X Factor 4, decima puntata: esce Ruggero, costretto ad un ballottaggio in differita. Stefano verso la finale

X Factor, prove tecniche di Eurofestival per la puntata al sabato sera. O forse no, forse è solo un esperimento. Riuscito nella serata, disastroso da punto di vista delle scelte del pubblico, che fanno uscire di nuovo uno bravo, Ruggero, per tenere dentro Nevruz, salvato dal tilt e sopratutto il solito Stefano, ormai candidato numero uno alla vittoria finale.

Ma ieri la figura ridicola la fa la Rai, che non consente a Ruggero (17 anni) di esibirsi durante il ballottaggio perchè la sua esibizione avrebbe sforato la mezzanotte. Colpa dell’antico regolamento che non consente ai minorenni di apparire in tv dopo le 24. E’chiaro che in questo contesto, dove sono i giudici a giudicare, l’esibizione ha un peso minore, ma la figura è comunque pessima. A Sanremo 2010, si ricorderà, Jessica Brando (15 anni) fu costretta ad esibirsi con un video delle prove per colpa dei ritardi Rai. Ora immaginatevi cosa può succdere se Davide Mogavero (17 anni) dovesse arrivare in finale. La terza esibizione è a ridosso della mezzanotte. Ci hanno pensato, quelli di viale Mazzini, o no? Complimenti a tutti.

PRIMA MANCHE – LE SIGLE DEL SABATO SERA

KYMERA – L’aria del Sabato sera (Loretta Goggi, sigla di Fantastico)

L’arrangiamento non stravolge una delle sigle più belle della nostra televisione. Loro la interpretano con cuore e anima, come sempre. VOTO 8

DAVIDE MOGAVERO – Arriva la bomba (Johnny Dorelli, sigla di Johnny Sera)

La macchina da musica colpisce ancora. Memorizza, immagazzina il pezzo e lo fa suo. Come sempre. Allegria e spensieratezza. VOTO 8.5

NATHALIE GIANNITRAPANI – Fortissimo (Rita Pavone, sigla di Studio Uno)

Non è cosa per lei, senza ombra di dubbio. Però ci mette quella dose di leggerezza e dolcezza che ci vuole in una canzone come questa. S’aiuta col mestiere, a volte ci può stare. L’esperienza serve anche a questo. VOTO 7

STEFANO FILIPPONI – Domenica è sempre domenica (Mario Riva, sigla de Il Musichiere)

Effetto tenerezza. Tanto chissenefrega cosa canta e come canta. Viva l’Italia. La terra dei cachi. VOTO 4

NEVRUZ JOKU – Mille e una sera (Nomadi, sigla di Mille e una sera)

“Non mi piace cantare le sigle televisive”. E chi sei per poterti permetterti cotanta critica? Un artista, o almeno uno che viene spacciato per tale, dovrebbe avere la giusta dose di umiltà. Soprattutto uno che fino a due mesi fa non era nessuno. Canta malissimo, svogliato, stonato. VOTO 4

RUGGERO PASQUARELLI – Dove sta Zazà (Gabriella Ferri, sigla di Dove sta Zazà) – Grande presenza scenica. Canta, balla, recita, mette l’anima su un pezzo famosissimo, non sfigurando di fronte all’impari confronto. Magari non diventerà un big a livello discografico, ma ha un futuro come artista di musical. Il migliore della prima manche. Infatti va al ballottaggio. VOTO 9

SECONDA MANCHE

KYMERA – Uprising (Muse)

Occhebbello! I Muse sul palco di X Factor !Hanno ragione i giudici, non è cosa per loro. Ma ci mettono l’anima e a tratti, per mostrare di starci dentro, deragliano. Però sanno cantare veramente di tutto e sanno mettersi in gioco. Non la loro esibizione migliore, comunque. VOTO 6.5

DAVIDE MOGAVERO – Come together (Beatles)

Diverte e si diverte. Sta dentro al pezzo benissimo e stavolta che è anche nelle sue corde si esprime al massimo. VOTO 9

NATHALIE GIANNITRAPANI – Brass in the pocket (Pretenders)

La rischiosissima scelta di Elio stavolta va in porto perché lei la canta con leggerezza. Forse con meno grinta di quella che servirebbe. Ma in fondo non era il suo stile. Brava comunque VOTO 7.5

STEFANO FILIPPONI – You’re not alone (Micheal Jackson)

Jacko si sarà rivoltato nella tomba. Meglio del pezzo precedente. Ma ormai il punto non è questo. E poi è anche inutile star li a perder tempo a giudicarlo. Tanto lo voterebbero anche se cantasse l’elenco del telefono. VOTO 5

NEVRUZ JOKU – Gioia e rivoluzione (Area)

Il pezzo è veramente difficile, per palati fini, perché l’immenso Demetrio Stratos e la sua band erano secoli avanti, a metà degli anni’70. Non canta male e il pezzo voleva già farlo sette giorni fa. Ma in un contesto come questo portare brani perduti nella memoria è un rischio, sempre. Paga col ballottaggio.   VOTO 6

BALLOTTAGGIO

RUGGERO PASQUARELLI- 7000 Caffè (Alex Britti)

Ha cantato meglio e come è noto, Nevruz non ci piace. Ma un ballottaggio registrato a freddo su un video per colpa di una regola assurda non è la stessa che cantare live dopo una serata di emozioni forti.  Esce di scena, non se lo meritava. NON CLASSIFICATO

NEVRUZ JOKU – Se telefonando (Mina)

Meno buffone di sempre. Ma vale lo stesso discorso fatto per Stefano. Ormai non conta più cosa canti. VOTO 5

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X Factor 4, nona puntata: la vergogna continua Stefano ancora dentro, fuori Marika Lermani

UPDATE: Nuovo crollo degli ascolti. La puntata ha toccato il minimo stagionale: 2, 3 milioni, con l’8% di share.

X factor 4, la vergogna continua. Lo scandalo di un televoto che ormai ha decisamente orientato la trasmissione verso i peggiori. Stefano si salva ancora, nel giorno in cui persino la sua capitana Mara Maionchi, pur difendendolo, non nasconde le critiche. Ma evidente ormai i gusti del pubblico sono chiari. Ancora una volta vanno in ballottaggio due che non se lo meritavano ed esce Marika, appena entrata, lasciando definitivamente senza concorrenti Anna Tatangelo.

Stefano vola a grandi passi verso la vittoria, che segnerà con buona probabilità la fine del programma come serbatoio di nuovi talenti musicali. Abbiamo definitivamente rinunciato a darci una spiegazione del perché la gente abbia scambiato X Factor per la sagra della salsiccia. Ma tant’è. Sabato si replica. Quelli bravi stanno uscendo tutti. A questo punto ci viene un dubbio, lo diciamo perché abbiamo rispetto per la gente: non è che per caso c’è qualcosa sotto?

