Sanremo 2013, tutti i dettagli nella prima conferenza stampa

Sanremo 2013La musica pop e la musica classica insieme, in uno strano ma interessante connubio. La prima conferenza stampa del Festival di Sanremo 2013, svoltasi al teatro del Casinò è servita soprattutto a togliere gli ultimi veli sulla manifestazione dopo le anticipazioni che erano circolate in rete nei giorni scorsi. Non si è parlato di Eurovision Song Contest  ma comunque la carne al fuoco è sufficiente per dire che sarà un festival interessante e (confermato da Fabio Fazio in persona) molto lungo. Andiamo con ordine.

MECCANISMO DI VOTO E GIURIA – Confermato quanto era stato detto sul meccanismo di voto. Nelle prime due sere, quando si esibiranno sette artisti ciascuno con due canzoni, sarà un mix di televoto e votazioni della sala stampa dell’Ariston a decretare quale dei due brani, per ciascun artista, andrà avanti nella manifestazione. Giovedì, quando saranno in gara i 14 brani rimasti, ci sarà un primo televoto, che non sarà azzerato sabato ma peserà per il 25% sul risultato finale. Sabato sera, nella finale, entra in scena la giuria di qualità che avrà un peso del 50% (pur con alcune variabili che impediranno episodi come quello del 2000, quando bastò il voto di un singolo per far vincere gli Avion Travel): il restante 50% sarà diviso fra il televoto di giovedì e quello che sarà aperto la sera stessa. I tre motivi finalisti saranno votati da televoto e giuria di qualità per arrivare al vincitore.

Giuria di qualità: A comporre la giuria di qualità saranno il compositore e premio Oscar Nicola Piovani (presidente), lo scrittore Paolo Giordano, l’enigmista e scrittore Stefano Bartezzaghi, l’attore e musicista Carlo Verdone, la pianista Rita Marcotulli, l’arpista Cecilia Chailly, il dj Claudio Coccoluto, la ballerina  Eleonora Abbagnato, la conduttrice tv Serena Dandini e Nicoletta Mantovani, vedova di Luciano Pavarotti

Presenters, come nel 1999:  Per dirla alla maniera dei Premi Oscar, ad annunciare i brani che martedì e mercoledì passeranno il turno ci saranno dei “presenters”. In ordine sparso, saranno: Marco Alemanno, compagno di vita e d’arte di Lucio Dalla, le ragazze medaglia d’oro  olimpica del Fioretto (Elisa Di Francisca, Ilaria Salvatori e Arianna Errigo – ovviamente manca la Vezzali, essendo candidata alle elezioni), il portiere della nazionale di pallanuoto Stefano Tempesti, la medaglia d’oro olimpica nel tiro a volo Jessica Rossi, la tennista Flavia Pennetta, le sorelle Cristina e Benedetta Parodi, la giornalista Ilaria D’Amico, lo chef  Carlo Cracco, la conduttrice Valeria Bilello, il campione del mondo Superbike Max Biaggi e la sua compagna Eleonora Pedron, il giornalista Roberto Giacobbo, la conduttrice Filippa Lagerback (già con Fazio a Che tempo che fa), l’attrice Martina Stella e l’allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella.

Non è una novità quella di far salire sul palco dell’Ariston gente “estranea”: già nell’edizione 1999, la prima condotta da Fazbio Fazio, il conduttore spezzino invitò sul palco gente comune e personaggi famosi a cimentarsi nel ruolo di annunciatori delle canzoni, consegnando loro un “Diploma di presentatore” firmato dal decano della categoria Nunzio Filogamo.

MUSICA CLASSICA, POP E LA STORIA DI SANREMO–  Si diceva del connubio fra le due musiche, quella “alta” e quella “popolare”: la coincidenza col bicentenario della nascita di Verdi e Wagner ha dato l’idea di invitare sul palco, in apertura ed in chiusura, due grandissimi personaggi della musica classica: un omaggio a Verdi aprirà il Festival martedì 12,  il pianista e direttore d’orchestra israeliano di origine argentina Daniel Bahrenboim sarà ospite giovedì 14 mentre il direttore d’orchestra britannico Daniel Harding aprirà la serata finale.

Confermata la presenza di tre glorie festivaliere (nonchè eurovisive) come Toto Cutugno, i Ricchi e Poveri ed Al Bano per raccontare la storia del Festival, un viaggio che sarà concluso idealmente da Andrea Bocelli, lanciato proprio da Sanremo e che sarà ospite sabato sera. Nella serata-duetti dedicata alla storia del Festival (di cui parleremo dettagliatamente domani) i 14 big ospiteranno alcuni artisti: annunciati già il rapper Clementino e il sassofonista James Senese con gli Almamegretta, Emma con Annalisa, Antonella Ruggiero con Marta sui Tubi e il grandissimo Franco Cerri, chitarra che ha fatto la storia del jazz) con Simona Molinari e Peter Cincotti: per Cerri è la seconda apprizione come ospite: nel 2005 accompagnò Nicola Arigliano in “Colpevole” insieme a Gianni Basso e Bruno De Filippi.  In questa serata speciale sarà ospite Pippo Baudo.

