Ola, Le Kid, Icona Pop: l’Italia scopre la Svezia. E dire che ha ignorato Loreen…

Avete presente l’Italia? Si, proprio quel paese che l’anno scorso “rifiutò” come la peste la canzone svedese che vinse l’Eurovision Song Contest, vale a dire “Euphoria” di Loreen, non assegnandole (unico paese) nemmeno un punto e poi ignorando praticamente la canzone che nel frattempo raggiungeva la vetta in 18 paesi vincendo 21 dischi di platino?

Adesso sembra essere tornata ad innamorarsi della Svezia. Alcuni dei maggiori tormentoni radiofonici e successi commerciali di quest’estate vengono proprio da lì. Cominciando da quella “I’m in love” di Ola spuntata dal nulla e ora diventata un fenomeno, con tanto di presenza costante del biondino di Lund ai nostri eventi live e pubblico (femminile) urlante. Passando per “We are young de Le Kid, buon successo primaverile nelle nostre radio. E che dire di I love it delle Icona Pop ft Charly XCX, che da noi è arrivata con colpevole ritardo ma ora sta letteralmente facendo ribaltare dalle sedie?

E prima ancora Lykke Li, arrivata in Italia con due anni di ritardo rispetto al resto d’Europa e spacciata come “novità dell’anno” (come sempre fanno i nostri programmi televisivi e radiofonici) dopo aver conquistato l’Europa. Se poi scendiamo sul piano della dance dura e pura allora la lista è ancora più lunga: Swedish House Mafia, Avicii, Alesso. Senza dimenticare quella Agnes che due anni fa arrivò anche da noi. Ma allora non è vero che la musica svedese è così brutta.

1001690_10151674608639300_1880319952_nL’Italia, quello strano paese che definisce “trash” un certo tipo di spettacolo che piace dovunque meno che da noi e “troppo leggera” la musica dei paesi scandinavi, incredibilmente ne scopre il sapore. Tanto da dedicarle anche un articolo sul maggior quotidiano italiano. Il difetto di coerenza, che da sempre ci accompagna, che stavolta si unisce alla nostra solita voglia di andare controcorrente. L’Europa ascolta (e compra) Loreen, o Eric Saade? Da noi i brani non passano neanche in radio, figuriamoci nei negozi. La cantante di origine berbera ha fatto un’apparizione al numero 54, per tre settimane, per poi uscire e non rientrare mai più. Ancora meno rilevante la presenza del ragazzo di origine iraniana.

In compenso Ola Svensson, al netto di un brano oggettivamente molto bello, è passato praticamente inosservato in tutta Europa (a parte la Svezia, una top 10 in Turchia e posizioni di rincalzo in Germania e Austria). Da noi ha vinto il disco di platino. “We are young” de Le Kid è passato sotto silenzio perfino in Svezia, da noi sta andando molto bene in radio. Le Icona Pop sono invece  andate oggettivamente molto bene dovunque (11 dischi di platino).

Stranezze di una Italia che sputa su un piatto (l’anno scorso i commenti al “sound” di Loreen sono stati da noi piuttosto vari e in gran parte negativi) e poi mesi dopo lo pulisce per bene, così da gustarsi la pietanza fino in fondo, quella stessa che prima aveva rifiutato con sdegno. Stranezze di un mercato musicale dove la stessa filiale italiana della casa madre non prevede nemmeno un radio date per l’artista che sta andando bene in tutta Europa e poi lancia un giovane da noi altrettanto sconosciuto, che altrove nessuno aveva preso in considerazione.

Stranezze di un paese che definisce trash il festival musicale più famoso e visto al mondo, deridendone le canzoni (tutte, senza distinzioni) e i cantanti e  poi mette ai primi posti in classifica pezzi come quello di Moreno Donadoni, oppure Mi Mi Mi” delle Serebro (peraltro figlie della stessa manifestazione, pure da loro ripudiata) oppure “Zaleledi Claudia e Asu, spuntati dal nulla molto più di Ola, che in fondo ha tre album alle spalle in Svezia. Già, stranezze. O forse no.

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MTV European Music Awards 2012, ecco le nominations “regionali”

Sono aperte fino alle 24 del 9 novembre prossimo le votazioni per i premi europei del MTV European Music Awards, ma anche dei premi regionali, dai quali usciranno i cinque candidati al Best European Act, vinto l’anno scorso dalla tedesca Lena, poi seconda anche al Best World Act. Per l’Italia niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire, raramente MTV premia i migliori davvero (l’ultima volta è successo con Marco Mengoni): quest’anno i cinque candidati sono Cesare Cremonini, Club Dogo, Emis Killa, Giorgia, Marracash.

