musica e la formula ricalcherà lo storico programma Canzonissima, vero successo degli anni 60-e 70, chiuso nel 1974 e fra l’altro nelle sue ultime cinque edizioni selezionò anche l’artista italiano per l’Eurovision Song Contest  dell’anno seguente (non in questo caso).

Molta musica si diceva, il format cambia in maniera radicale. C’è un cast fisso di cantanti che si esibirà prima in canzoni di altri artisti, poi in un brano del loro repertorio ed infine (un artista per sera) in un brano inedito. Ci saranno anche ospiti fissi che verranno a cantare le loro canzoni, saranno due per ogni sera.   Sarà una gara, come spiega Carlo Conti:Voteranno tre giurie: il gruppo dei 100 ragazzi in studio, un campione di 50 “telespettatori tipo” in collegamento ogni puntata dalla sede Rai di una città diversa, e infine coloro che esprimeranno il voto sul sito Internet www.imigliorianni.rai.it. Questi ultimi avranno un’intera settimana di tempo per votare. “Canzonissima” fa parte della storia italiana. Certo, i fasti di allora sono un’altra cosa, ma i tempi sono cambiati, si sa. Il nostro obiettivo è riuscire ad attualizzarla senza farle perdere fascino“.

La tv che per rinnovarsi torna indietro. Un segnale non buono, dal punto di vista dell’originalità delle idee, ma che alla fine potrebbe dare vita ad un programma interessante, per chi non ha mai conosciuto Canzonissima o per chi l’ha vissuta e potrà fare il confronto con l’originale (che a dire il vero aveva in gara artisti molto “pesanti” discograficamente, per il tempo) . Anche perchè il cast è composto da otto artisti italiani, sette dei quali hanno vinto il Festival di Sanremo, fra i giovani o fra i big: si tratta di Enrico Ruggeri, Alexia, Povia, Paola e Chiara, Marco Masini, Karima, Luca Barbarossa, Mietta.

Ovviamente poi, come nello stile del programma, non ci sarà solo la musica: spazio agli ospiti, ai momenti della memoria con gli oggetti cult o le persone ripescate dopo anni, agli interventi comici di Nino Frassica con I migliori quiz della nostra vita e alle “interviste impossibili” (Conti “interagirà” con Totò, Raimondo Vianello e Alighiero Noschese). Sarà interessante capire anche il riscontro del pubblico visto che sostanzialmente mancherà l’ingrediente che dava sapore nelle prime edizioni ovvero l’effetto “riscoperta” di un artista del passato che tornava in prima persona a cantare i propri successi.

Riuscirà questa riedizione di Canzonissima a bissare il successo delle prime edizioni de “I migliori anni” (picco massimo 28% di share, mai sotto il 17 e un’audience media fra i 4.2 ed i 6 milioni? La scorsa settimana, Carlo Conti con lo speciale de “Tale e quale show” ha perso il confronto con Italia’s Got Talent, ripartito in pompa magna su Canale 5. Adesso sarà di nuovo contro Maria e soci. Sarà un’altra bella sfida.

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E’subito effetto Sanremo: il Festival sbanca I Tunes

Come era prevedibile è già effetto Sanremo. Su Itunes vanno fortissimo i pezzi del Festival. In attesa di vederli sbarcare nelle classifiche Fimi, dove arriveranno con due settimane di ritardo (quella è la scadenza delle rilevazioni) intanto, la classifica dei download è abbastanza indicativa.

Ai primi 10 posti ci sono altrettanti pezzi sanremesi e va fortissimo “Ricomincio da qui” di Malika Ayane, unico pezzo che non c’è nella compilation del Festival. Il vincitore Valerio  Scanu è solo terzo, preceduto anche da Noemi, seconda. Seguono nell’ordine: Marco Mengoni, Povia, Arisa, Irene Grandi, Irene Fornaciari ft Nomadi, Simone Cristicchi e Tony Maiello, unico brano dei giovani in classifica.  Il pezzo di Malika Ayane è bellissimo, ma probabilmente anche l’assenza dalla compilation ha dato una bella spinta in avanti.

Più lenta invece la colonizzazione della classifica degli album. A parte la Compilation (terza). si segnala lo scatto in testa de “Il Re matto“, l’ep di Marco Mengoni. Secondo “Grovigli” l’album di Malika Ayane. Ma qui la grande sorpresa (ma in fondo non tanto) è l’ottavo posto di “Sempre lontano” di Nina Zilli, premio della Critica fra i giovani.

Quarto posto per il repackaging, con l’aggiunta del brano di saremo di altro inedito, dell’album di Noemi, Sesto posto per l’album di Valerio Scanu “Per tutte le volte che” e nono per “Malamorenò” di Arisa.

Sanremo 2010, tra poco la serata finale

Stasera ultima di serata di Sanremo. Dopo l’esito delle eliminazioni di ieri sera, che hanno lasciato dentro Pupo e il principe Filiberto mandando a casa Enrico Ruggeri (ma poteva essere chiunque: un cantante contro una cosa che non c’entra niente) ci sono poche speranze che si abbia un podio che si avvicini a qualcosa denominato musica.  Dopo la serata di ieri, crescono le quotazioni di Valerio Scanu, rimasto in corsa e a questo punto uno dei seri candidati alla vittoria.