GLI OSPITI – Tanta buona musica internazionale e qualche inutile comparsata promozionale per le fiction sul fronte degli  ospiti, come da tradizione festivaliera: ci sarà il musicista israeliano Asaf Avidan, che presenterà in Italia l’album “Different pulses” sull’onda del successo di “One Day/Reckoning Song”, suo brano del 2008 remixato da Wankelmut, ma potremo godere anche del sound brasiliano di Caetano Veloso, del pop non convenzionale dell’inglese Antony Hegarty degli Antony & The Johnson e di Carla Bruni, ex première dame di Francia, che verrà a presentare  il nuovo album “Little French songs”. Fa gli ospiti non musicali, ci saranno il ballerino Lutz Foster, Claudio Bisio, Marcorè e Beppe Fiorello (che presenterà la fiction su Modugno) e Roberto Baggio, ex campione di calcio, che parlerà con ogni probabilità del perchè si è dimesso dal ruolo di presidente del settore tecnico della Figc. Infine, per la sezione “le bellissime”, prevista la presenza della modella israeliana Bar Refaeli nella seconda serata e dell’italiana Bianca Balti per la finale.

AUDITEL E SHARE, RADIO E INTERNET –  E’ il direttore di Giancarlo Leone ad affrontare il delicato argomento dello share, vero termometro per tutta la programmazione televisiva. Senza sbilanciarsi, però non si tira indietro rispetto ad un pronostico: “Questo è il primo Festival con l’Italia tutta passata al digitale – dice – Si è passati dal 35% del 2008 al 47% dello scorso anno. Sarei felice di stare in mezzo”.  Sarà un festival interattivo, con continue videochat in diretta dall’Ariston, aggiornamenti costanti attraverso la rete, ma ovviamente sarà anche un Festival molto radiofonico.

Radio 1 è di nuovo radio partner dell’evento: confermata la formula di “Canzoni e campioni” che consetirà nell’intervallo fra i  brani anche di godere degli aggiornamenti sugli eventi sportivi in corso: a Sanremo ci saranno Carlotta Tedeschi e Gianmaurizio Foderaro, ormai collaudatissimi. E poi naturalmente, collegamenti da Sanremo in tutti i programmi di Radio Uno e uno spazio fisso in “Citofonare Cuccarini”, il programma in onda dal lunedì al venerdì dalle 17.40 alle 19  e che in quella settimana andrà in onda proprio da Sanremo.

Pubblicità

Sanremo 2013, ecco i 14 big in concorso

Sanremo2013Ecco la lista ufficiale dei 14 big che prenderanno parte al Festival di Sanremo. C’è la sorpresa Simone Cristicchi, così come  non era mai entrato nel lotto Elio con le sue storie Tese. Maria Nazionale, già in gara nel 2010 con Nino D’Angelo con “Jammo ja”, debutta da sola a coronamento di una lunga carriera che l’ha resa un personaggio a Napoli e dintorni. Ma la vera novità sono la folk rock band Marta sui Tubi, che due festival fa non riuscì a duettare con Anna Oxa perchè la cantante pugliese non arrivò alla serata dei duetti con gli ospiti. Maria Nazionale in realtà era in ballo e già nel post di ieri si notava il suo disco al fianco di Fazio. Esclusioni clamorose quelle di Ornella Vanoni, Anna Oxa e Musicanuda, dati praticamente per certi. Ecco la lista, al fianco la casa discografica e i brani. Qui, sotto il video dell’annuncio al Tg1

  1. Almamegretta (etichetta: Sanacore – distribuzione Edel): Mamma non lo sa/ Onda che vai
  2. Annalisa Scarrone (Warner): Non so ballare/Scintille
  3. Chiara Galiazzo (Sony): L’esperienza dell’amore/Il futuro che sarà
  4. Daniele Silvestri (Sony): A bocca chiusa/Il bisogno di te
  5. Elio e le storie Tese (Sony): Dannati forever/La canzone mononota
  6. Malika Ayane (Sugar): Niente/E se poi
  7. Marco Mengoni (Sony): Bellissimo/L’essenziale
  8. Maria Nazionale (Vis Radio): Quando non parlo/E’ colpa mia
  9. Marta sui Tubi (Tamburi Usati): Dispari/Vorrei
  10. Max Gazzè (Virgin- gruppo Emi): Sotto casa/I tuoi maledettissimi impegni
  11. Modà (Ultrasuoni): Come l’acqua dentro il mare/Se si potesse non morire
  12. Raphael Gualazzi (Sugar): Sai (Ci basta un sogno)/Senza ritegno
  13. Simona Molinari con Peter Cincotti (Warner): Dr. Jekyll and Mr. Hide/La felicità
  14. Simone Cristicchi (Sony): Mi manchi/La prima volta che sono morto

