“All I want for Christmas is you”: i talenti di X Factor e la supercompilation natalizia

Prima di ogni altro commento, mettiamo subito le mani avanti e lo diciamo. Perchè è vero: la compilation natalizia di X Factor è un modo per fare cassetta, ripescando mescolando vecchio e nuovo. Però ne parliamo lo stesso. Perchè è comunque un lavoro interessante, che ripesca brani natalizi riarrangiandoli in chiave moderna. E’ il caso del pezzo di traino dell’album, la cover di “All I Want for Christmas in you”, brano di Mariah Carey, cantata da Silver, Damiano, Yavanna, Giuliano, Chiara, Marco Mengoni, Luana Biz e Sofia.

Ci sono i cantanti principali delle tre edizioni, che riportano alla memoria brani storici, come “Happy Christmas” di John Lennon insieme a classici del Natale. E c’è la citata esecuzione corale. Sicuramente una compilation particolare, originale, sempre meglio del repackaging di vecchi album con aggiunta di uno o due brani nuovi che oggi va tanto di moda. La compilation è disponibile anche in digitale. Sotto, la trackist

1) White Christmas (Bing Crosby) – Marco Mengoni

2) Silent Night (popolare) – Daniele Magro

3) Last Christmas (George Micheal) – Farias

4) Calling it Christmas (Elton John ft Joss Stone) – Chiara Ranieri

5) O come all ye faithful (versione inglese di Adeste Fideles) – Aram Quartet

6) Have youself a meyy little Christmas (Judy Garland)-  Ambra Marie Facchetti

7) Hallelujah (Leonard Cohen) –  Damiano Fiorella

8 ) All I want for Christmas is You (Mariah Carey)- Silver, Chiara, Sofia, Marco, Damiano, Yavanna, Giuliano, Luana Biz

9) Christmas Secret (Enya)- Yavanna

10) Happy Christmas (John Lennon) -Yuri Magliolo

11) The Christmas Song (Nat King Cole) – Matteo Becucci

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X Factor 3: riascoltiamo gli inediti dei semifinalisti (e quello di Damiano). Vi presentiamo il nuovo singolo di Daniele Vit

A “mente fredda” e dopo un secondo ascolto torniamo a parlare degli inediti dei quattro semifinalisti di X Factor e anche di quello di Damiano Fiorella. Giudizio complessivo: probabilmente nessuno di questi arriverà al livello di “Non ti scordar mai di me” (che però era di Tiziano Ferro…) o “Briciole“. Il migliore in senso generale è forse quello di Giuliano anche se il brano delle Yavanna ha un arrangiamento di grandissimo spessore.

MARCO MENGONI – “Dove si vola”

Il pezzo non è esattamente originalissimo. Però è molto radiofonico, ha una buona resa e sicuramente “cattura” il pubblico. Lui lo valorizza con il suo particolare modo di cantare, è il pezzo che non valorizza lui. Quando diciamo che i pezzi vanno cuciti sui cantanti, questo è un esempio: è stato detto che originariamente il brano era destinato a Chiara e infatti su di lei avrebbe fatto un altro effetto, con la sua voce cristallina ma meno “acuta”.

Marco è bravissimo e dà sapore a tutto quello che gli fanno cantare, ma con la voce che ha può cimentarsi in qualcosa di molto migliore. Se è vero che Mika ha pronto un brano per lui, siamo curiosi di sentirlo. Secondo noi sarebbe una bomba.

GIULIANO RASSU – “Ruvido”

Pezzo furbo, parecchio. Soul pop molto italiano, ottimo testo, musica coinvolgente. Sicuramente il più immediato radiofonicamente. Questo è un pezzo che esalta la vocalità appunto “ruvida” di Giuliano. Confermiamo quanto detto al primo ascolto. Ma anche il fatto che sia un brano parecchio “nostro” e che se qualcuno volesse tentare la strada dell’esportazione, c’è da cambiare registro (vale per tutti e cinque).