E paradossalmente – ma a questo punto non più – sono proprio Pupo e il suo baraccone gli avversari più accreditati per la vittoria finale. Marco Mengoni infatti ha un buon seguito ma un pezzo che non pare in grado di far breccia: l’unica speranza, stasera, per non avere il principe sul podio, è un voto bassissimo dell’orchestra che compensi il probabile fiume di voti che arriveranno loro via telefono.  Voteranno infatti  l’orchestra (peso 50%) e poi il televoto (50%). I tre che rimarrano si giocheranno a colpi di televoto la vittoria finale.

Degli altri finalisti (Malika Ayane, Arisa ft Sorelle Marinetti, Simone Cristicchi, Irene Fornaciari ft Nomadi, Irene Grandi, Noemi, Povia) nessuno sembra in grado di poterli insidiare, anche se per inciso TUTTI questi altri hanno pezzi migliori. Il festival è ormai sprofondato, può salvarlo soltanto una vittoria fuori pronostico. Ma l’aria che tira è brutta. E in questo quadro, il successo di Marco Carta dell’anno scorso sembra addirittura un trionfo musicale.

Stasera, al fianco di Antonella Clerici ci sarà Maurizio Costanzo. Ospiti Mary J.Blige e Lorella Cuccarini che presenterà il suo musical “Il pianeta proibito” firmato da Luca Tomassini. Ieri sera sono stati assegnati anche il premio Liguria (a Tony Maiello) e quello alla carriera Città di Sanremo (a Nilla Pizzi). Oggi ovviamente si assegna anche il Premio della critica assoluto.

Votate i sondaggi. Cliccando su “Sondaggi Sanremo 2010” potrete dire la vostra su qual è la canzone preferita e su chi vincerà Sanremo 2010.

Sanremo 2010: Tony Maiello vince la sezione Nuova Generazione. Duetti dei big: Irene Fornaciari la migliore. Fuori Ruggeri e Moro, dentro il Principe

E adesso per favore, non veniteci a dire che Sanremo va bene, che Sanremo rappresenta la musica italiana e che il paragone con l’Europa èsbagliato e che bla bla bla. Non veniteci a dire che va bene così e che Sanremo è grande e che va difeso strenuamente. Emanuele Filiberto, Pupo e Luca Canonici in finale, Enrico Ruggeri (30 anni di carriera) e Fabrizio Moro a casa. Valerio Scanu? Dentro, ovviamente, ma a questo punto, francamente, è il male minore.

Sanremo celebra la sua morte ed insieme la morte della musica italiana. L’unica speranza – molto flebile – è la possibile squalifica del trio per violazione del regolamento: chi sta in sala stampa fa sapere che pare non sarebbe possibile cambiare il testo come loro hanno fatto. Sembra però che le interpretazioni del regolamento non diano certezze in merito alla vicenda, come anche in merito al fatto che non sia possibile il cambio in corsa della performance (Lippi doveva rappare, ha fatto un sermone).

Il televoto continua a mietere danni e soprattutto a condizionare in maniera netta il giudizio sulle canzoni. Si vota l’effetto televisivo, non i brani. E soprattutto, in questo modo si rende nullo tutto il lavoro delle precedenti giurie. Una volta, poi non tanto tempo fa (fino al 2004), il televoto non si usava. C’erano le giurie, dove magari non tutti capivano di musica, ma almeno erano dieci teste. Punto e basta. 

Primo verdetto a Sanremo. Non esattamente a sopresa, diremmo. Tony Maiello, quarto nell’edizione numero 1 di “X Factor” e prodotto da Mara Maionchi, vince la sezione Nuova Generazione con il brano “Il linguaggio della resa”. Un pezzo più che dignitoso, ma sicuramente non il migliore (che in finale nemmeno c’era). Nina Zilli, la grande favorita della vigilia, si deve accontentare del Premio della Critica. Tutto sommato, meritato.

Anche voi nel nostro sondaggio, avevate dato vincente Tony Maiello, ma con un 33%, in una sfida che ha visto secondi a pari merito Nina Zilli e Luca Marino con il 23% e Jessica Brando con il 20%.

La serata duetti scorre via liscia, con qualche passaggio patetico (indovinate un po’ di chi?) e diverse buone esibizioni. Niente di stratosferico come invece era successo in passato, ma sicuramente prove efficaci, che con il cambio degli arrangiamenti (anche se qualcuno ha evitato) hanno messo in luce pregi e difetti dei pezzi.

Malika Ayane con Sabrina Brazzo e i ballerini del Teatro Alla Scala. Si vabbè, loro sono bravi, però non danno apporto al duetto. Secondo noi si dovrebbe vietare la presenza di personaggi che non siano disposti a cantare, suonare o al massimo recitare. Nemmeno lo sforzo di cambiare l’arrangiamento. Il pezzo è bellissimo, secondo noi il migliore, l’abbiamo detto. Ma qui si giudicano i duetti e questo non va.

Simone Cristicchi e il coro dei Minatori di Santa Fiora. Tutto molto bello. La stornellata tipica dei minatori all’inizio e  il contrappunto. Rodati dall’esperienza comune a Musicultura 2009. Divertente ed ironico.

Irene Grandi e Marco Cocci. La più grossa sorpresa della serata, perché questo attore di fiction che per hobby canta in un gruppo sfodera una notevole performance, per non essere un cantante di professione. Duetto molto ben assortito. Il pezzo non ci cresce, invece.

Irene Fornaciari ft Nomadi con Mousse T e Suzie. La cosa migliore della serata. Gran bel duetto, bello anche perché hanno avuto il coraggio di riscrivere parte del testo in inglese. Meriterebbe di essere inciso. Suzie la si conosce come voce dance, sta dimostrando di averne anche per uno stile diverso. Il dj Mousse T al piano: notevole. Il gradimento nostro per il pezzo cresce a dismisura. Prima del Festival non l’avremmo mai detto.