Festival di Sanremo 2013, regolamento e indiscrezioni

E’ stato presentato stamattina il regolamento ufficiale del Festival di Sanremo numero 63, in programma dal 12 al 26 Febbraio prossimi.  Confermate molte delle indiscrezioni o anticipazioni che erano state scritte nei giorni scorsi. I big saranno 14 , ciascuno dei quali con due brani “di atmosfera diversa”, dunque preferibilmente, uno lento e uno più veloce. Tutti i big approderanno in finale, ma con una sola delle due canzoni, saranno valutate dalle giurie, popolari e della sala stampa dell’Ariston  con peso del 50% ciascuna. Nelle serate finali di big e giovani sarà reintrodotta la Giuria di Qualità per dimostrare che ci sarà un ascolto particolarmente attento delle canzoni. Non sono ancora stati scelti i membri. Giovedì invece le canzoni saranno valutate col solo televoto.

Nella prima fase, ovvero nelle prime due serate, i 14  Big ( 7 per serata) si esibiranno con entrambi i brani in successione. Dal giovedì, si gareggerà con un brano a testa per ogni big.

GIOVANI – Confermata anche la linea del conduttore Fabio Fazio, di non volere minorenni in gara, nè fra i big nè tantomeno nei giovani, ad eccezione di quelli in gara ad Area Sanremo (che selezionerà due giovani) perchè l’accademia ha un regolamento a parte (c’è un’età minima di 16 anni): “I minori devono studiare e non venire manipolati dalle case discografiche ed usati come vuoti a perdere. Ne va del loro equilibrio, a quell’età in corso di formazione”,  ha detto Fazio. A selezionare le canzoni sarà una commissione artistica, che comprende lo stesso Fazio e Mauro Pagani della Pfm, direttore artistico. Una commissione selezionerà anche sei degli   otto giovani in gara: niente più voto online. Gli altri due posti, come tradizione arriveranno da Area Sanremo. Il mondo del web sarà comunque presente al Festival con una Social tv su cui seguire in modo interattivo tutto Sanremo 2013.

Ecco qui il Regolamento di Sanremo 2013

Continua a leggere

Sanremo 2012, ecco i big: debutti eccellenti per Marlene Kuntz e Chiara Civello, tornano i Matia Bazar

Eccola, la tanto attesa lista dei 14 big che prenderanno parte al Festival di Sanremo dal 14 al 18 febbraio. Questo pomeriggio un articolo de La Stampa on line ha di fatto bruciato l’annuncio che è stato dato oggi da Massimo Giletti durante L’Arena. A leggerlo, è un cast senza grandi nomi ma con qualche ritorno di spessore, come Samuele Bersani ed Eugenio Finardi, che alla fine ha risolto i suoi problemi con la casa discografica. Confermata, come avevamo annunciato, l’assenza di Marco Mengoni. Il nome più interessante, insieme ai Marlene Kuntz è quello di Chiara Civello, pianista jazz poco nota al grande pubblico ma autrice di brani per sè ed altri di ottimo spessore. Sarà una bella scoperta, per chi non la conosce. Unica variazione rispetto alla lista annunciata, la presenza dei Matia Bazar invece che quella di Toto Cutugno. Ecco dunque i 14 big, con le canzoni inedite