SILVER – “Fuori c’è il sole

Prima che arrivino le cannonate, mettiamo i puntini sulle “I”. Nessuno ha mai detto che è un pezzo brutto. E’ una canzoncina spensierata, molto ottimista, solare, che rispecchia la personalità del ragazzo ma non il lavoro fatto su di lui. E’ troppo leggero come singolo di lancio dell’artista, ci vuole sempre qualcosa di “dirompente” (è un pò come “Suono naturale” di Ilaria nella prima edizione, pezzo bellissimo ma fiacchissimo come esordio), andava bene come secondo o terzo singolo, non come “biglietto da visita”.  Come Yuri l’anno scorso, ci si attendeva molto di meglio. Il testo lascia un pò a desiderare.

YAVANNA – “Una donna migliore”

Grandissimo arrangiamento di Gaudi sulla musica di Tony Maiello, quarto nella prima edizione di X Factor. Il testo di Anita Racca (che è quella coi capelli viola, non la mora, sorry) è molto suggestivo ed evocativo. Resta la grande somiglianza nell’inciso con la strofa di “Ricominciamo” di Pappalardo, ma non vuol dire nulla. Radiofonicamente non proprio eccezionale, ma le ragazze sono fatte per cantare cose molto “alte”, con le voci che hanno.

E riascoltiamo anche l’inedito di Damiano FiorellaAnima”, aspettando quelli molto probabili di Chiara Ranieri e Paola Canestrelli.

DAMIANO FIORELLA – “Anima”

Il testo è imbarazzante. Troppo ripetitivo, ma un pò tutto il brano punta molto  sul tormentone, sulla “ipnosi” della melodia, che resta in effetti molto in testa. A noi il pezzo continua a non piacere granchè, però su I Tunes è andato bene. Aspettiamo di sentire l’album perchè l’inizio è stato un pò così.

E dulcis in fundo, eccovi la grande sorpresa: si chiama “Per sempre ed il nuovo singolo di Daniele Vit. Diamo spazio al cantante romano, dopo le polemiche che hanno accompagnato la sua partecipazione. In gara con gli A& K e subentrato a Chiara Rigoli prima del via per la squalifica di quest’ultima, lo troviamo ora tornare in veste di solista. “Per sempre“, è molto radiofonico e moderno, mescola il pop al rap, con la partecipazione del rapper Nesli. Pezzo interessantissimo, ma sulle qualità di Vit e sulla sua esperienza non avevamo mai dubitato. La produzione è dello stesso vit insieme con Big Fish.

X Factor 3, la semifinale, fuori Silver. L’inedito delle Yavanna sembra “Ricominciamo” di Pappalardo!

Saranno Giuliano Rassu, Marco Mengoni e le Yavanna a giocarsi la vittoria ad X Factor 3 ed il posto a Sanremo. Esce Silvio Barbieri da Treviglio detto Silver, 24 anni, dopo aver dimenticato per due settimane di fila il testo delle canzoni e dopo che gli hanno dato da cantare un inedito scialbo anzi che no (si veda sotto). Morgan batte Sony 2-0: ha demolito i pezzi inediti assegnati dallo staff (stavolta i capitani non c’entrano, nella scelta) ai suoi due cantanti ed ha pienamente ragione, sotto ne spieghiamo il perchè.

Si è lamentato che non lo fanno intervenire sugli inediti, gli rispondono che quando l’ha fatto (nella prima edizione) venne fuori l’allucinante “Chi” degli Aram Quartet, comunque vincitori.  Di sicuro, hanno dato il pezzo più debole al cantante più debole. Che infatti è uscito. Hanno dato il pezzo migliore all’unico avversario di Marco, che comunque vincerà perchè basta la sua voce. Probabile podio di consolazione alle Yavanna, con un pezzo medio con assonanze già note. Facciamo una scommessa? Nessuno di questi pezzi sfonderà. “Impossibile” di Becucci dell’anno scorso è una spanna e mezzo sopra tutti, per dire.