Marco Mengoni e i Solis String Quartet. Ecco quello che volevamo dire quando scrivevamo che il cambio degli arrangiamenti mette a nudo pregi e difetti. Il pezzo è di livello medio-basso, l’arrangiamento rock mascherava tutto. Così non c’è scampo. Il quartetto d’archi (già vincitore con Elisa nel 2001 e premio della Critica 2006 con Noa e Carlo Fava) è eccezionale, ma questo lo sapevemo già..

Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici con Divas e Marcello Lippi. Accolti a fischi dal pubblico dell’Ariston. Tutto estremamente squallido e costruito per prendere i televoti, che a confronto il Povia dell’anno scorso era niente: pistolotto fuori programma del ct della Nazionale (con Pupo che s’arrabbia pure perché gli dicono che non si può), foto di Ballerini appena morto, seguono immagini del gol di Grosso a Berlino 2006 e canzone con testo modificato in chiave calcistica. Le Divas sono vestite come la bandiera italiana. No comment.

Valerio Scanu ed Alessandra Amoroso. Il gradimento del pezzo è cresciuto un po’ – diciamo che alla sufficienza ci arriva – ma a forza di sentirlo, non per il duetto con la vincitrice di Amici, che come detto ieri, non aggiunge nulla ad un pezzo costruito sulle tonalità di Scanu.

Arisa (senza le Sorelle Marinetti) e la Lino Patruno Jazz Band. Lei stile Charlot, pezzo ancora più jazzato con Patruno al banjo come ai vecchi tempi. Il pezzo ci piace di più nella versione originale, ma la cosa è divertentissima lo stesso, ha un sapore molto da “club”, da “jam session” in allegria. Questa ragazza bisogna sentirla cantare ad occhi chiusi,  senza considerare come si combina. Ha una voce bellissima.

Enrico Ruggeri e i Decibel. Sul palco insieme come 30 anni fa. L’attacco del pezzo, con l’arrangiamento azzerato (solo tastiere) è quello di “Contessa”, poi parte una versione “minimalista”. A metà brano tutto torna normale. Solo i grandi artisti fanno queste cose.  Lui fuori e il principe dentro. CHE SCHIFO.

Noemi e i Kataclò. I Kataclò non cantano, dunque non servono a niente, in questo contesto. Il pezzo cresce di gradimento. Parecchio. Ma questo non è lo spirito dei duetti.

Fabrizio Moro, Jarabe De Palo e DJ Jad. Pau Dones fa quasi da soprammobile. Insomma, quando hai uno come lui, specializzato in duetti, devi sfruttarlo meglio. Fa quasi niente. Dj Jad ci mette un po’ di scratch. Insomma. Si poteva fare meglio.

Povia e Marco Masini. Voce, chitarra e piano. Punto. Semplice e lineare. Il pezzo ne guadagna, anche perché i due sanno fare il loro mestiere e lo fanno bene. Masini ci mette molto impegno. La piccola ballerina Bettina Bracardi ci regala un filo di tenerezza.

Votate i sondaggi. Cliccando su “Sondaggi Sanremo 2010” potrete dire la vostra su qual è la canzone preferita e su chi vincerà Sanremo 2010.

Sanremo 2010, quarta serata: duetti e finale dei giovani

Penultima serata del Festival di Sanremo e stasera si preannuncia grande spettacolo. Si comincia infatti con la ormai celebratissima serata duetti dei 12 artisti rimasti in corsa (ieri c’è stato un antipasto un pò insipido ai playout): la geniale invenzione di Bonolis del Sanremo 2005 è resistita ai cambi: eccezionale momento di musica e arte e stasera per gran parte dei duetti sarà proprio così.

La gara degli Artisti continua: attraverso la rivisitazione con ospiti (canori, danzerecci o di altro genere), sarà valutata sia dalla giuria tecnica (gli orchestrali), sia dal televoto, con peso deli 50% a testa. Due usciranno di scena. Il ripescaggio di Pupo e del suo baraccone ha fatto discutere, quello di Scanu, invece era nell’aria.

Si annuncia interessantissima la rivisitazione jazz della Lino Patruno Band del pezzo di Arisa (l’anno scorso con Lelio Luttazzi fu un successone), è invece un duetto rodato quello di Cristicchi con il coro dei Minatori di Santa Fiora, con lui già sul palco dell’edizione 2009 di Musicultura. Ruggeri ci regala l’effetto nostalgia riportando sul palco i suoi Decibel mentre si annunciano molto radiofonici Povia-Masini (in versione acustica) e Moro-Jarabe De Palo. Colpo grosso di Irene Fornaciari che porta Mousse T e Suzie, attualmente in testa alle classifiche europee con “All night long”. Mousse T ha lavorato con papà Zucchero.