  • ARISA  (Warner) – La notte: è alla terza partecipazione, dopo la vittoria nel 2009 fra i Giovani con la mitica “Sincerità” e la presenza con le Sorelle Marinetti nel 2010. Il suo brano è firmato da Mauro Pagani della Pfm.
  • SAMUELE BERSANI – Un pallone (etichetta indipendente)- : torna dopo il quinto posto con “Replay” del 2000, fortemente voluto da Morandi.
  • PIERDAVIDE CARONE ft LUCIO DALLA – Nanì (Sony) –  Terzo classificato due anni fa ad Amici, mentre era nel talent show compose il brano “Per tutte le volte che” di Valerio Scanu, che vinse Sanremo 2010. All’esordio. Nonostante sia cantautore, porta un brano di Lucio Dalla, che gli dirigerà l’orchestra.
  • CHIARA CIVELLO (Universal Classic)- Al posto del mondo: all’esordio. Pianista e cantautrice jazz (ma non disdegna anche ritmi più esotici come la Bossa Nova, autrice di un brano dell’ultimo album di Paola Turci, diplomata al Berkley College of Music di New York. Più popolare all’estero che in Italia, compone maggiormente in inglese. Per carriera, è la pià internazionale fra gli artisti in concorso. Un tocco di raffinatezza.
  • GIGI D’ALESSIO ft LOREDANA BERTE’- Respirare (Sony): Gigi D’Alessio è alla quarta presenza da solista e sin qui non ha mai vinto la rassegna: Morandi lo ha fortemente voluto. Loredana Bertè torna  dopo la squalifica per brano non inedito del 2008, è alla decima partecipazione, la nona da solista.
  • DOLCENERA (Emi) – Ci vediamo a casa – Reduce da buoni successi radiofonici, la cantautrice leccese è alla quarta apparizione all’Ariston, la terza fra i big, dopo aver vinto i Giovani nel 2003. E’ il cavallo della Emi, etichetta campione in carica del Festival.
  • EMMA (Universal)- Non è l’inferno – Seconda l’anno scorso fra i big insieme ai Modà, il leader della band Kekko Silvestre firma di nuovo il suo brano. Vincitrice di Amici 9, l’edizione in cui Carone giunse terzo.
  • EUGENIO FINARDI – E tu lo chiami Dio (etichetta indipendente)–  Ha risolto  i problemi con la sua etichetta e torna per il quarto anno, dopo l’ultima esperienza del 1999. Ha sempre portato brani interessanti, stavolta parlerà di spiritualità.
  • IRENE FORNACIARI  Il mio grande mistero (Polydor, gruppo Universal)– Terza apparizione, la seconda nei big, la prima da solista dopo la featuring dei Nomadi due anni fa. Autore del brano Davide Van de Sfroos.
  • MARLENE KUNTZ  (Sony) – Canzone per un figlio – Esordienti, sono la vera sorpresa del cast. Dal 1994 sono esponenti di gran lusso della scena indie rock italiana, quattordici album all’attivo più due raccolte. Il cantante Cristiano Godano avrebbe dovuto duettare con gli Afterhours nel 2009, ma la band non arrivò alla serata del venerdì.
  • MATIA BAZAR (Universal)- Sei tu – Dodicesimo festival, tornano anche per ripresentare Silvia Mezzanotte, che con loro vinse il secondo dei due festival vinti dall band genovese.
  • NOEMI (Sony) – Sono solo parole – Ex partecipante di X Factor, nel 2010, quando vinse Scanu, era in concorso anche lei e giunse nel gruppone di semifinale, si dice quarta ufficiosa al traguardo. Il suo brano è firmato da Fabrizio Moro.
  • FRANCESCO RENGA (Universal)  La tua bellezza– Vincitore nel 2005, è alla quinta partecipazione, la quarta da solista (la prima fu con i Timoria), la terza fra i big.
  • NINA ZILLI (Universal) – Per sempre- Vincitrice morale e Premio della Critica dell’edizione 2010 fra i Giovani, l’anno scorso fu ospite dei La Crus nella serata duetti. E’ dunque all’esordio fra i big.

Fra questi artisti, o anche fra uno degli 8 giovani (qui il nostro post con i  brani in preascolto), uscirà anche il rappresentante italiano all’Eurovision Song Contest. Ecco, a titolo informativo, anche il quadro dei giovani

DA AREA SANREMO

  • BIDIEL – Sono un errore (senza etichetta) – Catanesi, sono la band di Brando Madonia, figlio del cantautore Luca, in gara l’anno scorso fri i big.
  • IO HO SEMPRE VOGLIA- Incredibile (Sony) – Di Monopoli (BA), piuttosto apprezzati nella scena delle etichette indipendenti

DA SANREMOSOCIAL

  • ERICA MOU – Nella vasca da bagno del tempo (Sugar) – Unica portacolori della Sugar, raccoglie il frutto di un anno intenso di tour e promozioni in giro per l’Italia. Reduce da un buon album, lanciata due anni fa da Musicultura. E’ la grande favorita per la vittoria finale, la sua etichetta è campionessa in carica fra i Giovani.
  • ALESSANDRO CASILLO – E’ vero (Sony)– Appena 15 anni (ne farà 16  a giugno), secondo classificato quest’anno al talent show per ragazzi di Canale 5 “Io Canto”. E’l’altro grande favorito.
  • CELESTE GAIA – Carlo (Sony) – Cantautrice pavese all’esordio e studentessa universitaria alla Cattolica di Milano, il suo tormentone ha conquistato il gruppo d’ascolto.
  • MARCO GUAZZONE – Guasto (EMI) – Romano, 22 anni, pianista e compositore dal sound internazionale. Ha già suonato all’estero, in particolare a Londra ed in Grecia.
  • GIULIA ANANIA – La mail che non ti ho scritto (Warner)– Romana, cantautrice e poetessa, già vincitrice nel 2008 del Premio Augusto Daolio, come anche Erica Mou (nello stesso anno)
  • DANA ANGI – Incognita poesia (senza etichetta) – Giordana “Dana” Angi, appena 18 anni (compiuti in 12 gennaio), nata in Francia ma residente ad Aprilia Continua a leggere

