Undicesimo appuntamento con i partecipanti all’Eurovision Song Contest 2011, in programma dal 10 al 14 maggio prossimi a Dusseldorf in Germania. Russia, Bielorussia e Ucraina con i loro problemi di selezione…
Russia- Alex Sparrow “Get you” (lingua: inglese)
Selezione interna per la Russia, dopo diverso tempo. La scelta è caduta su Alekseij Vorobyov, 24 anni, che sul palco si presenterà come Alex Sparrow. Lanciato da un talent show, è diventato in poco tempo uno degli artisti russi più mati dai giovani. Continuando nel filone “ho i soldi da spendere e li sperpero”, i russi hanno assoldato RedOne, all’anagrafe Nadir Khayat, l’autore e produttore svedese-marocchino paroliere fra l’altro di Lady Gaga. Il quale però ha rifilato ai russi uno scarto del suo cassetto, a giudicare da questo pezzo modesto anzichè no.
In tempi recenti la Russia non ha mai mancato la qualificazione, ha speso canestri di soldi e centrato ottimi risultati. Ha cercato e voluto la vittoria del 2008 con Dima Bilan e “Believe” e speso 42 milioni (il triplo del necessario) per organizzare l’evento 2009. Dal 2000 ad oggi anche due secondi posti (Alsou, “Solo“, 2000 e Bilan, “Never let you go“) e due terzi posti (“Ne ver ne boysia”, Tatu, 2003 e “Song#1“, Serebro, 2007)
L’est europeo è la nuova frontiera anche della musica. I risultati di questi ultimi anni lo stanno dimostrando. Il nostro viaggio al centro della musica ci porta oggi in tre paesi strettamente collegati musicalmente: Russia, Bielorussia, Ucraina. Sotto, la copertina, poi al solito cliccate dove è previsto.
La copertina non poteva che essere per lui, vale a dire Dima Bilan. Il 26enne che ha portato per la prima volta l’Eurofestival in Russia stravincendo l’edizione 2008 col brano “Believe“. del quale sono uscite anche la versione in spagnolo e quella in russo, contenute in album tutti in quelle lingue. Un vero trampolino per il giovane prodotto da Timbaland, che era presente anche nel 2006, quando giunse secondo con “Never let you go“. Qui invece c’è il nuovissimo singolo “Lonely“.
Sempre sul fronte festivaliero, molto meno gradevole il brano russo del 2007 con le ammiccanti Serebro e l’inascoltabile “Song#1“. Nel 2005 toccò alla bielorussa Natalya Podolskaya con “Nobody hurts no one“, mentre nel 2004 si presentò la giovanissima Julia Savicheva, da uno dei tanti talent show locali, con la bella “I believe“.
Sempre da quel palco partirono (con un clamoroso fiasco) le mitiche Tatu, delle quali abbiamo già parlato proponendo il nuovo album, ma la Russia propone anche altri ottimi artisti. A cominciare dall’icona della musica russa (e prima del suo paese all’Eurofestival) Alla Pugacheva. Di recente è uscita la versione 2008 di “Primadonna” (se siete nostalgici, eccovi la versione originale, anno 1997), ma qui trovate anche il nuovo “Serdce Ledyanoe“.
Chi ama l’hip hop gradirà senz’altro Lika Mc (qui trovate “Bi Bi Taxi“), mentre sul fronte dei giovani alla ribalta abbiamo, direttamente da “Fabrica Zvezd” (praticamente il Pop Idol locale) Anastasia Prihodko (“Vera”: domanda: ma perchè TUTTE le cantanti giovani russe sono sensuali e prorompenti?) e gli Yin Yang (stessa domanda di prima, qui trovate il singolo d’esordio “Save me“).
Sono invece in fase di ricostruzione le Tema, che hanno avuto in “Hit or run” il loro successo maggiore: qui c’è la versione russa. Se preferite infine la dolcezza e il pop più internazionale allora vi consiglio di virare sulle note di Alsou: a voi “Winter” e “He loves me”. Tra l’altro questa artista ha duettato anche con il rapper Nelly. Artista interessantissima questa Alsou.
Russia e Bielorussia unite, si diceva. Sempre da Fabrica Zvezd (sempre quello russo) è uscito infatti Dmitry Koldun: ne fu il vincitore nel 2007 e nello stesso anno fu spedito a rappresentare la Bielorussia all’Eurofestival con l’interessante “Work your magic“. Canzocina che si infila nelle orecchie in dieci secondi è infatti è arrivata sesta.
Nel 2008 c’era invece la molto meno bella “Hasta la vista” di Ruslan Alehno. Anno 2006, fu il turno di Polina Smolova e “Mum”, l’anno prima toccò alla bella Angelica Agurbash e la dolce “Love me tonight“. Fuori dal contesto festivaliero vi invito ad ascoltare i Litesound (qui c’è la bella “Do you believe“) e il rapper Seryoga (qui c’è “Gangsta no more“).
Su questo filone, cioè sugli artisti spuntati da altri circuiti, ci agganciamo all’Ucraina. Il passo è d’obbligo per la regina musicale di questo paese, vale a dire Sofia Rotaru della quale vi propongo “Unexpectedly” (ma è solo la traduzione, la canzone è nella sua lingua). L’omologo maschile è Aleksander Ponomarev (qui trovate “Serce“).
Sul filone giovane, invece, la migliore è la rocker Mika Newton, della quale ascoltiamo l’energetica “I’m sorry“. Oppure se preferite suoni pop, eccovi “Dva Vikna” e “Shaleny” di Haytana (direte voi? Ma come? E’ di colore…Certo, il padre è del Congo) o il duo Potap e Nastya Kameskih con “Bez lyubvi“.
Le cose migliori come al solito stanno però sul palco dell’Eurofestival. L’Ucraina l’ha vinto nel 2004 con “Wild Dances” di Ruslana Lyzichko. L’anno dopo a casa loro cantarono i Green Jolly con “Razom nas bahato“. Nel 2007 toccoò alla drag queen Verka Serducka, seconda con “Danzing“. Risultato bissato quest’anno da Any Lorak e “Shady Lady” (qui la performance dalla Carrà). Ma la migliore di tutti è Tina Karol, che nel 2006 arrivò terza. Qui sotto vi proponiamo la sua bellissima “Show me your love”.
Sostiene la partecipazione di Italia e San Marino all'Eurovision Song Contest. Sempre e comunque.
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