ELENCO DUETTI

  • Arisa & Sorelle Marinetti con la Lino Patruno Jazz Band – Malamorenò
  • Malika Ayane con Sabrina Brazzo e i ballerini del Teatro Alla Scala – Ricomincio da qui
  • Simone Cristicchi con il coro dei minatori di Santa Fiora – Meno Male
  • Irene Fornaciari ft Nomadi con   Mousse T e Suzie    – Il mondo piange
  • Irene Grandi con l’attore Marco Cocci – La cometa di Halley
  • Marco Mengoni con Solis String Quartet – Credimi ancora
  • Fabrizio Moro con Jarabe De Palo – Non è una canzone
  • Noemi con i Kataclò – Per tutta la vita
  • Povia con Marco Masini – La verità
  • Pupo, Emanuele Filiberto, Luca Canonici con le Divas e la partecipazione non canora di Marcello Lippi
  • Enrico Ruggeri con i Decibel, la band con cui debuttò a Sanremo nel 1980 col brano “Contessa”- La notte delle fate
  • Valerio Scanu con Alessandra Amoroso

Seguirà la finale della sezione Nuova Generazione, con quattro brani ammessi a giocarsi il trofeo: rieseguiranno le loro canzoni ed a votarli sarà di nuovo il sistema misto televoto-giuria tecnica: ieri sera, sono stati ammessi in finale  Jessica Brando (con annessa figuraccia cosmica della Rai) e Tony Maiello. Per la vittoria puntiamo il bottino grosso su Nina Zilli. L’unico rivale possibile è Luca Marino, ma la piacentina è già un nome pesante. Sul palco a condurre con Antonella Clerici ci sarà l’attore Gabriel Garko  Ospiti: i tedeschi Tokyo Hotel e il dj francese Bob Sinclar. Inizio ore 21, 15, come sempre.

FINALE NUOVA GENERAZIONE

1) Nina Zilli – L’uomo che amava le donne

2) Luca Marino – Non mi dai pace

3) Tony – Il linguaggio della resa

4) Jessica Brando- Dove non ci sono ore

 Cliccando sul lnk “Sondaggi sanremesi” potete ancora votare la vostra canzone preferita fra tutte e 15 quelle degli Artisti. Da oggi fino a domani  alle 20 è aperto anche il sondaggio su CHI VINCE LA SEZIONE GIOVANI. VOTATE!

Sanremo 2010, terza serata. Duetti per i ripescaggi e altri cinque giovani

Terza  serata del Festival si Sanremo numero 60. Nella prima serata, la Giuria Demoscopica ha fatto fuori Toto Cutugno, Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici e Nino D’Angelo ft Maria Nazionale, che risentiremo questa sera nello spareggio spareggio assieme ai due eliminati ieri sera Valerio Scanu e i Sonohra.

I cinque artisti eliminati nelle prime due sere si contenderanno infatti due posti per venerdì ricantando il loro pezzo. con una novità: i cantanti provvisoriamente esclusi anticiperanno in questa serata la propria canzone nella versione ‘liberamente rivisitata’ con artisti ospiti. Voterà la giuria tecnica (gli orchestrali di Sanremo, peso 50%) insieme al televoto (50%).

Non ci sarà al fianco di Pupo Marcello Lippi, che verrà domani, nel caso di un passaggio del turno (speriamo di no). Al fianco del trio ci saranno le Divas. Sono un ensemble di quattro soprano italiane che  di solito propongono una rielaborazione di brani di grande popolarita’, sia italiani che internazionali, in una veste vocale classico-operistica, suggestioni orchestrali con contaminazioni di sonorita’ e ritmi pop. Le quattro cantanti, si chiamano Desire’e, Isabella, Vittoria e Sofia (da cui l’acronimo Divas) ed hanno gia’ al loro attivo delle collaborazioni eccellenti come un’esibizione a fianco di Andrea Bocelli nel 2008.

Amici, non fate scherzi, salvate il soldato Nino D’Angelo, ha una canzone con un testo importantissimo. Stasera, fra l’altro, il suo si preannuncia un gran duetto, con Ambrogio Sparagna, musicista e musicologo di Formia. Sentiremo la canzone cantata in 6 dialetti diversi.  Alessandra Amoroso canta con Valerio Scanu. Basterà?

ELENCO CANTANTI AL RIPESCAGGIO ( E RELATIVI DUETTI), SEZIONE ARTISTI

1) Toto Cutugno (con Belen Rodriguez) – Aeroplani

2) Nino D’Angelo ft Maria Nazionale (con Ambrogio Sparagna) – Jammo ja

3) Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici (con le Divas) – Italia, amore mio.

4) Valerio Scanu (con Alessandra Amoroso) – Per tutte le volte che

5) Sonohra (con Dodi Battaglia) – Baby

A seguire canteranno 5 artisti della sezione Nuova Generazione votati sempre dalla  giuria tecnica (Sanremo Festival Orchestra, con peso percentuale del 50%) e tramite televoto (50%). I due brani piu’ votati saranno ammessi alla quarta serata. Ieri sera, hanno passato il turno————-

ELENCO CANTANTI E CANZONI  SEZIONE NUOVA GENERAZIONE (qui le nostre pagelle)

1) Romeus – Come l’autunno

2) La Fame di Camilla – Buio e luce

3) Jessica Brando – Dove non ci sono ore

4) Tony – Il linguaggio della resa

5) Nicholas Bonazzi – Dirsi che è normale

Ma questa sarà anche una serata-evento per celebrare i 60 anni del Festival. Titolo: “Quando la musica diventa leggenda”. Otto artisti per altrettante canzoni riarrangiate, più un medley di successi di ciascun artista: Elisa (“Canzone per te” di Sergio Endrigo), Carmen Consoli (“Grazie dei fior” di Nilla Pizzi), Miguel Bosè (“Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti), Edoardo Bennato (pezzo di Tenco da decidere), Riccardo Cocciante, Massimo Ranieri, Fiorella Mannoia, Francesco Renga. Al fianco di Antonella Clerici, stasera ci sarà Christian De Sica. Come al solito, sipario che si alzerà attorno alle ore 21, 15.

Cliccando in alto sul link “Sondaggi Sanremesi” potete votare la vostra canzone preferita fra quelle della sezione artisti. Avete tempo fino a venerdì sera.