Castrocaro 2009, oggi la finale su Rai Uno

festival2009Stasera appuntamento con Castrocaro 2009, il concorso per Voci Nuove della musica che celebra la sua cinquantaduesima edizione. Si parte alle ore 21, diretta su Rai Uno, con Elisa Isoardi conduttrice e Lucio Dalla a presiedere la giuria di qualità. Tutti a caccia del premio che l’anno scorso, in una non fortunatissima edizione (dal punto di vista canoro e dello spettacolo) incoronò Simona Galeandro, tra i pochi a distinguersi . Noi ne riferimmo in questo post.

E’la seconda edizione sotto la direzione artistica di  Gianluca Pecchini ed il coordinamento di Giuliano Casarini, cui il Comune di Castrocaro Terme affidò la baracca dopo la scadenza ed il mancato rinnovo – non senza strasico legale – della convenzione che legava la manifestazione al suo ideatore Dino Vitola. Anche di questo, riferimmo accuratamente.  Meno fretta nell’organizzazione, stavolta e soprattutto una data più consona rispetto al primo agosto della passata edizione.

Sono ventotto i semifinalisti che si sono sfidati lunedì e martedì, dei quali sono  usciti i nove artisti che si esibiranno con l’orchestra diretta da Demo Morselli. Sono quasi tutti esordienti assoluti, con due eccezioni di livello. Si tratta di Massimo Bertacci, 32 enne di Prato che col brano “Credo”, scritto da Mariella Nava,  ha partecipato alle selezioni per l ‘Eurofestival 2008 in rappresentanza di San Marino e di Matteo Valli, che nel 2008 si è segnalato nelle radio per i tormentone “Charlotte” e “La canzone dell’estate“, entrambi inclusi nell’album “Quando fanno l’amore Sonia e Mario“.

Ecco nel dettaglio i 28 semifinalisti: Andrea Manchiero, Matteo Valli, Sara Rossi, Giulia Romolini, Massimo Montanari, Renata Tonte, Edoardo Lo Conte, Le favole di carta, Noemi Baiocchi, Andrea Sannino, Lidia Fusaro,  Elena Rapone, Antonio Orler, Raif, Chiara Scipione, Dalila Martinelli, Caroline Koch, Micaela Foti, Angelica De Lucia, Silvia Lo Vicario, Federico Martello, Olga, Bau, Massimo Bertacci, Ileana e Laura, Martina Giannini, Rosa D’Alise, Turkish Cafè.

I   NOVE FINALISTI – Non ce l’ha fatta Massimo Bertacci, c’è invece Matteo Valli. Lui sarà sul palco assieme a Noemi Baiocchi, Angelica De Lucia, Edoardo Lo Conte, Andrea Manchiero, Massimo Montanari, Raif, Sara Rossi, Chiara Scipione.

Sanremo 2009: ecco i primi nomi quasi certi: ci sono anche Afterhours, Carta e i Lost

aristonI giochi sono quasi fatti, perchè quest’anno, visto il ritardo con il cui si è partiti e l’anticipo con cui si partirà Paolo Bonolis e Gianmarco Mazzi stanno facendo le cose in fretta. Così il novero dei partecipanti all’edizione 2009 del Festival di Sanremo si va dipanando. E non mancano i colpi grossi.

Confermate le nostre anticipazioni: sembra praticamente sicura infatti la partecipazione nella sezione “Artisti” (ex big) degli Afterhours, la band milanese paladina del rock made in Italy. Paolo Bonolis sembrerebbe infatti aver convinto il gruppo a portare la propria musica sul palco dell’Ariston.  Chi scrive non è assolutamente un fan del genere, ma va detto che la presenza di una rock band “dura e pura” sarebbe una vera innovazione.

E tra le clamorose novità ci sarebbero nientemeno che i Lost, la band vicentina nata sulla scia del Tokyo Hotel che sta spopolando con il brano “Nel silenzio” e subito diventata una icona dei giovanissimi, in particolare del pubblico femminile. Per la serie “nonni e nipoti”, a fare da contrappunto ai Lost ci sarà quasi certamente Patty Pravo: la veneziana pare aver lasciato confermato la partecipazione: resta da capire se sarà – come lei stessa ha detto – con un brano di Enrico Ruggeri (il che la candiderebbe seriamente al podio…) oppure con uno di un giovane autore.

Confermate (purtroppo) anche le voci che danno per certa la presenza del vincitore di “AmiciMarco Carta e sul palco dovrebbero arrivare anche – per la serie: ogni tanto ritornano e non riusciamo a liberarcene – i Matia Bazar. Giuseppe Povia, speriamo senza piccioni e affini, tornerà dopo la vittoria del 2006.