Altrove va meglio: il fenomeno Conor Maynard o Ed Sheeran potrebbero essere la grande sorpresa nel Regno Unito, dove gli One Direction sembrano favoriti, ma attenzione alla Svezia, dove è in corsa la vincitrice dell’Eurovision Song Contest, Loreen. La cantante di origine berbera dovrà guardarsi da altri grossi rivali come il dj Avicii, Laleh, Alina Devecerski e i  Panetoz, tutti come lei con diverse settimane di leadership in classifica.

Un altro vincitore eurovisivo, Dima Bilan, è in corsa in Russia, dove dovrà guardarsi sopratutto dalle Serebro, mentre in Grecia potrebbe essere una sfida a due fra due partecipanti alle finali nazionali ovvero i Melisses (grandi favoriti) e Nikki Ponte (occhio però anche  a Vegas). I Madcon, interval at ad Oslo, sono in corsa in Norvegia contro i Donkeyboys.

Si preannuncia interessantissimo il duello in Svizzera dove i tormentoni pop dei 77 Bombay Street sfidano dj come Remady e Dj Antoine, campioni di vendite quest’anno. E anche il Portogallo promette grandi cose con tre pezzi da novanta come Aurea, Os Azeitonas (tuttora primi in classifica) e Amor Electro.

Qua e là in giro talenti: Francia senza dj ma con Sexion d’Assault che partono davanti a tutti, ma attenzione a giovani come Irma (lanciata dalla etichetta dei navigatori My Major Company e dunque potenzialmente fortissima), Orelsan, Tal e anche i rientranti Shaka Ponk. Fra gli artisti citati in questo blog occhio a Celeste Buckingham in zona ex Cecoslovacchia, Selah Sue e Milow in Belgio (dove però con Deus, Triggerfinger e Netsky può anche uscirci una vittoria a sorpresa), il derby dei dj in Olanda con Tiesto e Afrojack, ma anche personaggi come Cro e Tim Bendzko in Germania, Aura Dione e Rasmus Seebach in Danimarca.

Alcune assenze di lusso come Alexandra Stan, ma anche Connect R e i Mandinga in Romania, Ivi Adamou e Eleftheria Eleftheriou sul fronte Greco-cipriota, Oceana in Germania. Ma anche, andando alle nomination extrauropee, tutti i personaggi dei tormentoni brasiliani, su tutti Gusttavo Lima e Michel Telò. Assenze meritate, verrebbe da dire. Ecco nel dettaglio tutte le nominations europee: premiazioni l’11 novembre a Francoforte sul Meno in Germania.

Best UK & Ireland Act

Conor Maynard, One Direction,Jessie J, Ed Sheeran, Rita Ora

Best Danish Act

Aura Dione, L.O.C.. Medina, Nik & Jay, Rasmus Seebach

Best Finnish Act

Cheek, Chisu, Elokuu, PMMP, Robin

Best Norwegian Act

Donkeyboy, Erik & Kriss, Madcon, Karpe Diem, Sirkus Eliasson

Best Swedish Act

Alina Devecerski, Avicii, Laleh, Loreen, Panetoz

Best German Act

Cro, Kraftklub, Seeed, Tim Bendzko, Udo Lidenberg

Best Italian Act

Cesare Cremonini, Club Dogo, Emis Killa, Giorgia, Marracash

Best Dutch Act

Afrojack, Chef Special, Eva Simons, Gers Pardoel, Tiësto

Best Belgian Act

Deus, Milow, Netsky, Selah Sue, Triggerfinger

Best French Act

Irma, Orelsan, Sexion D’Assaut, Shaka Ponk, Tal

Best Polish Act

Brodka, Iza Lach,Mrozu, Pezet, The Stubs

Best Spanish Act

Corizonas, Iván Ferreiro, Love of Lesbian, Supersubmarina, The Zombie Kids

Best Russian Act

Dima Bilan, Kasta, Nervy, Serebro, Zhanna Friske

Best Romanian Act

CRBL, Grassu XXL, Guess Who,Maximilian, Vunk

Best Portuguese Act

Amor Electro, Aurea, Klepht, Monica Ferraz, Os Azeitonas

Best Adria Act

Elemental (Serbia), MVP (Serbia), TBF (Croazia), Trash Candy (Slovenia), Who See (Montenegro)