DONNE UNDER 24

MARIKA LERMANI – Woman in love (Barbra Streisand) e Summertime (George Gershwin)

Anna Tatangelo c’ha provato, bisogna riconoscerglielo. Perché sinora l’abbiamo bistrattata. Le ha dato un pezzo straordinario molto nelle sue corde, un pop di classe. Ma purtroppo contro il popolo bue non c’è niente da fare. Il ballottaggio non se lo meritava. Poi ha cantato bene su Gershwin. La valutazione di Ruggeri su chi delle due fosse più pop è condivisibile. Ma il punto è che al ballottaggio non doveva andarci. VOTO 8

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – Balliamo sul mondo (Ligabue)

La canzone non gli calza, ma come al solito divora tutto con grande professionalità. Sbaglia quasi nulla, ma è più accademico delle altre volte e un po’ si sente. Il voto è il minimo che gli si può dare, ma ha cantato molto meglio altre volte.  La sensazione è che se avesse votato la giuria, stasera avrebbe anche rischiato. O almeno, se la giocava con Ruggero. VOTO 7.5

RUGGERO PASQUARELLI – Crocodile rock (Elton John)

Meno bene delle altre volte perchè il pezzo è si ritmato come quelli che di solito lo caricano a molla, ma lui è più uno da swing oppure da pop leggero. L’Elton John prima maniera non gli si addice pe niente. Ma il pezzo, va detto, era difficilissimo, perchè in inglese e pieno di parole (1250 per la precisione). Lo sforzo va apprezzato.  VOTO 7.5

STEFANO FILIPPONI – Centro di gravità permanente (Franco Battiato).

Basta il video. Ogni commento è superfluo. Fatevi una domanda: ma voi comprereste un suo disco?  . La peggiore esibizione della storia di X Factor. VOTO: ZERO

OVER 25

NEVRUZ JOKU  – Gianna (Rino Gaetano)

Ogni tanto, nella marea di esibizioni penose, ne spunta fuori una buona. E’il caso di questa. La canzone gli si addice e lui la esegue in modo lineare. E’la dimostrazione che anche uno come lui, che non ha grandi doti canore, quando canta e basta, senza fare il buffone, se gli si dà una cosa nelle sue corde la fa bene. Per la prima volta da quando è dentro X Factor merita un voto più alto del 6. VOTO: 7.5

NATHALIE GIANNITRAPANI –  Underneath (Alanis Morissette)

Il pubblico in studio e i giudici la applaudono. Quello da casa la manda al ballottaggio. Chi è che sbaglia? VOTO 9

GRUPPI

KYMERA  – 21 Guns (Green Day)

Se dentro lo X factor di quest’anno contasse davvero il talento, arrivati a poco dalla fine, sarebbero i candidati principali alla vittoria. Perché hanno voci particolari e cantano quasi tutto benissimo, anche pezzi come questo che non è proprio nelle loro corde. Il problema è che quest’anno il talento non conta niente. E forse in finale non c’arriveranno. L’ovazione del pubblico è simbolica.  VOTO 9

E’uscita la compilation di X Factor 4 (senza tre artisti)

E’uscita anche quest’anno la compilation di  X Factor. Ci è voluto un pò  di tempo m alla fine il disco è uscito dopo che quest’anno  la produzione ha  rinunciato a mettere su I Tunes direttamente le performance live dei cantante. Il disco contiene 11 tracce finemente riarrangiate (e le relative 11 basi musicali) con i brani più intensi e meglio intepretati dai concorrenti della quarta edizione del talent show di Raidue. E’disponibile sul portale I Tunes ed anche sul mercato fisico.

Ancora una volta però si fa una scelta penalizzante, soprattutto dato che il disco esce  a metà  trasmissione, dopo che diversi artisti si sono esibiti: mancano infatti alcuni artisti, alcuni dei quali avrebbero meritato la presenza sul disco viste le qualità canore e che invece non potranno godere di questa visibilità.

Sono assenti infatti Alessandra Falconieri, Sofia  Buconi e Damiano Sardi. Sarebbe bastato poco, uno sforzo in più, per includerli tutti e dare a tutti la possibilità di essere riascoltati.La speranza è che magari esca un secondo disco, con la presenza di questi ragazzi e di chi è entrato ieri. Ad ogni modo, ecco le undici tracce della compilation, quest’anno in una delicata cover verde.

La luce dell’Est – Davide
Quanto t’ho amato – Stefano
Pugni chiusi – Nevruz
Polvere – Kymera
La spada nel cuore – Manuela
A me me piace o’ blues – Ruggero
Piccolo uomo – Nathalie
E’ la pioggia che va – Effetto Doppler
Un’emozione da poco – Dorina
Città vuota – Cassandra
Piazza grande – Borghi Bros

X Factor 4, ottava puntata: esce Damiano, Stefano ancora dentro. Ascolti a picco

X Factor 4 a picco. In tutti i sensi. A livello di artisti che restano dentro ed a livello di ascolti.  Il programma è andato sotto il 10% di share, non succedeva dalla seconda  puntata della prima edizione. Se pensate che nella seconda edizione aveva fatto registrare il 22% e poi mai si è scesi sotto i 10,5%, andrebbe fatta qualche considerazione sul perché di questo flop. Ma basta guardare chi è rimasto dentro e chi è fuori che la risposta arriva.

Ottava puntata, esce Damiano che perde prevedibilmente il ballottaggio con la macchina da musica Davide, entra Marika, una ragazza con una grande voce. E Anna Tatangelo torna in gara.Ma soprattutto sono ancora dentro i due antimusica, ovvero Nevruz e soprattutto Stefano “caso umano” Filipponi. Che fa tanta tenerezza. E pazienza se canta come al karaoke. C’era una volta un talent show. Maria De Filippi insegna. Purtroppo.

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – Everybody’s talking dal film Un Uomo da Marciapiede e “Talking about revolution” (Tracy Chapman)

Non c’è niente da fare. Tracanna ogni pezzo che gli si dà, immagazzina e canta sempre bene. E’ l’artista più concretamente pop del programma e se arriverà agli inediti e gli daranno un pezzo vero e non una cosa da boyband può essere l’unico a contendere la vittoria al “caso umano” Stefano. Hanno cercato di farlo fuori mandandolo al ballottaggio, i giudici l’hanno rimesso dentro. Gli toccherà Balliamo sul mondo di Ligabue. VOTO 8.5

RUGGERO PASQUARELLI –  Mambo italiano dal film Riso Amaro

Solito allegro divertissement su pezzi che gli calzano a pennello. “Only calabrese do the mambo like a crazy”. Non è vero. Lui è di Pescara ma va lo stesso come un treno. Questa per ora è la sua dimensione. Più da musical che da dischi. Poco versatile per garantirsi un posto in finale, ma a 16 anni glielo possiamo concedere. La prossima settimana su Crocodile Rock sarà durissima. VOTO: 7