Ma la vera sorpresa sarà il ritorno alla musica dopo il successo come conduttore televisivo di Pupo, che in caso di finale si avvarrà della collaborazione di un altro trio vincente: Morandi-Ruggeri-Tozzi (vinsero nel 1997). Sembra invece tramontata la possibilità di un altro ritorno alla musica, quello di Lorella Cuccarini (già presente nel 1995), mentre i vincitori della sezione “Giovani” dell’anno scorso, i Sonohra, di solito sempre invitati, hanno già detto che non andranno. Ce ne faremo una ragione.

I PADRINI DEI GIOVANI  E L’INVASIONE DEGLI “AMICI” DI MARIA – Serviranno, come è noto, anche otto superbig che facciano da padrini ad altrettanti giovani. Sembrano certe le presenze di  Pino Daniele, Zucchero, Irene Grandi, Lucio Dalla, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Massimo Ranieri, che dovrebbe duettare con uno dei due vincitori di Sanremo Lab.

Se non basta Marco Carta, in queste ore la truppa di “Amici” di Maria De Filippi potrebbe ingrandirsi. Infatti Manola Moslehi e Erika Mineo, dall’edizione 2007, sono fra gli otto finalisti di Sanremo Lab insieme agli Emily Novak, Simona Molinari, Elisa Casile, Edea, Arisa e Federica Celio. Due andranno a Sanremo, nella sezione “Proposte” (ex Giovani).

Altri cinque giovani saranno selezionati dalla commissione artistica presieduta dal dj della Rai Massimo Cotto, un ultimo infine, attraverso un contest via internet che partirà il 15 gennaio e che sarà seguito da Radio Due. Si parte da cento brani, per arrivare  via via a dieci e poi ad uno. I cinque di cui sopra saranno giovani con un minimo di esperienza, quello che uscirà dal contest sarà esordiente assoluto. Il regolamento (c’è ancora tempo per inviare le canzoni) sta sul sito del Festival. Qui invece il regolamento completo e le altre anticipazioni.

LE PARTNERS DI BONOLIS – Come si sa, Paolo Bonolis non avrà una co-conduttrice fissa accanto a sè ma solo il suo amico fraterno Luca Laurenti. La presenza femminile ci sarà ma cambierà ogni sera. Cinque partners per altrettante sere, dunque.  E non mancano nemmeno qui le sorprese.

Assai probabile il ripescaggio di una vecchia partner di Bonolis, vale a dire Wendy Windham, la maggiorata americana già con lui ne “I Cervelloni”. Si parla poi di corteggiamenti serrati ad Angelina Jolie, Monica Bellucci e – udite udite, per la serie: ma non le basta il marito? – Carla Bruni Sarkozy. Se quest’ultima dovesse invece preferire l’intervista con Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, sarebbe pronta la carta Luciana Littizzetto. Che sarebbe anche meglio, diciamo noi.

Eurofestival: De Toppers rappresenteranno i Paesi Bassi. Tornano le giurie

Crescono anche in Italia i rumors sull’Eurofestival dopo la mossa di Raffaella Carrà che ha deciso di invitare nella sua trasmissione “Carramba che fortuna“, alcuni dei partecipanti dell’edizione 2008. In attesa di capire quali effetti sortirà nel nostro paesi, gli altri si muovono.

Dopo Sakis Rouvas, che rappresenterà la Grecia, anche i Paesi Bassi hanno scelto il loro rappresentante: saranno i De Toppers, trio formato da tre cantanti molto noti in Olanda, vale a dire Gerhard Joling, già presente all’Eurofestival nel 1988, Gordon Froger e Renè Froger. Si tratta di autentici campioni di vendita nel loro paese e di artisti i cui concerti sono seguitissimi.

ESTONIA E ANDORRA DICONO SI, L’AUSTRIA NO – Altri due paesi si aggiungono alla lista di coloro che hanno confermato la presenza all’edizione del 2009 che come noto si terrà a Mosca. L’Estonia, che sembrava minacciare boicottaggio a causa del conflitto russo-georgiano che ha portato al ritiro della Georgia, ha invece annunciato che ci sarà: “L’Eurofestival non è mai stato slegato dalla politica – hanno fatto sapere dal paese baltico – e sarà così anche stavolta. Ma come ha mostrato il nostro sondaggio la maggioranza dei nostri telespettatori vuole che il paese partecipi, quindi bisogna rispettare il loro volere“. Magari si ragionasse così anche in Rai… Ci sarà anche Andorra, nonostante la figuraccia dell’anno scorso. Il piccolo principato timbrerà così la sesta partecipazione. Resterà ancora fuori l‘Austria, che però trasmetterà il programma come nel 2008.