Best Hungarian Act

30Y, Funktasztikus, Odett, Soerii és Poolek, Supernem

Best Ukranian Act

Alloise, Champagne Morning, Dio.Filmi, Ivan Dorn, The Hardkiss

Best Greek Act

Claydee (Grecia), Goin’ Through (Grecia), Melisses (Grecia), Nikki Ponte (Cipro), Vegas (Grecia)

Best Israeli Act

Dudu Tassa, Moshe Perez, Ninet Tayeb, Riff Cohen, TYP

Best Swiss Act

77 Bombay Street, DJ Antoine, Mike Candys, Remady, Stress

Best Czech & Slovak Act

Ben Cristovao (R.Ceca), Sunshine (R.Ceca), Mandrage (R.Ceca), Celeste Buckingham (Slovacchia), Majk Spirit (Slovacchia)

Il successo fa male alla testa: le Serebro spopolano in Europa e rinnegano l’Eurovision

Belle sono belle, è indubbio. Che siano brave è tutto da dimostrare. Ma nella società dell’immagine, a volte può bastare anche solo essere belle e mostrare, anche quando si tratta di musica.  Fino a cinque anni fa le Serebro non erano nessuno. Una di loro veniva da Talantu Fabrika, la versione russa di Operazione Trionfo, due avevano esperienze diverse. Poi Maxim Fadeev, mentore del programma, ex cantante e ora produttore, ma sopratutto uno che la sa lunga, decide di metterle insieme.

Elena Temnikova, Marina Lizorkina e Olga Seryabkina sono diventate le Serebro e da subito l’immagine è stata chiara: look sexy, vestiti minimali, esibizioni molto hot (come quella delle scorse settimane alla manifestazione “Battiti” organizzata da Radio Norba, nella quale grazie a certe inquadrature si vedevano anche le mutande). Fadeev le iscrive alle selezioni russe per l‘Eurovision Song Contest 2007 dove vincono e poi vanno a rappresentare il loro paese a Helsinki, in Finlandia.

“Song # 1” arriva terza dietro a Serbia e Ucraina ma la loro carriera non decolla. Passa un album sotto silenzio, (in Russia vincono molto, ma nel resto d’Europa praticamente scompaiono) poi (dopo il cambio di una delle componenti: esce Lizorkina entra Anastasia Karpova ) ecco “Mama Lover”. Nuovo tormentone e album diffuso in tutta Europa, con video decisamente fuori dagli schemi. Vanno ospiti in tutta Europa, il loro brano è spacciato come il tormentone del continente, invece vai a sfogliare le charts e ti accorgi che l’unico paese, Russia e Ucraina  a parte, dove sono nella top 10 è l’Italia.

Vanno ospiti a Radio Deejay, rilasciano interviste. Uno s’aspetterebbe che si ricordassero della manifestazione che le ha fatte conoscere in Europa. E invece, quando parlano dell’ Eurovision Song Contest la definiscono “Una manifestazione freak, senza grande musica: però ci siamo divertite tra di noi a folleggiare di notte“. Per carità, ognuno è libero di pensarla come vuole.

Solo che detto dalle Serebro, i cui testi sono “profondissimi” fa veramente ridere. Volete il testo di Song # 1 ? Eccovi alcuni passaggi illuminanti: “Non chiamarmi buffo coniglietto, ti succhio i soldi, ti darò il mio sedere, si sta muovendo per te. E’ facile, tesoro, ti prendo i soldi, ho le mie puttane che si muovono attorno a me (…)”. E ancora: “Devo stuzzicarti, cattivo ragazzo, non essere timido, metti la tua ciliegina sulla mia torta e assaggia la mia torta di ciliegie”.

Vogliamo dare un’occhiata al testo di “Mama Lover”? “Il tasto on del mio stereo è attivato, Non voglio che finisca la canzone, Falla ricominciare. Dimmi che sei mio. Sì, mi fa sentire così bene, E voglio ballare tutta la notte. Mama lover muoviti muoviti muoviti”. E ancora: ” Fallo rimbalzare e sollevare, Non fermarti adesso, Mettimi la mano sulla schiena Ed eccitati, Non voglio che finisca la canzone, Falla ricominciare, Perché è così giusto, Sì, mi sto sciogliendo come una caramella. Sai farmi esaltare?”. Ora, secondo voi: chi canta testi del genere può permettersi di criticare una manifestazione dicendo che non fa musica di qualità? E’ proprio vero, il successo dà alla testa.