STEFANO FILIPPONI – La prima cosa bella dal film omonimo

Dove abbia cantato meglio, non è chiaro. Sempre meno voce, sempre meno emozione. Si, d’accordo. Più lineare e senza stonature rispetto alle ultime esecuzioni, il pezzo gli va indubbiamente meglio. Ma siamo sempre lì. Martedì gli tocca Battiato e forse si riesce a mandarlo a casa. Speriamo. VOTO 4.5

DAMIANO SARDI – Gimme some lovin’ dal film The Blues Brothers e “Some people want it all” di Alicia Keys

Solita prova di grande tecnica e grande vocalità ma di scarsa emozione. Troppo meccanico, scarsamente comunicativo. Avrebbe un futuro come corista, ma come solista è tutto da verificare. VOTO 6.5

 

OVER 25

NEVRUZ JOKU  – Cosa sono le nuvole dal film Capriccio all’italiana

Voleva imitare Modugno. L’ha fatto. Basta questo. Ma perché questo soggetto non canta con la sua voce? La gente continua a votarlo, perché fa tanto ridere. Morte di un talent show.La prossima settimana distruggerà Gianna di Rino Gaetano. Missione possibile, ha già distrutto mezza musica italiana. VOTO 4.5

NATHALIE GIANNITRAPANI –  Let the sunshine in dal musical Hair

Un’altra brava, che canta quasi tutto senza risentirne. Il pezzo non era semplicissimo, perché non tutti sanno cantare cosa da musical, non è come eseguire una canzone pop. Se la cava senza problemi, ma ormai non è una novità. Sempre brava, non sbaglia niente. VOTO: 8

GRUPPI

KYMERA  – The phantom of  Opera dal film omonimo

Interpretazione intensa, di grande qualità. Un pezzo che mette in risalto la notevole estensione vocale dei due ragazzi aostani. Teatralità e stile. In questo momento sono forse quelli con più talento, insieme a Nathalie. Ma serve ancora, il talento, dentro X Factor? Nota a margine: quello coi capelli lunghi lo stanno femminilizzando ogni settimana di più. Sarà interessantissimo sentirli cantare la prossima settimana “21 Guns” dei Green Day. VOTO 9

 

ASPIRANTI

GIOVANNI “JOE” CACCAMO – (Uomini Under 24, 50 special dei Lunapop)

Sembra l’ultimo dei Beatles, ha indubbiamente una bella faccia, una di quelle che piacciono tanto alle ragazzine, ma in fondo c’è già Davide, che canta molto meglio. E poi lavora a Rai Gulp, va già bene così. Tremava come una foglia. Più di Stefano, molto di più. VOTO 5.5

MARIKA LERMANI – (Donne Under 24, Summertime di George Gershwin)

Parecchio forte, voce profondissima, interpretazione magica. Raramente s’è sentita una voce del genere. Non sarà semplice farle cantare un pezzo pop, ma intanto per adesso veramente ascoltarla scalda l’anima. E poi a guardarla anche è un piacere: le belle donne formose del sud. Entra. Per fortuna. VOTO 9

ELIZABETH  ZAKIAN– (Over 25, I wanna dance with somebody di Withney Houston)

La giovane egiziana si diverte e diverte. Canta bene un pezzo facile facile arriva subito,  è coinvolgente, ha un sorriso solare ed una sensualità mediorientale notevole. Ma onestamente,  contro Marika non c’è partita. VOTO 8

APPLE PIES (Gruppi Vocali, Eleonore dei Turtles)

Cantano la versione originale di “Scende la pioggia” di Gianni Morandi (lo sapevate che era una cover?), e lo fanno veramente bene. Sono originali nel look (ma del resto sono una cover band dei Beatles). Purtroppo per loro, sono incappati in una serata nella quale vocalmente, è durissima. VOTO: 8

 

X Factor 4, settima puntata: fuori Cassandra. Stefano “trainato” verso il passaggio del turno

X Factor 4, si continua a raschiare il fondo del barile. Ormai la scelta del pubblico da casa è chiara e non importa più cosa si canti. Stefano Filipponi canta ogni settimana peggio ma è sempre lì. Nevruz invece stavolta incredibilmente fa meno il pagliaccio e anche grazie ad un pezzo decisamente nelle sue corde, sfodera una esibizione lineare, come al solito molto movimentata, nel complesso la sua migliore  da quando è sul palco di X Factor.

Ma ormai il meccanismo è chiaro: la settimana scorsa si fa esibire Stefano per ultimo, a ridosso della chiusura del televoto, stavolta invece lo si fa cantare per primo, dopo una lunga litigata fra i giudici sul tema: “Perché Stefano è ancora dentro”. Risultato: applausi a scena aperta e lucciconi dopo una esibizione imbarazzante. Segue intervista allo Stefano che balbetta. Con annesso passaggio del turno in tromba. Stefano vola grandi passi verso la vittoria. Che segnerà l’uscita del programma nella categoria Talent show e l’ingresso in quella dei reality.

 

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – Parlami d’amore (Negramaro)

Davide è una macchina da musica, digerisce e canta tutto con grande dignità. E spiace il fatto che abbia quella faccia da terzo dei Broken Heart College, perché non gli rende giustizia. L’esibizione è “giapponese”, non sbaglia niente. E’ raro trovare un artista così giovane che canta con una naturalezza del genere. Il pezzo? No, non è proprio per lui (anche se non si è sentito). Davide non canterà mai questo genere di canzoni. Se arriva alla fine non c’è dubbio sullo stile dell’inedito che gli daranno. Da Broken Heart College. Appunto. Purtroppo. VOTO 8.5

RUGGERO PASQUARELLI –  7000 Caffè (Alex Britti) e A me me piace ‘o blues (Pino Daniele)

Come al solito, sui pezzi leggeri va come un treno. Tagliano la canzone nei punti che cantati da un sedicenne sarebbero stati un po’ scabrosi (il verso in questione è “stasera l’amore lo faccio da me”). E’molto acerbo, ma diverte e si diverte. E questo ha il suo peso. Sul ballottaggio canta il cavallo di battaglia, che poi è stata anche la sua prima esibizione, la migliore. E si salva. VOTO: 8

STEFANO FILIPPONI – Eppure sentire (Elisa)

L’anno prossimo i casting facciamoli direttamente davanti al Canta Tu. Esibizione piatta, senza un filo di voce, nessun tipo di emozione. Peggiora di settimana in settimana, ma ormai potrebbe anche salire sul palco e stare zitto, tanto lo votano lo stesso. E nessuno dei giudici ha il coraggio di dirgli in faccia come stanno le cose. (Tatangelo dixit) VOTO: 4

DAMIANO SARDI – Credimi ancora (Marco Mengoni)

Vale il discorso fatto qui sotto per il pezzo di Malika Ayane. Mengoni conferiva spessore ad un pezzo che nonostante il terzo posto a Sanremo, era più debole delle cose cantate prima e dopo da Mengoni. Cantata da Damiano, il pezzo non decolla. Lui è bravo, ma è tutta tecnica. Emozione zero. VOTO: 6