 

Sanremo 2010, seconda serata. Fra i big escono Scanu e Sonohra. Giovani: avanti Luca Marino e Nina Zilli

Lo diciamo sempre, sembra soltanto un motto ma in realtà non è così. “Perchè Sanremo è Sanremo“.  La seconda sera del Festival confeziona la sorpresissima. Con l’eliminazione di uno dei favoriti alla vittoria finale, vale a dire Valerio Scanu.Per tutte le volte che” è un pezzo debole e infatti ha pagato dazio alla Giuria Demoscopica dell’Ariston. Quello che era riuscito a Marco Carta non riesce al suo conterraneo Scanu, condannato adesso ai ripescaggi. Canterà con Alessandra Amoroso. Basterà? Escono – per ora – anche i Sonohra e qui forse era più prevedibile. Domani arriva Dodi Battaglia a dar loro manforte.

E si preannuncia un derby generazionale al televoto con Cutugno (ci sbilanciamo? Secondo noi, Toto ce la fa – purtroppo – perchè  col televoto aperto solo in trasmissione ha più gente che lo vota, anche da telefono fisso e perchè i due dei talent rischiano di dividersi i voti). D’Angelo può sperare grazie  al Sud e al super duetto con Ambrogio Sparagna (ci sarà da leccarsi i baffi) ma fra i calibri rischia di restare  a bocca asciutta. Così a occhio il trio di Pupo è bello che spacciato. Sarà decisiva l’orchestra dell’Ariston. Che nella prima manche dei giovani, complice un sorteggio piuttosto perfido che vedeva al via nella stessa semifinale tre pezzoni e un brano acchiappavoti, ha fatto le prime vittime pesanti. 

Passano “Non mi dai pace” di Luca Marino e “L’uomo che amava le donne” di Nina Zilli, resta fuori il nostro preferito Jacopo Ratini con “Su questa panchina”, che aveva riscosso anche parecchi consensi in giro. Tanti saluti anche a “Mesi” dei Broken Heart College e al debole pezzo “Non parlare più” di Mattia De Luca. Per loro tre Sanremo è già finito, ma almeno, grazie al fatto che i pezzi erano già noti, potranno godere di un pò di visibilità.

Giovani in pista dalle 23.38 a mezzanotte, televoto secco: quanta gente avrà votato mai a quell’ora? Di sicuro non erano tanti i fan (LE fan) dei Broken Heart College, che il giorno dopo vanno a scuola. Per inciso, il duo sfodera la peggior esibizione della sera. Traditi dall’emozione (e dalla febbre di uno dei due), stonano. In più- un colpo al cerchio e uno alla botte- va detto che il loro pezzo,  già non  esattamente bellissimo, è uscito penalizzatissimo dall’esecuzione con l’orchestra, essendo giustamente costruito per funzionare meglio su disco.

Gli artisti, già big, già campioni. Quelli che si giocano il Festival, insomma. Tutti più tranquilli e rilassati ed esecuzioni quasi tutte migliori della prima. Al riascolto salgono le quotazioni di Noemi e Cristicchi, scendono quelle (appunto) di Scanu e Sonohra. Su Mengoni ci resta il dubbio di cosa avrebbe potuto fare con un pezzo diverso e con meno fioriture. Al secondo ascolto vi proponiamo le nostre big five. Nell’ordine Malika Ayane, Enrico Ruggeri, Arisa, Noemi e Fabrizio Moro. La Grandi pure ci piace, ma non ci gira nella testa. Nota a margine: Irene Fornaciari stile Sandie Shaw (o anche Sarah Jane Morris), canta a piedi nudi. Con quelle gambe lunghe se lo può permettere. Il pezzo però continua a non entusiasmarci.

E voi, che ne pensate? Qual è la vostra preferita? Votate andando sul link “Sondaggi sanremesi“. Poi, da domani sera, scatterà il sondaggio sul vincitore dei Giovani.

Sanremo 2010, seconda serata

Seconda serata del Festival si Sanremo numero 60. Ieri sera, nella prima serata, la Giuria Demoscopica ha fatto fuori Toto Cutugno, Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici e Nino D’Angelo ft Maria Nazionale, che risentiremo domani nella serata di spareggio. Stasera canteranno i 12 Artisti qualificati, vota la giuria demoscopica dell’Ariston. Verra’ stilata la graduatoria in base ai voti ricevuti nella serata e le 10 canzoni piu’ votate saranno ammesse alla quarta serata.

A seguire canteranno 5 artisti della sezione Nuova Generazione votati dalla  giuria tecnica (Sanremo Festival Orchestra, con peso percentuale del 50%) e televoto (50%). I due brani piu’ votati saranno ammessi alla quarta serata. Come è noto, da quest’anno i brani dei giovani sono già pubblici e sono stati promossi a livello radiofonico sia da Radio Rai che dalle altre radio. Al fianco di Antonella Clerici, stasera ci sarà Raoul Bova, mentre come ospiti ci saranno Robbie Williams, le ragazze del Moulin Rouge, l’attrice portoricana Michelle Rodriguez e la regina Rania di Giordania. Come al solito, sipario che si alzerà attorno alle ore 21, 15.

Cliccando in alto sul link “Sondaggi Sanremesi” trovate alcuni sondaggi. Il primo riguarda  la vostra canzone preferita fra quelle della sezione artisti e secondo il vincitore della Sezione Nuova Generazione (ATTENZIONE,  IN QUESTO SECONDO SONDAGGIO VOTATE NON CHI VI PIACE DI PIU’MA CHI SECONDO VOI VINCERA’). Avete tempo per votare il primo fino a venerdì sera, il mentre quello sui Giovani evidentemente si conclude giovedì sera.