Francesco Facchinetti condurrà dal 13 settembre Star Academy, il programma che lanciato più talenti musicali in Europa. Eccone un campionario

Ora è ufficiale, sarà Francesco Facchinetti, reduce da quattro edizioni di X Factor a condurre su Rai 2 dal 13 settembre Star Academy, il talent show musicale che in Rai ha preso proprio il posto del format inglese. In realtà a dispetto del nome, non si tratta di una novità. Star Academy è infatti il nome con cui in tutta Europa si identifica “Operacion Triunfo”, il talent show originale spagnolo che nelle sue versioni in giro per il continente ha sfornato artisti partiti dalla accademia dello musica che poi sono diventati campioni di vendite nel mondo.

In Italia, andò in onda per la prima volta nel 2002 col nome di “Operazione Trionfo” su Italia 1, con la conduzione di Miguel Bosè. Ma  da noi i tempi erano prematuri e nessun talento musicale sbocciò (l’unico ad aver fatto carriera, ma come vj è Federico Russo). Ma come detto in Europa è stato in tutti questi anni una fucina di talenti. Eccone un breve campionario.

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Ogae Song Contest 2010: vincono Freemasons ft Sophie Ellis Bextor (Gran Bretagna): settima l’Italia con Nina Zilli

Bis inglese all’Ogae Song Contest, il concorso virtuale di canzoni organizzato dall’ Ogae, l’organizzazione internazionale dei fans dell’Eurofestival. Dopo il successo dei Coldplay l’anno scorso, quest’anno il Regno Unito si è imposto con “Heartbreak (Make me a dancer)” dei deejay Freemasons, su cui mette la voce e la bellissima faccia Sophie Ellis Bextor. Un pezzo apprezzatissimo nonostante il non brillante risultato delle charts, tanto che la vittoria è stata schiacciante.

Le giurie europee hanno infatti ricacciato lontanissimo il superfavorito Stromae, secondo con “Alors on danse“. Terzo posto per un altro big, lo spagnolo David Bustamante, con “Abrazame muy fuerte“.Ottimo riscontro per la rappresentante italiana, Nina Zilli, la cui “L’uomo che amava le donne” ha chiuso settima. La giuria italiana aveva classificato al primo posto il brano che rappresentava Ogae Resto del Mondo (i fan club dell’Eurofestival dei paesi dove non ne esiste uno nazionale), i sudafricani Parlotones, con “Push me to the floor“. Sotto,  la classifica completa.

1. Heartbreak (Make me a dancer) – Freemasons feat. Sophie Ellis Bextor (Regno Unito) 228 voti
2. Alors on danse – Stromae (Belgio) 139 voti
3. Abrazame muy fuerte – David Bustamante (Spagna) 133 voti
4. Ensom – Medina (danimarca) 110 voti
5. Ne vremya – Serebro (Russia) 97 voti
6. Ego – The Saturdays (Irlanda) 96 voti
7. L’uomo che amava le donne – Nina Zilli (Italia) 93 voti
8. Stadt – Cassandra Steen feat. Adel Tawil (Germania) 87 voti
9. Salamataivas – Laura Voutilainen (Finlandia) 78 voti
10. M (Hey Hey Hey) – Najoua Belyzel (Francia) 71 voti
11. Als je mij weer aankijkt – Glennis Grace (Paesi Bassi) 66 voti
12. Push me to the floor – Parlotones (Resto del mondo/Sud Africa) 63 voti
13. Albi womri – Brigitte Yaghi (Libano) 53 voti
14. A mozevme – Elena Risteska (Macedonia) 50 voti
15. Sta da zaboravim – Marija Serifovic (Serbia) 34 voti
16. Morgenrot – Simone (Austria) 32 voti
17. No teu olhar – Flor de lis (Portogallo) 26 voti
18. Ada’in Shelakh – Avihu (Israele) 24 voti
19. Ego ya dio – Tania Tsanaklidou (Grecia) 23 voti
20. La bestia – Roser (Andorra) 20 voti
21. Stranac – Colonia (12 voti)
22. Nie moge cie zapomniec – Agnieszka Chylinska (Polonia) 10 voti
23. Take it easy – Amber (Malta) 9 voti
24. Yine ask var – Zuhal Olcay (turchia) 7 voti
25. Boom! – Xeyyam (Azerbaijan) 4 voti
26. Ubivame s lubov – Miro (Bulgaria) 1 voto
27. Sleceno srce – Nina Puslar (slovenia) 0 voti