OVER 25

NEVRUZ JOKU  – Nuova ossessione (Subsonica)

L’esibizione conferma la nostra teoria. Se canta senza fare il buffone, senza fare le faccine e senza uscire dalla tazza del water, magari tira fuori anche cose buone. Canzoni non convenzionali come questa sono per lui un vestito su misura e infatti ci sguazza a meraviglia. E’forse la prima volta che canta con la sua voce, oltretutto su un pezzo complicatissimo. Bravo. La stima per lui non cresce, ma è la dimostrazione che se vuole, può anche fare le cose per bene. La sua migliore prova. VOTO 7.5

NATHALIE GIANNITRAPANI – Tu che sei parte di me  (Pacifico e Gianna Nannini)

Meno bene delle volte scorse, su un pezzo non del tutto nelle sue corde. Si destreggia con mestiere, fa slalom fra le difficoltà. Nel complesso ne esce una esibizione buona, nella quale ci mette molto l’esperienza accumulata nei dieci anni di live. A volte si superano i problemi anche così. VOTO: 7

CASSANDRA RAFFAELE – Ricomincio da qui (Malika Ayane) e Come ti vorrei (Iva Zanicchi).

La bellezza del pezzo che ha cantato in manche è data in gran parte dall’interpretazione che ne aveva dato a Sanremo la giovane italo-marocchina. Cantato da una normale (una qualsiasi, compresa Cassandra), diventa una cosa normale. Nel caso specifico anche un po’ sguaiata. Finisce tutto sommato meritatamente al ballottaggio, poi va benissimo sul classico della Zanicchi ma perde con Ruggero, che forse è più versatile, senz’altro più da coltivare.  VOTO: 5

GRUPPI

KYMERA  – Non me lo so spiegare (Tiziano Ferro)

Bravissimi, su un pezzo così delicato che mette in risalto le loro vocalità particolari. Precisi, senza sbavature. L’esibizione migliore della serata. Meno bella la messa in scena da teatro kabuki. Il timore s’è avverato, prima o poi uno dei due l’avrebbero “femminilizzato”. Ma ascoltati ad occhi chiusi sono straordinari, davvero. VOTO: 9

 

X Factor 4, sesta puntata: fuori Dorina, i peggiori restano dentro. E gli ascolti calano

Un talent show alla deriva. Lo diciamo con tristezza perché siamo amanti di X Factor da sempre. Ma se dopo sei puntate la gente continua a votare il caso umano Stefano perché fa tanta tenerezza e Nevruz perché fa le facce strane e il pagliaccio, mandando al ballottaggio quelli bravi, o semplicemente i cantanti veri, allora vuol dire che il programma è arrivato al capolinea.

Come Amici, peggio di Amici, rischia di sfornare un personaggio lontano dal pianeta musicale. Il giudizio tecnico oggettivo dice che dalla sesta puntata c’era solo un artista che avrebbe dovuto uscire, perché ha cantato veramente male e questo era Stefano. Il resto non conta. Come non conta che Anna Tatangelo, che pure abbiamo criticato, sia rimasta senza artisti. Dorina stavolta non se lo meritava, di uscire, come non meritavano il ballottaggio i Kymera. Una vergogna. Il televoto è una vergogna. E intanto l’ascolto cala ogni puntata.

DONNE UNDER 24

DORINA LEKA -Hot Stuff (Donna Summer)

E’ il suo mondo, anche se l’ha fatta più rock e meno r’n b. Canta bene, con la giusta grinta. Ma va prima va al ballottaggio perché la gente preferisce i pupazzi e poi va a casa nel più assurdo degli spareggi. Scandaloso. In questa sera tragica in cui un gruppo di teppisti provenienti (come  Dorina) da un paese non aderente all’Ue ha devastato lo stadio di Genova, ci viene un dubbio. Assurdo?  Forse. O forse no. In ogni caso, tristissima e vergognosa la sua uscita. VOTO8

 

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – I’m outta love (Anastacia)

Il solito discorso. Immagazzina i pezzi e li fa propri, di qualunque genere siano, anche il più lontano dal suo genere. E in più ha una faccia che sfonda. A questo punto potrebbe anche vincere, perché comunque è bravo e perché avrebbe uno stuolo di fans pronte a sbavare per lui. VOTO: 8

RUGGERO PASQUARELLI – You’re the first, the last, my everything (Barry White)

Il confronto con Batty White era difficile, lui bypassa il problema intepretando il pezzo con leggerezza. Il risultato però è che il brano perde di intensità. Prova media, ha cantato meglio. VOTO: 6

STEFANO FILIPPONI –  I will survive (Gloria Gaynor)

Per carità. Che la dance non fosse il suo mondo lo sapevamo, ma l’esibizione questa volta ha messo a nudo tutti i suoi limiti. Stonato, piatto, non trasmette nessun tipo di coinvolgimento. Effetto festa di compleanno dopo qualche bicchiere di troppo.  Capolinea.  E’imbarazzante il fatto che continui ad andare avanti.  VOTO: 3

DAMIANO SARDI – You make me feel (Sylvester)

Ottima performance. Questo è il suo mondo e lo si vede. Forse eccessivamente gestuale, a volte troppo ammiccante, però ha una voce potente e ben usata. C’è qualche dubbio su come se la possa cavare su pezzi melodici, ma intanto per adesso se la cava senza problemi VOTO 7.5

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Mi vendo (Renato Zero)

Stavolta la rivisitazione in chiave rock del pezzo è più che dignitosa. Ma la domanda è: c’è bisogno di un cantante che spunta dalla tazza della toilette? Cosa aggiunge questa buffonata alla musica? Pagliacciate. Un fenomeno da baraccone.  Doveva andare lui al ballottaggio, non Dorina. Andarci con Stefano. Poi magari stavolta restava anche dentro. VOTO: 4

NATHALIE GIANNITRAPANI –  Ray of light (Madonna)

Metabolizza ogni pezzo e lo fa suo senza problemi, anche questo che non è proprio nelle sue corde. Scivola via abbastanza tranquilla, senza particolari punte, ma mostrando ottima versatilità. Si vede il peso di dieci anni  costanti di palcoscenici e di gavetta. VOTO: 7

CASSANDRA RAFFAELE – What a feeling (Irene Cara)

Prova di grande intensità e carattere, su un pezzo che si presta molto a mettere in risalto eventuali doti da artista completa. E lei se la cava molto bene, togliendosi anche lo sfizio di mostrare un fisichino e delle gambe niente male. VOTO 7.5

GRUPPI

KYMERA  – Let’s dance (David Bowie) e Polvere (Enrico Ruggeri)

