“May Day Mi dai”: in anteprima il nuovo singolo della Riserva Moac

Il folk italiano ha da sempre nella Riserva Moac uno dei suoi prodotti migliori. La band di Bojano che in Italia è confinata nella nicchia di settore, ormai da anni gira l’Europa per proporre la sua musica. E’uscito in questi giorni “May day Mi dai”, il nuovo singolo: testo sociale, come nel loro stile, folk mescolato al pop, quintalate di divertimento e movimento e ovviamente l’occasione per riflettere un pò sulla nostra società.

L’Italia li aveva conosciuti meglio con alcune apparizioni al concertone del Primo Maggio di qualche anno fa e poi con l’apparizione a Musicultura (sono stati fra i finalisti), con il brano “Il riservista di cui avevamo già parlato. Era uscito due anni fa anche il loro album “La musica dei popoli“, di grande spessore. Adesso questa nuova canzone che anticipa il nuovo album attualmente in lavorazione.

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“La musica dei popoli”, il nuovo disco della Riserva Moac (che spopola in Germania)

Ve li avevamo segnalati l’anno scorso in occasione di Musicultura 2008 come una delle realtà folk migliori italiane, presentandovi la loro bellissima “Il riservista”, finalista al concorso di Recanati.. Giudizio confermato anche dopo l’ascolto di “La musica dei popoli“, nuovo album della Riserva Moac, band di Bojano, in provincia di Campobasso.

Tredici tracce , che fondono suoni tipici del posto con temi sociali, mai banali, che fanno dell’album (fra l’altro distribuito da una importante major), un piccolo gioiello. “La canzone della buona compagnia“,  che trovate sopra, vale un ascolto approfondito per essere goduto al meglio. Testo importante, musica trascinante, nel pieno stile della ensemble molisana, reduce da un secondo tionfale tour in Germania.

Qua e là abbiamo trovato in rete alcune altre tracce. Interessante anche “Andare, camminare, lavorare”, ma potete godervi anche il video di “Ecce Moac“, uscito anche in singolo. Una concessione al dialetto della loro terra nel pezzo “Te voje fà girà“. E ancora, eccovi “Romantica“, la loro versione del pezzo di Renato Rascel e Tony Dallara, che vinse Sanremo nel 1960 e poi rappresentò anche l’Italia all’Eurofestival.

Il disco è uscito fra l’altro in tutta Europa, a testimonianza di come questo genere di musica abbia numerosi estimatori in giro per il mondo (e come da noi invece sia poco più che un prodotto di nicchia): fra l’altro la rivista tedesca “Welt” ha nominato questo lavoro della Riserva Moac “Disco del Mese di Agosto”. Bravissimi davvero, meriterebbero altri palchi. Sanremo, per esempio. Ma oggi le logiche sono altre (purtroppo).

“Il riservista” e altre canzoni: da Bojano l’energia della Riserva Moac

Nettamente fra i migliori nel loro genere, un folk deciso, cantato sia in italiano che in dialetto, a pieno titolo entrano fra “quelli bravi”. La Riserva Moac è composta da sette musicisti di Bojano, provincia di Campobasso che suona insieme dal 2002.

Quella che trovate alto,  è “Il riservista“, brano che hanno presentato all’ultima edizione di Musicultura 2008. Da noi sono quasi sconosciuti al grande pubblico, eppure girano il mondo mietendo successi con la loro musica.

Hanno avuto grande successo le esibizioni al Festival Internazionale di musica folk a Rudolstadt in Germania, negli Stati Uniti ed in Francia. Grande allegria, storie cantate in musica, energia a tutto spiano.

Qui  potete ascoltare “Di vedetta sul mondo“, altro bel brano a sfondo sociale, nella versione cantata al concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, cliccando sul titolo  trovate invece la loro particolare versione folk di “Mi vendo” di Renato Zero.

Per quanto concerne i lavori in dialetto vi rimando al video ufficiale di “Ungaretti“, canzone che ha vinto l’edizione 2007 di “Voci per la libertà- Una canzone per Amnesty“. L’ultimo lavoro risale al 2007 ma sul loro myspace c’è molto materiale.  Davvero sublimi.

Musicultura 2008: arrivano cd e tour

E’uscito il cd di Musicultura 2008, la manifestazione un tempo nota come Premio Recanati, che rende omaggio ai giovani talenti della musica d’autore italiana. Sedici canzoni, quelle protagoniste delle due serate, tutte di grande qualità. In alto trovate “L’amore ci sorprende“, di Folco Orselli, che ha vinto la manifestazione.

In rete abbiamo trovato anche altri brani della rassegna. Su myspace trovate “La girandola“, commovente brano della trevigiana Erica Boschiero, qui invece trovate “Lamericano” degli Jang Senato. Di Mines e dei suoi “Caldi estivi”, avevamo parlato, lo ritroviamo qui nella sua esibizione allo Sferisterio di Macerata.

Il brano contro la sedia elettrica di Carlo Pestelli, “Radio bugliolo” sta sul suo myspace. Solo per avere un assaggio dei migliori (non abbiamo trovato “Il riservista” dei molisani Riserva Moac, se lo trovate segnalatecelo…). Il disco è in tutti i negozi, ma si può acquistare anche presso le librerie Feltrinelli (anche on line) e sul sito della Fnac.

Dal 14 novembre al 7 dicembre, intanto, la rassegna diventerà itinerante nelle Marche: il “bus della musica”, porterà artisti e musicisti in giro per le Marche. Otto le tappe in programma, secondo questo calendario: 14 Novembre Mogliano (Mc), 15 Novembre Ostra (An), 21 Novembre Sassocorvaro (Pu), 22 Novembre Montefano (Mc), 28 Novembre Novafeltria (Pu), 29 Novembre Ripatransone (Ap), 6 Dicembre Petritoli (Ap), 7 Dicembre Osimo (An).

Al Tour parteciperà come ospite speciale la cantautrice napoletana Teresa De Sio. Con lei ci saranno la cantautrice di Rapallo  Giua (vincitrice assoluta 2004 e quest’anno presente a Sanremo sezione giovani col brano “Tanto non vengo”), il “CantAttore” di Pontassieve  Marco Giunti (vincitore 2008), il bluesman milanese Folco Orselli (vincitore assoluto e Targa della Critica 2008) e la salentina-romagnola Francesca Romana (vincitrice 2007). A speziare il “piatto” musicale, ci sarà poi lo humor dell’attore-cabarettista Bruno Nataloni.