Ogae Song Contest 2010: ecco tutti i partecipanti

Scatta l’edizione 2010 dell‘Ogae Song Contest, il concorso parallelo all’Eurofestival organizzato dall’Ogae, l’associazione internazionale dei fan club dell’Eurofestival. Si tratta di una manifestazione virtuale che coinvolge brani usciti fra il 2009 ed il 2010, selezionati da ogni fan club nazionale. L’organizzazione è curata quest’anno dal Regno Unito, vincitore l’anno scorso con “Viva la vida” dei Coldplay.

Partecipano 27 paesi, fra cui anche l’Italia: come è noto, il concorso di selezione italiano ha premiato “L’uomo che amava le donne” di Nina Zilli. Terza l’anno scorso, l’Italia se la dovrà vedere con i pezzi grossi, vale a dire “Stadt” di Cassandra Steen ft Adel Tawil (Germania), “Alors on dance” di Stromae (Belgio), grande favorito, e “Abrazame muy fuerte” di  David Bustamante (Spagna), già numeri uno in patria e con la rappresentante di casa, Sophie Ellis Bextor, che mette la voce su “Heartbreak make me a  dancer” dei dj Freemasons.

C’è il Libano, aderente alla Ebu e c’è Ogae Resto del Mondo, che riunisce tutti i paesi dove non c’è un fanclub e i fanclub di paesi non aderenti alla Ebu: quest’anno i rappresentanti sono i sudafricani Parlotones, con la gradevolissima “Push me to the floor”.

Ecco nel dettaglio tutti e 27 i brani in concorso (cliccando sui link trovate i video) mentre qui sotto, prima della lista il recap di tutte e 27 le canzoni, il vincitore sarà reso noto ad inizio del mese di dicembre.  A votare saranno gli iscritti ai fan club, che come all’Eurofestival, non potranno votare per il loro artista.C’è molta roba buona, molto moderna e radiofonica.

  1. DANIMARCA /Medina-Ensom
  2. TURCHIA/ Zuhal Olcay- Yine Ask Var
  3. CROAZIA/Colonia- Stranac
  4. RESTO DEL MONDO (SUDAFRICA)/ The Parlotones- Push me to the floor
  5. POLONIA/ Agnieska Chylinska-Nie Moge Cie Zapomniec
  6. ISRAELE/ Avihu – Ada’in Shelaikh
  7. MALTA/Amber-Take it easy
  8. SPAGNA/David Bustamante-Abrazame muy fuerte
  9. RUSSIA/Serebro-Ne vremya
  10. OLANDA/  Glennis Grace- Als Je Mij Weer Aankijkt
  11. FRANCIA/ Najoua Belyzel – M (Hey hey hey à)
  12. BELGIO / Stromae- Alors on danse
  13. AZERBAIGIAN/ Xeyyam – Boom
  14. BULGARIA/ Miro – Ubivame S Lubov
  15. ANDORRA/ Roser – La Bestia
  16. MACEDONIA/ Elena Risteska-A Mozevme
  17. PORTOGALLO/ Flor de Lis- No teu olhar
  18. LIBANO/ Brigitte Yaghi – Albi womri
  19. AUSTRIA/Simone- Monrgenrot
  20. SLOVENIA /Nina Puslar – Sleceno Srce
  21. SERBIA/ Marija Serifovic – Sta da zaboravim
  22. GRECIA/ Tana Tsanaklidou- Ego ya dio
  23. ITALIA/Nina Zilli- L’uomo che amava le donne
  24. GERMANIA/Cassandra Steen ft Adel Tawil – Stadt
  25. IRLANDA/ The Saturdays- Ego
  26. GRAN BRETAGNA/ Freemasons ft Sophie Ellis Bextor- Heartbreak make me a dancer
  27. FINLANDIA/ Laura Voutilainen- Salamataivas

Suoni d’Europa: Russia, Bielorussia, Ucraina

L’est europeo è la nuova frontiera anche della musica. I risultati di questi ultimi anni lo stanno dimostrando. Il nostro viaggio al centro della musica ci porta oggi in tre paesi strettamente collegati musicalmente: Russia, Bielorussia, Ucraina. Sotto, la copertina, poi al solito cliccate dove è previsto.