Sono artisti nel senso più pieno, con uno stile chiaro e definito. Poi è verissimo che  David Bowie è molto nelle loro corde, ma che lo siano indubbiamente bravi, vocalmente ed a livello coreografico è un dato di fatto. Sconcertante. Sconcertante che vadano loro al ballottaggio e non Stefano. (nota a margine: grazie infinite per aver fatto riascoltare un frammento di “Hijo de luna” dei Mecano, grande pezzo nonostante gli anni) VOTO 8

 

 

 

X Factor 4, quinta puntata: esce Manuela Zanier, entra Damiano Sardi

X Factor 4, quinta puntata. Esce Manuela Zanier, dopo la migliore esibizione da quando è ad X Factor, pagando la freddezza mostrata nelle prime quattro puntate. Esce l’artista più forte del gruppo, per carriera e per qualità tecniche, restano dentro personaggi da avanspettacolo (Nevruz) e giovani ragazzi che superano con la musica problemi personali ma che sono a livello di karaoke (Stefano Filipponi). E nell’unica volta in cui ha mostrato i muscoli, va immeritatamente al ballottaggio Cassandra “che era tanto divertente”. E’ così, che volete farci, questa è l’Italia del televoto.

Quella che in un concorso di canzoni fa vincere non  chi canta meglio ma chi fa più colpo, per un verso o per l’altro. Ma del resto, se gli ultimi due Sanremo li hanno vinti Marco Carta e Valerio Scanu e il principe Emanuele Filiberto è arrivato secondo, allora Nevruz e Stefano possono anche vincere X Factor. Entra Damiano Sardi: Mara Maionchi ora ne ha quattro e sarà dura buttarne fuori uno.

DONNE UNDER 24

DORINA LEKA – Donna (Mia Martini)

Sente molto il pezzo, anche se è lontano dalle sue corde, per la cruda tematica di cui trtta, la violenza sulle donne. Effettivamente è un pezzo che colpisce, che lei interpreta con la giusta grinta ed intensità. La ragazza è brava e si sta mostrando capace anche su brani diversi dal suo stile canoro, cosa che agli inizi non sembrava. Cresce molto, ad ogni puntata. VOTO: 8.5

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – Amore di plastica (Carmen Consoli)

Non c’è niente da fare. Canta tutto quello che gli danno e sempre molto bene. Anche stavolta non conosceva il pezzo (te credo!) eppure l’ha fatto suo. E’ molto pop, forse il più pop nel vero senso del termine, anche se forse ha ragione Ruggeri, sarebbe bello vederlo all’opera con qualche pezzo più impegnativo. E no, non c’è il rischio corista. C’è il rischio TRL. Perché se non ci lavorano su per bene,  con quella faccia, diventa il terzo dei Broken Heart College. Solo che lui sa cantare… VOTO 8

RUGGERO PASQUARELLI – Crazy little thing called love (Queen)

Questo è il suo genere, non c’è dubbio. Diverte e si diverte, soprattutto trasmette leggerezza e spensieratezza, che alla sua età è fondamentale. Non cerca di essere grande per forza, ci mette tutta la sua natura di ragazzo di 17 anni. E riesce a dare il massimo. Non sbaglia nulla, tecnicamente è mostruoso. Vista l’età ha margini di crescita smisurati. VOTO: 9

STEFANO FILIPPONI – Dillo alla luna (Vasco Rossi)

L’abbiamo già detto, è arrivato al suo massimo. Canta bene, indubbiamente, ma non emoziona. Fa sempre molto karaoke, sembra di risentire i Farias. Cambia il brano (er “Veramente” di Mario Venuti) e forse fa peggio. Non ci siamo, questo ragazzo ha limiti evidenti ed ormai li sta dimostrando. La gente lo vota per simpatia, per tenerezza. Peccato. VOTO: 6

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Charlie fa surf (Baustelle)

Il pezzo è stato accuratamente tagliato nelle parti che avrebbero potuto disturbare (e infatti al vostro cronista questo pezzo, cantato per intero, disturba molto) e questo ovviamente fa il gioco di Nevruz. Meno pupazzo e più cantante, stavolta. Anche perché forse ad un ribelle come lui questa canzone calza molto. La stima nei suoi confronti come cantante è sempre bassa, ma stavolta ha cantato meglio. VOTO: 6

NATHALIE GIANNITRAPANI – Cornflake girl (Tori Amos)

E’la sua cantante preferita, su un pezzo di straordinaria bellezza. Tutto molto bello, lei sempre brava e stavolta ovviamente con ancora più grinta. Canzone decisamente nelle sue corde. Solo che questo pezzo, cantato senza poterlo suonare al piano, è una bestemmia vera…. VOTO 9

MANUELA ZANIER – No more I loye yous (Annie Lennox) e Una ragione di più (Ornella Vanoni)

Arrivata a questo punto della trasmissione paga quello che andiamo dicendo dall’inizio: è troppo “meccanica” e professionale per un programma che la confronta con esordienti. Canta che è una bellezza, ma ha lo stesso calore di un ghiacciolo. Esce la migliore, a livello tecnico, non a livello emozionale. Esce dopo la sua migliore esecuzione (non a livello tecnico, ma a livello generale), e ci fa male. Eccezionale al ballottaggio ed a cappella, ma va fuori. Che tristezza. VOTO 8.5

CASSANDRA RAFFAELE – Come ti vorrei (Iva Zanicchi) e Città Vuota (Mina)

Tira fuori la voce per benino, mostrando quelle doti canore che effettivamente si erano intuite nelle prime due uscite ma non del tutto. Una bella esibizione, molto da cantante, molto di forza, meno da personaggio. E la gente la manda al ballottaggio. Se ancora non vi è chiaro che la gente vota il personaggio e non il cantante, ne avete una ulteriore riprova. Bene su Città Vuota, meno bene a cappella, con troppe fioriture. VOTO: 7.5

GRUPPI

KYMERA – Maria (Blondie)

Ruggeri gli fornisce un bell’assist dandogli un pezzo clamoroso degli anni’90 (precisamente è dal 1999) che calza loro a pennello, soprattutto per le altissime tonalità del pezzo che come è noto, sono consone al loro modo di cantare. Precisi, puntuali, rendono gradevole il falsetto, che di solito è sempre un po’ forzato. Crescono a dismisura ad ogni esibizione. In questo momento sono forse quelli che hanno più chances di vincere. VOTO: 9.5

ASPIRANTI

LAVINIA  DESIDERI (Over 25, “Sempre” di Gabriella Ferri)

Un pezzo magico, molto retrò, ma veramente bello, di una artista sublime, cantato in maniera straordinaria da una romana doc. Pittoresca nell’immagine, eccezionale davvero nell’interpretazione e nella vocalità. Peccato non ce l’abbia fatta. VOTO  8.5

CARPE DIEM (Gruppi Vocali, “With you” di Chris Brown)