TORNANO LE GIURIE – La notizia più importante però è che nel 2009 torneranno le giurie. Non scomparirà il televoto, ma nella serata finale ci sarà una giuria in ogni paese il cui voto – ci sarà da decidere con quale peso – si andrà a sommare a quello del pubblico. Una decisione che sembrerebbe essere stata presa a seguito del consulto con le delegazioni nazionali e che potrebbe mutare in senso positivo gli orientamenti di alcuni paesi che erano incerti sulla partecipazione dopo le ultime stagioni che hanno visto il predominio dei paesi dell’est.

Ruud Bierman, presidente del team dell’EBU ha dichiarato : “Crediamo fermamente nel televoto come metodo per misurare l’opinione dei nostri milioni di telespettatori europei. Dopo il dibattito pubblico sul voto di scambio fra Paesi vicini e sul voto degli emigranti, abbiamo deciso di dare ai giurati una parte del peso del risultato dell’Eurofestival 2009″.

Svante Stockselius, supervisore della manifestazione, ha invece spiegato: “Niente è più democratico del voto del pubblico. Ma una giuria ha la possibilità di ascoltare i brani diverse volte, prima di esprimere il suo voto. A Belgrado abbiamo visto le differenze fra il giudizio del pubblico e le giurie di riserva e pensiamo che la combinazione dei due metodi renda lo show più interessante“.

PRIMI EFFETTI – Il primo effetto della decisione presa dalla Ebu potrebbe essere il ritorno in gara del Principato di Monaco, che anch’esso si era chiamato fuori poco contento delle ultime votazioni. L’altro paese che potrebbe decidere per il si è la Polonia, che attraverso questo sistema misto ha vinto il mese scorso lo “Eurovision dance contest”, il concorso europeo di danza dell’Eurovisione. I polacchi erano stati penalizzati dalla giuria, ma hanno vinto grazie al televoto: di contro altri paesi hanno tenuto botta grazie al voto delle giurie. Una dimostrazione, secondo i polacchi – e anche secondo noi – della bontà del metodo misto di voto.

“Carramba che sorpresa!”: i cantanti dell’Eurofestival sulla Rai dopo 11 anni ! (ma nel programma della Carrà)

In Italia, segnatamente alla Rai, la parola “Eurofestival” è scansata come la peste dal 1997. Da quella edizione, l’ultima a cui abbiamo partecipato (con “Fiumi dei parole dei Jalisse, quarta al traguardo dopo aver vinto Sanremo), la Rai ha infatti deciso che non sarebbe andata mai più alla rassegna.

Motivo? Dato che nei 15 anni precedenti avevamo vinto (una volta, nel 1990, con la ruffianissima “Insieme 1992” di Cutugno) ed eravamo arrivati spesso o sul podio o nei primi cinque posti, sempre in crescendo (sul tema torneremo). c’er il “fondato rischio” che l’Italia vincesse ancora, rifilando alla Rai la jattura di dover organizzare a proprie spese un programma dal quale (allora) non si ricavava nulla in pubblicità (oggi non è più vietata, è poca ma c’è). Il fatto che le canzoni fossero viste in diretta da 250 milioni di persone, per la Rai era un dettaglio.

Adesso arriva una notizia straodinaria. A partire da stasera, quando è ripartita con la sua trasmissione “Carramba che sorpresa”, Raffaella Carrà ha deciso ad invitare nel programma alcuni dei cantanti dell’Eurofestival. Il primo è stato ovviamente – noblesse oblige – il vincitore dell’edizione 2008, vale a dire il russo Dima Bilan. Nelle prossime settimane dovrebbe toccare poi a Roberto Meloni, tenore sardo leader del gruppo lettone Pirates of the sea, con “Wolves of the sea” (la canzone è terribile, vabbè, lo perdoniamo perchè è italiano e farà promozione per bene) e alla greca Kalomira, terza con “Secret Combination”  e Boaz Mauda  (Israele) con “The fire in your eyes“: Poi chissà.

La mossa della Carrà non sorprende. E’stata infatti proprio lei lo scorso gennaio a “rianimare” le selezioni spagnole dell’Eurofestival ed a condurre il galà finale di “Salvemos Eurovisiòn” alla tv spagnola che ha incoronato il mitico Rodolfo Chikilicuatre e la sua “Baila el Chiki Chiki (a proposito, speriamo che ce lo porti in Italia!).

Qualcosa si muove, dunque, anche in Italia: questa è la seconda “iniziativa autonoma” di promozione dell’Eurofestival: la prima l’ha fatta questa estate RadioDue, mandando in onda lo scorso 3 agosto uno speciale (conduzione terribile, speaker che non sapevano niente e leggevano eurofestival.com, ma abbiamo apprezzato la volontà di provarci, miglioreranno!). Vi faccio un regalo: la trasmissione la potete scaricare qui.