ELENCO CANTANTI E CANZONI SEZIONE ARTISTI

1) Arisa ft Sorelle Marinetti – Malamoreno

2) Malika Ayane – Ricomincio da qui

3) Simone Cristicchi – Meno male

4) Irene Fornaciari ft Nomadi – Il mondo piange

5) Irene Grandi – La cometa di Halley

6 ) Marco Mengoni- Credimi ancora

7) Fabrizio Moro – Non è una canzone

8 ) Noemi – Per tutta la vita

9) Povia – La verità

10) Enrico Ruggeri – La notte delle fate

11) Valerio Scanu – Per tutte le volte che

12) Sonohra – Baby

LE CINQUE CANZONI DELLA NUOVA GENERAZIONE (qui le nostre pagelle)

1) Nina Zilli – L’uomo che amava le donne

2) Broken Heart College – Mesi

3) Mattia De Luca – Non parlare più

4) Luca Marino – Tu non mi dai pace

5) Jacopo Ratini – Su questa panchina

QUESTO BLOG SEGUIRA’ QUOTIDIANAMENTE IL FESTIVAL, SIA DIRETTAMENTE, SIA ATTRAVERSO LA COLLABORAZIONE CON IL SITO WWW.FESTIVALDISANREMO.COM DELL’AMICO EDDY ANSELMI, CHE SI TROVA A SANREMO E CHE CURERA’ LA DIRETTA SCRITTA DELLE CINQUE SERATE.

Sanremo 2010, prima serata: fuori Cutugno, D’Angelo e il trio di Pupo. Le pagelle degli Artisti

La prima serata del Festival di Sanremo scivola via con giudizi alterni. Canzoni di livello medio, senz’altro inferiore a quello dell’anno scorso (con pochissime eccezione), ma alcune ottime esibizioni. E i primi tre eliminati. E se due ce li aspettavamo (Toto Cutugno e Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici), ci si attendeva molto meno la punizione da parte della giuria demoscopica dell’Ariston di Nino D’Angelo, portatore di un pezzo non originalissimo ma ricco di significato (e comunque molto gradevole).

Alla fine, di Morgan abbiamo ascoltato soltanto una strofa della sua canzone “declamata” (diciamo così) da Antonella Clerici. Restiamo della nostra idea: giusto non farlo partecipare, ma se si fosse stato zitto era meglio. In un festival di questo livello, avrebbe avuto grosse chance di vincere. Sotto, come al solito, le nostre valutazioni. Da stasera saremo in diretta con Eddy Anselmi e Festivaldisanremo.com: ieri il collega era in diretta su Radio2 e il sito non è partito.

IRENE GRANDI – La cometa di Halley

La mano di Bianconi si sente tutta. Grandi sonorità, suoni sicuramente lontani dagli standard festivalieri ma sicuramente di notevole spessore. Testo ricercato, nello stile del cantante dei Baustelle, ma molto d’impatto. Un pezzo moderno, radiofonico, anche se forse non immediatamente canticchiabile. Rientro di gran classe. A 40 anni è anche molto sexy.STILOSA – VOTO 8.5

VALERIO SCANU – Per tutte le volte che

Scritta da Pierdavide Carone, che sta dentro la casa di Amici. Ballata d’amore molto melodica e tradizionale   ma del resto è anche il suo modo di cantare. Niente di nuovo, però è indubbiamente un pezzo in grado di far breccia in coloro che amano questo tipo di brani. L’interpretazione non è così sicura come suo solito, ma del resto è la prima sera per tutti, figuriamoci per lui, esordiente e 19enne.  Testo imbarazzante. Al televoto non ha rivali, sarà sicuramente fra i protagonisti. A noi continua a non piacere più di tanto LAGNOSO, MA LANCIATO – VOTO 4.

TOTO CUTUGNO – Aeroplani

Melodia italiana a tutto spiano che a confronto Scanu è un innovatore. Tutto ampiamente già sentito e tutto quello che ti aspetteresti da uno come lui. Anzi, addirittura meno. “Volo AZ 504” degli Albatros (1976), che segnava il suo esordio, era molto più avanti, per l’epoca. Appuntamento a giovedì con Belen Rodriguez, attenzione perché al televoto può rientrare dalla finestra. Speriamo di no. (TROPPO) CLASSIC – VOTO 4 (meno meno)

ARISA ft SORELLE MARINETTI –Malamorenò

Bella commistione di pop e swing anni 30 e anche qualche assonanza country. Finalmente qualcosa di originale. Nel testo, nella musica, nell’interpretazione. Inno all’amore in stile antico, gradevolissimo all’ascolto. Brave anche le Sorelle Marinetti col loro falsetto, artisti straordinari che non fanno solo coreografia. Chi pensava che fosse solo quella di “Sincerità” è servito. Pronto il secondo tormentone, dopo 5 secondi è già in testa. Occhio a questo pezzo perchè può essere la grossa sorpresa del Festival. VIA ALLO SPRINT. VOTO 9

NINO D’ANGELO ft MARIA NAZIONALE –Jammo ja

Uno come D’Angelo non viene al Festival- senza un disco da lanciare – con un pezzo qualsiasi. E infatti il brano è molto caldo, nei suoi, nei “colori” e nella bella fusione delle due voci. Sospeso fra il pop e la tammurriata, si è ascolta e si fischietta che è una bellezza, scivola via leggerissima. Grande inno al coraggio della Napoli per bene, una fotografia della realtà attuale. Cruda, forse un pò scontata, ma del resto assolutamente reale. Ingiusta l’esclusione, giovedì con Ambrogio Sparagna, i dialetti saranno sei. Salvate il soldato D’Angelo, non se lo meritava. DELICATISSIMO, MOLTO FOLK. VOTO 8

MARCO MENGONI – Credimi ancora.