Il commento è col cuore spezzato perchè i ragazzi, nati a Perugia, sono miei corregionari. Purtroppo l’esibizione non è esattamente perfetta, pagano l’emozione e stonano qua e là. Peccato perché è una band molto alternativa (sentiti cantare qui dalle mie parti), di buon livello, su sonorità molto diverse per la nostra natura musicale. Sono andati male, purtroppo. VOTO 5

DAMIANO SARDI (Uomini Under 24, “If I have got you” di Alicia Keys)

Bravo è bravo e canta un pezzo molto difficile di una artista eccezionale (una delle poche americane che stimo). Per i gusti personali, troppe fioriture, però indubbiamente una esecuzione di grande livello. Entra in gara e se Mara Maionchi ci lavora bene, potrebbe farci divertire. VOTO: 8

ALICE NONNIS (Donne Under 24, “At last” di Etta James)

La diciottenne di Grottammare canta una cosa mica da ridere datata 1961, di una delle voci nere storiche d’America. Molto brava, pulita, senza virtuosismi, gran bella voce. Non entra. VOTO: 8

X Factor quarta puntata: fuori gli Effetto Doppler

X Factor 4, puntata quattro (o cinque, se volete includere il prologo) sui brani arrivati al primo posto in classifica. Anche Enrico Ruggeri resta con un solo cantante, con Elio ormai dominatore assoluto, diviso fra tre ottimi artisti ed un personaggio che va avanti solo con le esibizioni da teatro dall’assurdo. Ma ormai la tendenza del pubblico s’è capita e forse bisognerà arrivare a ridosso della finale per fare venir fuori i veri valori.

Ammesso che ci arrivino, alle ultime batute, quelli bravi, perché il televoto stavolta ha fatto traballare la professionale Manuela Zanier e gli Effetto Doppler nel giorno della migliore esibizione. Crescono Dorina e Davide, irrompe Cassandra, scende Stefano, che forse è arrivato al massimo. E poi c’è Nevruz. Così negativo e così votato.

DONNE UNDER 24

DORINA LEKA – The best (Tina Turner)

Anna Tatangelo ha ancora soltanto una cantante  e dunque la preserva, dandole qualcosa che finalmente è davvero nelle sue corde. Lei ne approfitta e ci si butta a pesce. La Dorina giusta è questa, magari un po’ imperfetta a livello di controllo vocale (nonostante una grande voce), ma molto grintosa. Su questi pezzi dà dei punti a tutti. Ottimo acuto. VOTO: 9

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – Novembre (Giusy Ferreri)

Conferma decisamente quello che si era detto nelle scorse puntate: è sicuramente quello più pronto per una situazione pop. Canta di tutto, con una facilità ed una leggerezza incredibile. Ha una faccia che buca, supera l’emozione e tiene il palco con buona padronanza. Vola a grandi passi verso la finale. Se non ci sono intoppi lungo il cammino, non gliela toglierà nessuno. VOTO 8.5

RUGGERO PASQUARELLI – Per te (Jovanotti)

Esibizione sostanzialmente non giudicabile, perché l’assurdo arrangiamento stravolge il pezzo e non fa capire se il giovanotto sappia o meno raccogliere un pezzo così maturo. Vorrebbe essere un po’ pop e un po’ swing, non è niente di tutto questo. Un allegro divertissement sul quale lui fa quello che può. Scelta sbagliata del pezzo, arrangiamento negativo. Lui ci fa lo slalom in mezzo, passa bene fra i paletti, non sbaglia niente, ma arriva giù con un tempo medio. VOTO: 6

STEFANO FILIPPONI – Lady Marmalade (Patti La Belle)

Non ci siamo. Cioè: ci siamo, nel senso che il ragazzo sa cantare e anche su un pezzo – finalmente – con un po’ di base ritmica va via senza problemi. E si diverte anche Però insomma. Ammesso che prima emozionasse (avevamo espresso i dubbi in precedenza), stavolta siamo a zero. Karaoke. E nemmeno fatto bene come al solito perché a volte sballa con l’intonazione. VOTO: 6 (di stima)

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Noi ragazzi di oggi (Luis Miguel)

Incredibilmente ha ragione la Tatangelo: “E’ un artista, devo inquadrarti come cantante”. La trasmissione deve creare un cantante e lui  invece mescola tutto insieme in modo da nascondere i limiti evidenti sul piano canoro. Si può essere d’accordo o meno sul giudizio di Elio sulla canzone in questione (siamo d’accordo), ma fare in modo di proposito che la canti quasi in maniera schifata (vedasi faccine), con una flebo che gli scende all’inizio del pezzo è una vera mancanza di rispetto. Sorvoliamo sulla seconda parte dell’arrangiamento finto punk, come ha sottolineato Ruggeri. Non ci siamo. La gente continua a votarlo, è davvero imbarazzante. VOTO 4.5

NATHALIE GIANNITRAPANI – Pazza idea (Patty Pravo)

Un’altra che canta di tutto e sempre bene. Canta quasi in punta di piedi un pezzo che in realtà è molto più spinto, se non altro per il testo. Modula la voce benissimo, lasciando quasi da parte il “graffio” della sua voce. Qualche imprecisione qua e là,  emoziona un po’ meno del solito, però il tocco personale che ha dato al brano è molto gradevole. VOTO: 7.5

MANUELA ZANIER – Bring me to life (Evanescence) e Ironic (Alanis Morrissette)

Che questo pezzo non sia del tutto nelle sue corde è evidente. Però aveva assolutamente necessità di confrontarsi con qualcosa di diverso dal solito. Lei ha mostrato di cavarsela molto bene, da aver professionista qual è. Soprattutto si è sciolta un po’ dalla sua freddezza. Anche se non del tutto. E francamente il ballottaggio sconcerta. Poi vince a mani basse contro gli Effetto Doppler,  (dimostrando che pezzi più pop può cantarli benissimo) ma questo era nella normalità. VOTO: 8

CASSANDRA RAFFAELE – You can’t hurry love (The Supremes)

Diciamo che per adesso questa specie di buffo cartone animato, talmente naif da andare d’accordo con più naïf di  tutti (ovvero Nevruz) conquista soprattutto con la sua scanzonatezza ed il fatto di non prendersi sul serio. E’ brava e lo si percepisce, ma c’era piaciuta di più nella canzone d’ingresso. La sensazione però è che se le danno la canzone giusta è una di quelle che può vincere. Questo pezzo però non era proprio il massimo. VOTO 7

GRUPPI

EFFETTO DOPPLER –  E la pioggia che va (Rokes) e “Don’t stop me now” (Queen)

Belli, freschi, allegri. E confermano la solita  teoria: se non si conosce il pezzo lo si interpreta con la giusta leggerezza. Loro vanno meglio del solito e anche per questo il voto del pubblico è sempre più incomprensibile, visto chi continuano a tenere dentro. Al ballottaggio se la cavano, ma contro Manuela era gara impari. Escono e ci dispiace molto, non lo meritavano. VOTO 7.5

KYMERA – Breathe (Midge Ure)

Il brano calza loro a pennello. E si sente. E poi provateci voi a cantare appoggiati su una pedana a molla e legati ad un cavo che vi tira avanti ed indietro. Nonostante questo, usano il diaframma benissimo, sbagliando quasi niente (e comunque, ripetiamo, non è facile, in quelle condizioni!). Basta solo questo per assegnare loro il voto più alto della sera. Anche se forse non era l’esibizione migliore. VOTO: 9

X Factor 4, terza puntata (quarta compreso il prologo): fuori i Borghi Bros

Chi fermerà Elio, a questo punto? E’ lui il protagonista assoluto di X Factor con quattro cantanti in concorso, visto che nella selezione per inserire un nuovo artista il pubblico ha scelto la sua rappresentante, Cassandra Raffaele. Adesso si candida a vero trionfatore, visto che almeno due suoi cantanti sono sinora i migliori del lotto e che il terzo, pur essendo negativo dal punto di vista vocale, è molto amato dal pubblico.