Passiamo  alle esecuzioni delle cover della semifinale. Tutti pezzi di alto livello, con Mara Maionchi che ha sparato altissimo assegnando addirittura Enya. Morgan punta su AC/DC e Velvet Underground. Più scontate le scelte di Claudia Mori. Cliccando sui titoli trovate gli originali dei pezzi meno noti (o meglio, di quelli i quali i titoli non vi dicono nulla, ma se ci cliccate su scoprirete che i pezzi li conoscete, eccome!).

YAVANNA (“Orinoco flow” di Enya e “Meravigliosa creatura” di Gianna Nannini poi La Vie en Rose di Edith Piaf/Grance Jones) – Su pezzi “pop” continuano a non convincerci più di tanto – il riferimento è al brano della Nannini – e questo, dovendo qui scegliere un artista pop non va a loro vantaggio (insomma: voi comprereste un loro disco? Io non so). Ma rispetto a Silver sono due spanne migliori vocalmente. Su Enya benissimo, il loro mondo è quello. Parecchio sofisticato ma di atmosfera (ma l’esecuzione solo voce e pianoforte su questo pezzo è come l’acqua minerale aperta dopo tre giorni). Velo pietoso sul completino a scacchi (calze comprese) delle tre figliole. Ottime al ballotaggio sul già sentito pezzo della Piaf in doppia versione. Le salva la Mori, giustamente.

GIULIANO RASSU (“Stand by me” di Ben E.King e “Quando” di Pino Daniele) – Dritto come un fuso a centropalco, come i cantanti degli anni’60. No, no, non va. Non diciamo che si debba agitare, ma almeno non stare li fermo. Il resto è nella norma. “Stand by me” è il suo pane e si sente. Sul pezzo di Pino Daniele fa 20 passi (record!). L’interpretazione di  “Quando” è ottima,  ma non ci emoziona, non lo ha mai fatto da quando è entrato. Con lui la Mori non ha mai rischiato, le piace vincere facile.E infatti va in finale (e rischia pure di insidiare Marco).

MARCO MENGONI (“Back in black” degli AC/DC e “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli) – La solita macchina da musica. Divora tutto quello che gli danno, compreso l’heavy metal e lo ripropone con classe e stile (però va meglio su altre cose). L’arrangiamento vagamente jazzato su “Senza fine”, assegnato in corsa al posto del pezzo di Morgan è notevolissimo, sull’esecuzione ormai non c’è più nulla da dire. Presenza scenica superba. Se non vince X Factor è un delitto. Mostro assoluto. Va in finale. E tiferemo per lui.

SILVER (“Sunday morning” dei Velvet Underground e “Un piccolo aiuto” di Zucchero poi “Un’avventura” di Lucio Battisti) – Poco convicente vocalmente sul pezzo dei Velvet Underground, anche se la sua presenza scenica lo aiuta molto. Sul pezzo di Zucchero per una volta diamo ragione alla Mori, ci ha fatto sentire il timbro di voce, l’esecuzione solo col piano lo aiuta. Sicuramente è il più pop per gli standard moderni del termine, ma non è detto che sia del tutto una cosa positiva. Al ballottaggio si dimentica di nuovo le canzoni. Arrivederci, è stato un piacere.

INEDITI

YAVANNA – Una donna migliore (Anita Racca – Gaudi-Maiello)- Il problema è che l’inciso è esattamente una strofa di “Ricominciamo” di Adriano Pappalardo, anno 1979, precisamente il punto che dice “So come passi le notti è un tuo diritto io guardo e sto zitto ma penso di tutto”. No, Mara Maionchi, non sono armonie simili, in quel punto sembra proprio lo stesso pezzo! (questo non vuol dire che sia un plagio, l’abbiamo detto più volte, è solo la constatazione di una somiglianza nella melodia). Grandissimo arrangiamento, bella interpretazione. Nota bene: musica di Tony Maiello, quarto a X Factor prima edizione, prodotto da Mara Maionchi.  Allegria. Anita Racca è la mora delle Yavanna.