Mengoni si butta nel rock (la musica ricorda un pò le ultime cose dei Nightwish, gothic metal) e piace un pò si e un pò no. Nel senso che il ritornello e bello e fa presa, ma dentro ci sono un pò troppi ghirigori per mettere in evidenza la sua voce. Tutto il resto non ci convince, la strofa è un pò debole, l’inciso e il contorno sono un bell’esercizio di stile. Lo faceva anche Mina in “Brava”, ma lei era Mina, appunto. Sarà anche nelle sue corde, ma insomma. Il derby con Scanu per ora finisce pari. Anche perchè presumibilmente pure lui sarà spinto avanti dal televoto. Vestito imbarazzante. DA RISENTIRE. VOTO 6.5

SIMONE CRISTICCHI- Meno male

Il testo è un bel ritratto della nostra Italia alla frutta, ma anche in questo caso il pezzo non ci convince. Bella l’orchestrazione, la spolverata d’archi, l’armonia del tutto, ma ci spiazza. Perchè non somiglia nè al Cristicchi di “Vorrei cantare come Biagio Antonacci”, nè a quello di “Ti regalerò una rosa”. Coinvolgente, ma non troppo. Però la sensazione è che riascoltandolo ci piacerà di più Punta tutto sull’ironia a vagoni e sull’irriverenza. Per ora può bastare. Pronto per un bel quarto posto, come accadde a “La Paranza” di Daniele Silvestri. MENO MALE CHE C’E’ L’IRONIA. VOTO: 7.5

MALIKA AYANE – Ricomincio da qui

Questo è un bel pezzo. Ben cantato (ma questo lo si sapeva), fuori dagli schemi ma molto soft, leggero, che calza bene ad una rassegna come questa pur non essendo festivaliero in senso proprio. Testo d’amore non banale su musica veramente sublime, estremamente radiofonico nonostante sia decisamente cantautorale. L’accoppiata con Pacifico dà grossi frutti. E la Sugar di Caterina Caselli ha calato un altro asso. E se vincesse davvero? DELIZIA PER LE ORECCHIE – VOTO 9.5

PUPO, EMANUELE FILIBERTO, LUCA CANONICI –Italia, amore mio

Vagoni di retorica, oltretutto pensando a chi ha scritto il testo (il principe). L’inno all’Italia lo aveva scritto anche Umberto Balsamo per Mino Reitano. Il confronto è impietoso. Salviamo Canonici, che fa il suo. Il resto lo buttiamo. Fischi a canestri. Giustissimi. Giovedì arriva Marcello Lippi. Mah. IMBARAZZANTE (come il piano a pois di Pupo), NO AGGHIACCIANTE E’PIU’CONSONO VOTO: NC (la cosa peggiore comunque era la claque che sventolava i tricolori a fine canzone)

(Note a Margine: “Tu non potevi rientrare, anche se non avevi fatto niente”. Ah no? Dell’appoggio al fascismo ne vogliamo parlare? “Stasera sono qui per dire al mondo addio, Italia amore mio”. Dopo aver chiesto un risarcimento milionario allo Stato italiano per l’esilio, ci sembra coerente!)

ENRICO RUGGERI –La notte delle fate

Mestiere e giusta esperienza, sa come si fanno le belle canzoni. Racconta storie di donne alla sua maniera, giocando con le parole. Strizza l’occhio alle radio, accontenta tutti, quelli che vogliono pezzi moderni, quasi rock, e quelli che vogliono canticchiare le canzoni. A noi sembra tutto così semplice, per fare cose buone non ci vuole poi molto. Questa ne è la prova. E’un singolo per trainare l’album in uscita. Forse non vincerà (però attenzione: Ruggeri è amato dalle giurie ed ha un vasto pubblico!), ma è una bellezza. ENERGICO. VOTO 9

SONOHRA – Baby

Ballata di quelle che piacciono tanto al loro pubblico (e anche alle radio) e tanto poco a noi. Però va detto che rispetto a “L’amore”, che vinse la sezione Giovani del 2008 c’è una crescita evidentissima. E un sound sicuramente più internazionale. Nonostante tutto il pezzo non ci convince. Loro sono bravi e comunque un premio alla crescita è giusto darlo. ORMAI MATURI. VOTO 6

POVIA – La verità

“La verità” è che Povia è furbo. E sa come si fa a catturare il pubblico. Non ci imbarazza tanto il testo (non importa in questa sede se lo condividiamo o meno e comunque ognuno canta pure ciò che vuole, finchè resta in ciò che è lecito) quello che ci infastidisce (oltre alla mancanza di coerenza) è il voler sfruttare certi temi mescolandoli a musiche semplici ma immediate e ritornelli orecchiabili per accaparrarsi i voti della gente. Mah. Sta di fatto che il pezzo un pò si canticchia. E la sensazione è che anche stavolta (purtroppo) andrà lontano. NAZIONALPOPOLARE (TROPPO). VOTO 7 (meno) (non se lo merita, ma abbiamo promesso un voto obiettivo e glielo diamo)

IRENE FORNACIARI ft NOMADI – Il mondo piange

Un colpo al cerchio e uno alla botte. Avevamo qualche dubbio sulle capacità di Irene Fornaciari, ci ha dimostrato che è brava ed ha notevoli doti vocali. Il pezzo invece non ci piace più di tanto. Paragonato a quello dell’anno scorso, “Spiove il sole” vince nettamente il confronto. Intendiamoci, in questo festival c’è roba tanto peggiore. Però c’aspettavamo un po’ di più da un pezzo con griffe autoriali così pesanti (Dattoli, quello di “Io vagabondo” e Zucchero, oltre alla stessa Irene) I Nomadi costretti a fare quasi da soprammobili (per la parte vocale): veramente una bestemmia. INTERLOCUTORIA. VOTO 6.5.