Escono i Borghi Bros, dopo un ballottaggio nella categoria gruppi con gli Effetto Doppler che era nell’aria.  Restano dentro Nevruz Joku, nonostante confermi di essere anni luce dietro gli altri (ma la gente vota il personaggio, non il cantante) e resta dentro Stefano Filipponi nonostante una interpretazione nella media su un pezzo medio, con l’effetto sorpresa ed emozione già finito. Ecco i nostri giudizi della terza puntata effettiva, quarta assoluta (la prima era il prologo…)

DONNE UNDER 24

DORINA LEKA – Un’emozione da poco (Anna Oxa)

Finalmente esce fuori la rabbia e la grinta, dopo una settimana tribolata e l’evidenza di una coach che l’avrebbe voluta già fuori per lesa maestà (capirai!). L’avevamo detto all’inizio, lei è una parecchio brava e dotata, se le danno qualcosa di più rock esplode del tutto. Intanto ha mostrato ottima versatilità, che ad X Factor è fondamentale. VOTO: 8.5

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – I feel the earth move (Carol King)

Il discorso è sempre quello e funziona sempre. Se non si conosce il brano lo si interpreta senza modelli o preconcetti. Lui infatti si libera e ci dà dentro per bene: ci mette energia e grinta, è molto credibile, sicuramente uno di quelli che rientra meglio nei parametri del cantante di X Factor. Ma non è per niente tipo da rock. VOTO 7.5

RUGGERO PASQUARELLI – Tu vuò fà l’americano (Renato Carosone)

Canta una cosa a metà fra l’originale e la versione remix di Yolanda Be Cool che sta spopolando in Europa. Fresco, simpatico, diverte e si diverte. Meglio, sicuramente più calzante in queste esibizioni giovanili piuttosto che quando gioca a fare il crooner maturo. Camminare, correre e cantare è durissimo. Lui se la cava, ma se non lo fa a 17 anni… VOTO 9

STEFANO FILIPPONI – Buonanotte fiorellino (Francesco De Gregori)

Zum-pa-pa Zum-pa-pa. Sempre gli stessi pezzi, mai una batteria, mai un pò di ritmo. Il sospetto è che Mara abbia qualche dubbio sul fatto che riesca a farcela, su cose del genere. Finito l’effetto sopresa, l’effetto fenomeno. E’uno normale, da karaoke. Uno che lo vince, il karaoke. Perché canta meglio della media. Ma poi basta così.  Va avanti, ormai il popolo televisivo vota per simpatia. Come su Nevruz. VOTO 6

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Lythium (Nirvana)

Francamente, è irritante. Fa le faccine, gesticola e con queste “doti” compensa l’assoluta mancanza  di talento. E’ stonato, completamente inadatto ad un contesto come questo, buono solo per cose strillate. Troppo personaggio, troppo poco cantante. Comunque era nel suo mondo, stavolta. Le altre volte no. VOTO 5

NATHALIE GIANNITRAPANI – Piccolo uomo (Mia Martini)

Rasenta la perfezione. Il pezzo le calza a pennello e lei veleggia controvento che è un piacere. Calibra potenza e dolcezza, senza imitare Mia Martini, facendo suo il brano. Eppure senza snaturarlo. Come Manuela forgiata da 10 anni di carriera, ora come ora è la sola già calata perfettamente nella dimensione pop. VOTO 9.5

MANUELA ZANIER –I’ll never fall in love again (Burt Bacharach)

Un altro pezzo classico, che noia. Con una come lei bisognerebbe spaziare, visto che ha l’esperienza e le potenzialità giuste. L’esibizione è come al solito da manuale: modula bene la voce e canta quasi sottovoce, come si addice a questo brano. Ma sarebbe ora di darle qualcosa di più movimentato e moderno. Qualcosa che sia pop, appunto. VOTO 9

GRUPPI

BORGHI BROS-   Piazza grande (Lucio Dalla) e Pensieri e parole (Lucio Battisti)

Meglio del solito, più a loro agio sul pezzo. Non del tutto convincenti, ma in crescita. Pagano forse qualche ammiccamento di troppo nelle prime due uscite. Magari non avevano grande personalità, ma in giro c’era di peggio. Bene anche su Battisti al ballottaggio. Escono di scena. E due peggiori sono dentro. VOTO 6.5

EFFETTO DOPPLER –  Don’t stop me now (Queen) e It’s my life (Bon Jovi)

Bravi sono bravi, ma non decollano Prova senza sbavature, ma anche senza acuti o miglioramenti rispetto alle uscite precedenti.  Buone armonie, ma poco coinvolgenti. Bene al ballottaggio, dove ricantano il pezzo della prima puntata e dunque vanno via senza problemi. Si salvano. Anche loro non meritavano il ballottaggio, ma finchè il pubblico vota l’effetto tenerezza o il personaggio rischiano anche di uscire. VOTO 6.5

KYMERA – Polvere (Enrico Ruggeri)

In progresso.  Non strafanno sul pezzo di Ruggeri ed anzi l’arrangiamento permette loro  di offrire una interpretazione sobria e misurata, senza fronzoli, senza sovrastrutture. Finalmente convincenti. E uno dei due, se lo ascolti ad occhi chiusi, sembra una donna. Impressionante. VOTO 8

ASPIRANTI

ANDREA (Uomini 16-24, You oughta know di Alanis Morissette)

Belle grinta, ottima voce, notevole presenza scenica. Sicuramente il pezzo scelto gli ha permesso di mettere in mostra le sue qualità. Buca lo schermo. Ma non basta. Eliminato VOTO 7.5

ELIANA TUMMINELLI (Donne 16-24, The way you make me feel di Micheal Jackson)

Ottima grinta, ci mette tutta la rabbia che aveva dentro da quando era stata elminata all’ultimo tuffo dalla Tatangelo. Non basta per garantirle l’accesso. VOTO 7.5

SOLIFONICA (Gruppi vocali, Africa dei Toto)

Intepretazione sublime di un pezzo straordinario, grande armonia fra cinque voci molto diverse. Peccato siano usciti, ha ragione Ruggeri, ci avrebbero fatto parecchio divertire. VOTO  8.5

CASSANDRA RAFFAELE (Over 25, Città vuota di Mina)

Molto bello l’arrangiamento ye-ye e  sincopato del pezzo, lei mostra grande personalità e ottime doti vocali. Sbarazzina al punto giusto, fresca, allegra. Promette molto bene. Vince il televoto, Elio ha quattro artisti, sta dominando X Factor. VOTO 8

X Factor 4, seconda puntata: esce Sofia Buconi

Seconda puntata di X Factor 4, seconda artista di Anna Tatangelo che va fuori, stavolta tocca a Sofia Buconi, che si era salvata la settimana scorsa da un ballottaggio che pareva inevitabile. Due artisti su due fuori. E dentro quella con cui va meno d’accordo.