La copertina non poteva che essere per lui, vale a dire Dima Bilan. Il 26enne che ha portato per la prima volta l’Eurofestival in Russia stravincendo l’edizione 2008 col brano “Believe“. del quale sono uscite anche la versione in spagnolo e quella in russo, contenute in album tutti in quelle lingue. Un vero trampolino per il giovane prodotto da Timbaland, che era presente anche nel 2006, quando giunse secondo con “Never let you go“. Qui invece c’è il nuovissimo singolo “Lonely“.

Sempre sul fronte festivaliero, molto meno gradevole il brano russo del 2007 con le ammiccanti Serebro e l’inascoltabile “Song#1“. Nel 2005 toccò alla bielorussa Natalya Podolskaya con “Nobody hurts no one“, mentre nel 2004 si presentò la giovanissima Julia Savicheva, da uno dei tanti talent show locali, con la bella “I believe“.

Sempre da quel palco partirono (con un clamoroso fiasco) le mitiche Tatu, delle quali abbiamo già parlato proponendo il nuovo album, ma la Russia propone anche altri ottimi artisti. A cominciare dall’icona della musica russa (e prima del suo paese all’Eurofestival) Alla Pugacheva. Di recente è uscita la versione 2008 di “Primadonna” (se siete nostalgici,  eccovi la versione originale, anno 1997), ma qui trovate anche il nuovo “Serdce Ledyanoe“.

Chi ama l’hip hop gradirà senz’altro Lika Mc (qui trovate “Bi Bi Taxi“), mentre sul fronte dei giovani alla ribalta abbiamo, direttamente da “Fabrica Zvezd” (praticamente il Pop Idol locale) Anastasia Prihodko (“Vera”: domanda: ma perchè TUTTE le cantanti giovani russe sono sensuali e prorompenti?) e gli Yin Yang (stessa domanda di prima, qui trovate il singolo d’esordio “Save me“).

Sono invece in fase di ricostruzione le Tema, che hanno avuto in “Hit or run” il loro successo maggiore: qui c’è la versione russa. Se preferite infine la dolcezza e il pop più internazionale allora vi consiglio di virare sulle note di Alsou: a voi “Winter” e “He loves me”. Tra l’altro questa artista ha duettato anche con il rapper Nelly. Artista interessantissima questa Alsou.

Russia e Bielorussia unite, si diceva. Sempre da Fabrica Zvezd (sempre quello russo) è uscito infatti Dmitry Koldun: ne fu il vincitore nel 2007 e nello stesso anno fu spedito a rappresentare la Bielorussia all’Eurofestival con l’interessante “Work your magic“.  Canzocina che si infila nelle orecchie in dieci secondi è infatti è arrivata sesta.

Nel 2008 c’era invece la molto meno bella “Hasta la vista” di Ruslan Alehno. Anno 2006, fu il turno di Polina Smolova e “Mum”, l’anno prima toccò alla bella Angelica Agurbash e la dolce “Love me tonight“. Fuori dal contesto festivaliero vi invito ad ascoltare i Litesound (qui c’è la bella “Do you believe“) e il rapper Seryoga (qui c’è “Gangsta no more“).

Su questo filone, cioè sugli artisti spuntati da altri circuiti, ci agganciamo all’Ucraina. Il passo è d’obbligo per la regina musicale di questo paese, vale a dire Sofia Rotaru della quale vi propongo “Unexpectedly” (ma è solo la traduzione, la canzone è nella sua lingua). L’omologo maschile è Aleksander Ponomarev (qui trovate “Serce“).

Sul filone giovane, invece, la migliore è la rocker Mika Newton, della quale ascoltiamo l’energetica “I’m sorry“. Oppure se preferite suoni pop, eccovi “Dva Vikna” e “Shaleny” di Haytana (direte voi? Ma come? E’ di colore…Certo, il padre è del Congo) o il duo Potap e Nastya Kameskih con “Bez lyubvi“.

Le cose migliori come al solito stanno però sul palco dell’Eurofestival. L’Ucraina l’ha vinto nel 2004 con “Wild Dances” di Ruslana Lyzichko. L’anno dopo a casa loro cantarono i Green Jolly con “Razom nas bahato“. Nel 2007 toccoò alla drag queen Verka Serducka, seconda con “Danzing“. Risultato bissato quest’anno da Any Lorak e “Shady Lady” (qui la performance dalla Carrà). Ma la migliore di tutti è Tina Karol, che nel 2006 arrivò terza. Qui sotto vi proponiamo la sua bellissima “Show me your love”.