NOEMI – Per tutta la vita

Un pezzo decisamente nel suo stile e nelle sue corde: del resto il gruppo di autori è quello collaudato dei suoi primi successi. La canzone è bella, molto forte, anche se non originalissima nel testo e sicuramente passerà parecchio nelle radio. Purtroppo la frega l’emozione: s’impappina sul testo e prende un paio di stecche. Scherzi del debutto, suvvia. Se sbaglia un’esordiente va bene. SULLA FIDUCIA. VOTO 7.5

FABRIZIO MORO – Non è una canzone

Un bel pezzo fresco, molto moderno. Come al solito Moro è uno che fa le cose per bene. Sa di non avere grandi doti vocali – almeno se paragonato ad altri artisti – e allora costruisce bene i brani attorno alle sue potenzialità e poi li interpreta con passione e cuore. E questo è un grande pregio. Concreta, semplice, leggera. Senza fronzoli. La ascolti, l’apprezzi, la canti. E magari pensi anche un po’ al testo, che non è banale per niente. Bel ritmo. Arriva sul finale e ci risveglia un po’ dal torpore. LINEARE E DIRETTO. VOTO 8.5

Festival di Sanremo, alle 21 si parte. In diretta dal Teatro Ariston con noi

Signori, ci siamo. Perchè Sanremo è sempre Sanremo. Parte stasera l’edizione numero 60 del Festival di Sanremo. Sono già partite le polemiche, quelle di Morgan, squalificato e poi riammesso dopo l’ammissione di fare uso quotidiano di crack e dopo aver fatto “redenzione” da Vespa. Morgan però alla fine non sarà a Sanremo fuori nemmeno fuori gara. Non potremo così sentire il pezzo “La sera”, che si annunciava di gran qualità

C’è grande attesa anche per il brano di Povia su Eluana Englaro, che esce con notevole tempismo proprio ad un anno dalla morte della giovane. Vogliamo citare il commento che la collega Alessandra Carnevali di Festival (Gruppo Blogosfere) fa della sua canzone: “Da cantante cattolico convinto diventa sostenitore dell’eutanasia, che ai cattolici fa accapponare la pelle, solo a sentirla nominare“. Vogliamo rassicurare i lettori. Ci sforzeremo di essere obiettivi. Non sarà facile, ma ci riusciremo.

Stasera canteranno gli Artisti (in gara ne sono rimasti 15),  voterà la Giuria Demoscopica presente in sala all’Ariston. Verra’ stilata la graduatoria in base ai voti ricevuti nella serata e le 12 canzoni piu’ votate saranno ammesse alla Seconda Serata. Passerella di presentazione per i 10 artisti Nuova Generazione. A condurre la serata, con Antonella Clerici, sarà in questo galà d’esordio la coppia Bonolis-Laurenti. Ospiti della serata Susan Boyle e Antonio Cassano.

Saranno ben quattro i “featuring” , cioè le partecipazioni. Due già note, quelle dei Nomadi con Irene Fornaciari e quelle di Luca Canonici con Pupo ed Emanuele Filiberto e due arrivate in corsa, le Sorelle Marinetti con Arisa e Maria Nazionale con Nino D’Angelo: due duetti che si preannunciano interessantissimi. Sigla e sipario che si alzeranno alle 21. Buon Festival.

 Cliccando in alto sul link “Sondaggi Sanremesi” troverete alcuni sondaggi. Il primo riguarda  il vincitore della Sezione Nuova Generazione. Avete tempo per votare sino a giovedì sera. Ma domani ne partiranno ancora altri due.

ELENCO CANTANTI E CANZONI SEZIONE ARTISTI

1) Arisa ft Sorelle Marinetti – Malamoreno

2) Malika Ayane – Ricomincio da qui

3) Simone Cristicchi – Meno male

4) Toto Cutugno- Aeroplani

5) Nino D’Angelo ft Maria Nazionale – Jammo ja

6) Irene Fornaciari ft Nomadi – Il mondo piange

7) Irene Grandi – La cometa di Halley

8) Marco Mengoni- Credimi ancora

9) Fabrizio Moro – Non è una canzone

10) Noemi – Per tutta la vita

11) Povia – La verità

12) Pupo, Emanuele Filiberto ft Luca Canonici – Italia amore mio

13) Enrico Ruggeri – La notte delle fate

14) Valerio Scanu – Per tutte le volte che

15) Sonohra – Baby

 

QUESTO BLOG SEGUIRA’ QUOTIDIANAMENTE IL FESTIVAL, SIA DIRETTAMENTE, SIA ATTRAVERSO LA COLLABORAZIONE CON IL SITO WWW.FESTIVALDISANREMO.COM DELL’AMICO EDDY ANSELMI, CHE SI TROVA A SANREMO E CHE CURERA’ LA DIRETTA SCRITTA DELLE CINQUE SERATE.