Su, che forse magari alla Tatangelo il dubbio che qualcosa non va le viene. Direbbe Marzullo: si faccia la domanda e si dia la risposta, quella giusta però. Dai che non è difficile. (In generale, puntata debole, molto più debole della prima).

DONNE UNDER 24

SOFIA BUCONI – Lately (Stevie Wonder) e Quando quando (Pino Daniele)

Le cambiano il pezzo la domenica e considerando il tempo fa un ottimo lavoro. Il brano è ancora una volta rischiosissimo e lontano dal mainstream, ma almeno serve a far capire che ha buone doti vocali, cosa che la volta scorsa non era emerso del tutto. Artista in crescita. Peccato non aver sentito “Unforgivable sinner”, era un gran pezzo. Al ballottaggio su Pino Daniele va via leggera, si sente che il tutto è nelle sue corde. Purtroppo però è tardi. VOTO: 7.5

DORINA LEKA – Secretly (Skunk Anansie) e Peace of my heart (Janice Joplin)

Paga il rapporto turbolento con la Tatangelo. Non deve esserci altra spiegazione al ballottaggio, perché non se lo meritava. Grande grinta, grande voce, ottima presenza scenica. Voleva un pezzo grintoso, la sua coach l’ha accontentata. Ottima scelta il pezoz del ballottaggio. Lei si che è brava, altro che Nevruz. VOTO: 8

UOMINI UNDER 24

DAVIDE MOGAVERO – La luce dell’est (Lucio Battisti)

No, Anna Tatangelo. Le canzoni di Battisti non emozionano, perché non è per quello che sono fatte. Le canzoni di Battisti sono fatte per essere cantate a squarciagola e basta, perché sono talmente senza tempo da essere sempre belle. La canzone è per lui, gli calza a pennello. E attenzione, è vero che le canzoni di Battisti sono semplici, fin troppo. Proprio per questo è semplice caderci dentro. Lui invece è andato liscio. Lineare e senza intoppi. Uno dei migliori. VOTO 9

RUGGERO PASQUARELLI – The great pretender (Freddy Mercury)

Meno bravo della prima volta, ma stavolta aveva un pezzo nuovo e difficile, poco adatto a lui. Però sempre molto bravo, per l’età che ha, onestamente, un fenomeno. A 16 anni ce ne sono pochi di talenti bravi come lui. Considerando che è ancora un talento grezzo, se ascolta Mara, quando esce sarà cresciuto parecchio. VOTO 7.5

STEFANO FILIPPONI – Quanto t’ho amato (Roberto Benigni)

Bravo è bravo, indubbiamente. Soprattutto, ed è questo che più colpisce, ha una voce limpida e cristallina. La gente apprezza e applaude, ma forse lo fa calcolando anche il suo problema di espressione. Però rilancio il problema: qui si cerca una popstar. Qual è la distanza fra uno che canta  bene e uno che canta bene e ha anche le caratteristiche da popstar? Ma voi ce lo vedete nel marasma di un festival, in mezzo a cantanti “scafati”?  Traduzione. Che canti bene è chiaro, se abbia talento no. Lo votano per il canto o per la sua storia (soprattutto dopo che l’esibizone è stata opportunamente fatta precedere da video stappalacrime) ? VOTO 6.5

OVER 25

NEVRUZ JOKU – Pugni chiusi (Ribelli)

Al di là del rischio di portare un pezzo molto bello ma di oltre quarant’anni fa (vinse il Festivalbar nel 1968), francamente non si capisce cosa trovi la gente in questo ragazzo. Tanto personaggio, tanto caso umano, ma lontano secoli luce dall’essere un cantante. Non sembrava né Demetrio Stratos (la voce della band) né Renato Zero (per gli abiti). Ha cantato male, era stonato. E la gente lo manda alla terza puntata. Vabbè che uno è disoccupato, ma ci sono tanti lavori, non è che devi per forza fare il cantante.  VOTO: 4

NATHALIE GIANNITRAPANI – Time in running out (The Muse)

Grinta e stile, conferma quanto di buono ha fatto vedere la prima sera. Anche lei ha dieci anni di esperienza alle spalle e si sente. Forse l’immagine “cattiva” è un po’ forzata rispetto a lei, ma questo non intacca la sua prestazione davvero eccellente, la migliore della sera. VOTO 9.5

MANUELA ZANIER – La spada nel cuore (Little Tony)

Non c’è storia. Per adesso, non c’è storia. Due spanne sopra gli altri, talmente superiore che persino le si perdona anche quell’essere forse un filo algida (perché lo è). Va detto che forse non emoziona ancora al massimo, ma per ora la sua bravura colpisce tanto da superare ogni cosa. Però se non si scioglie un po’, se non si mette in gioco, fra due puntate il voto scende. Ma per adesso… VOTO: 9

GRUPPI

BORGHI BROS- Pretty Woman (Roy Orbison nella versione di Van Halen)

Non è esattamente la canzone giusta per mettersi in mostra, soprattutto viste le loro caratteristiche, ma la interpretano con il giusto tono, senza prendersi sul serio. Non sono fenomeni, sono cantanti normali, sicuramente più boyband che altro.Ma sanno mettersi in gioco. VOTO 7

EFFETTO DOPPLER –  Ti vorrei sollevare (Elisa ft Giuliano Sangiorgi)

Il confronto con due voci forti e bellissime è molto difficile. Loro tengono botta, la canzone si presta e la sentono molto, forse anche perché c’è di mezzo un artista della loro terra. Non strafanno. E tanto basta per uscire indenni da questa sfida veramente difficile. VOTO: 8

KYMERA – Shock the monkey (Peter Gabriel)

Decisamente meglio dell’altra volta anche perchè questa canzone, del primo Peter Gabriel, è sicuramente più adatta a loro, per costruzione, tonalità e teatralità. Hanno belle voci, indubbiamente. Resta più di un dubbio sulla loro vesrstilità, elemento che ad X Factor è fondamentale. VOTO: 6.5