La speranza è che queste iniziative, unite agli appelli dei cantanti e dei musicisti (clamoroso quello di Meneguzzi nel Sanremo di quest’anno, quando ha annunciato che andava a cantare per la Svizzera: Baudo è sbiancato alla parola “Eurofestival” e la domenica dopo la finale ha cercato di deviare dicendo falsamente che “non era più membro dell’Eurovisione”) , possano far tornare in gara la Rai. Trecento milioni di telespettatori in diretta da 44 paesi contemporaneamente, sarebbero una grande vetrina per la musica giovane italiana. E se la Carrà riesce nell’intento, merita un monumento.

Domani in diretta il Festival di Castrocaro (dopo battaglia legale)

Poteva finire a pesci in faccia, è finita non proprio a tarallucci e vino, ma sicuramente con un armistizio che salva la diretta tv ma non la faccia del Festival. La rassegna in questione è il Festival di Castrocaro “Voci e volti nuovi”, che domani andrà in diretta su Rai Uno alle ore 21 (presenterà Eleonora Daniele).

Una manifestazione storica che negli anni ha visto vincere fra gli altri Ilaria Porceddu (poi esplosa ad X Factor), la bravissima Giua vista quest’anno a Sanremo fra i giovani, ma anche Zucchero, Carla Bissi alias Alice, Silvia Salemi, Goran Kuzmninac e lanciato Nek, 883, Laura Pausini, Eros Ramazzotti e che l’anno scorso ha visto vincere la 14enne Angela Semeraro.

Ma che cosa è successo? E’ successo che il Comune ha deciso di non affidare più a Dino Vitola l’organizzazione del festival (questioni politiche, dicono) ma di gestirlo in proprio. Solo che Vitola ha rivendicato l’utilizzo del marchio e del nome “Festival di Castrocaro”. Dunque: due comitati organizzatori diversi al lavoro, due selezioni (una, in verità, perchè quasi tutti sono afferiti al Festival di Vitola), una sola convenzione con la Rai (stipulata dal Comune).

Lunga battaglia legale e alla fine la decisione all’italiana. Il marchio originale è di proprietà del Comune – questo ha deciso il Tribunale – che dunque si prende l’organizzazione, sotto la direzione di Giuliano Casalini. E i cantanti che erano stati preselezionati da Vitola? Tutti dentro, pure loro. Evviva.

Ieri sono finite le selezioni.  A quanto si apprende, quelle di Vitola sono andate bene, molto meno quelle del Comune. Ne parlano in dettaglio gli amici di Soundsblog in questo post (soprattutto, leggete i commenti).  12 finalisti sono: Albert Ronzio, Lidia Pastorello, Donato Santoianni, Sasha Barbot -figlio dell’ex cantante francomartincano degli anni’80 Sammy, Giuseppe Di Paola, Angela Aiello,  Francesca Caponetto, Simona Galeandro Renoir Bellucci, Mattia Da Dalt, Daniele Mincone, Yasmine Kalach.

Certo però che la musica – schiava della politica – non ci fa una bella figura. Di questi passi, pensare che l’Italia possa tornare in ballo in manifestazioni ben più importanti come l’Eurofestival (l’Italia manca dal 1997 per decisione autonoma della Rai), è pura follia. Qui sotto (la qualità è quella che è, perdonate), la vincitrice dell’anno scorso Angela Semeraro, che si esibisce nel concerto di Edoardo Bennato.

“Direzioni opposte”, il nuovo singolo di Mietta

La prima regola del giornalismo è l’onestà verso il lettore. E allora molto onestamente vi confesso che ho un debole per Mietta. Non tanto come artista, anche se è una delle voci più belle della musica italiana, troppo spesso condannata a cantare cose che non la valorizzano. Ho un debole per Mietta come donna.

Mediterranea, solare, bellissima, esprime una grande dolcezza e alle soglie dei 40 anni sembra quasi migliorare col tempo. Chiusa la parentesi personale, è ora di parlare di musica. Dopo il buon successo di “Baciami adesso“, brano che l’ha rilanciata sul palco del Festival di Sanremo, ecco “Direzioni opposte“, secondo singolo tratto dall’album “Con il sole nelle mani“.

Una bella ballata con accenti funky che parla d’amore, come quasi tutte le canzoni di Mietta. Non entra nelle orecchie al primo ascolto ma se ne assapora la freschezza strada facendo. Tra l’altro l’artista tarantina è anche coautrice del brano.

Adesso che c’è la possibilità di abbattere i costi acquistando la musica online, sarebbe l’occasione per ricominciare a dare nuovo spazio agli artisti vecchi e nuovi di casa nostra. Nel video che vedete, fra l’altro (che si riferisce al programma “Una voce per Padre Pio” di Rai Uno) è annunciata da un’altra delle mie donne preferite, Tosca D’Aquino.