GIULIANO RASSU – Ruvido (Rassu-Calvetti-Zanotti) – Il pezzo che probabilmente lo manderà a giocarsi la vittoria finale con Marco, in maniera totalmente immeritata per il cammino percorso ma  guadagnata sul campo con questa esecuzione che spazza via tutto quello che si è detto di lui. Si agita per bene sul palco, come non aveva fatto mai e ci mette grinta. Il pezzo lo sente suo, è un  bel soul pop, parecchio radiofonico, coinvolgente. Entra nelle orecchie al primo ascolto e questo conta molto.

MARCO MENGONI – Dove si vola.- Scopriamo che questo era l’inedito che doveva essere di Chiara. E te credo. E’ senz’altro più adatto a lei che a lui che però come dice Morgan è talmente bravo che dà sapore anche all’elenco del telefono. Come Chiara. Che su questo pezzo avrebbe sfondato di sicuro. Su Marco è un pezzo carino, gradevole, parecchio radiofonico, ma niente che valorizzi le sue immense doti vocali. Si poteva fare immensamente meglio, invece gli stanno preparando la strada per Sanremo. Perchè vincerà lui X Factor e a Sanremo gli daranno una cosa così.  Elio, quarto giudice, travestito da Village People ha detto una cosa giusta: se Marco  lavora bene sulla sua voce può diventare il Mika italiano.

SILVER – Fuori c’è il sole (Barbieri- Cecere) – Quando l’artista stesso ti dice in diretta, dopo averlo cantato, che sto pezzo non gli piace, qualche dubbio dovrebbe venire. O no? Per carità, è una canzoncina leggera, anche carina in fondo. Però se questo deve essere il singolo d’esordio, francamente è imbarazzante. Andava bene come traccia 7 dell’album.  Anche perchè poi sembrava di vedere Gianni Morandi prima maniera. Si fischietta, ma è poco dirompente.  Lui già non ha una gran voce, se lo azzeri con un pezzo così fiacco in partenza, è finita. Il testo è sui livelli dell’inedito di Yuri l’anno scorso, lascia parecchio a desiderare. Cade dal palco come Jovanotti a Sanremo, comunque vada è di buon auspicio per la carriera…

X Factor 3, undicesima puntata, esce Paola Canestrelli

X Factor 3, ultime battute. Esce Paola Canestrelli. Da un lato ci dispiace perchè è molto brava, dall’altra forse è giusto così perchè è l’ultima entrata. Però come potrete leggere più sotto nelle valutazioni, ha ricevuto un “premio” che vale molto di più di un qualsiasi passaggio del turno. Resta dentro Silver, che non va nemmeno al ballottaggio in una serata nella quale va totalmente nel pallone.

Un uomo solo, al comando, il suo nome è Marco Mengoni. Con l’uscita di Chiara, sembra difficile trovare un vincitore diverso. Resta da capire chi lo accompagnerà nella serata finale. Ieri, le interpretazioni con l’orchestra hanno valorizzato tutte le esibizioni. Mercoledì sentiremo gli inediti di Marco, Paola, Giuliano e delle Yavanna. Quello di Damiano Fiorella l’abbiamo sentito ieri in puntata, vogliamo risacoltarlo di nuovo, che la prima volta non c’ha fatto un grande effetto. Ne riparleremo. Sotto, le valutazioni.

 

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (Pazza Idea di Patty Pravo e Neverending story di Limahl poi Dancing di Elisa) – Soprattutto ci ha fatto piacere riascoltare il pezzone dell’ex leader dei Kajagoogoo del 1984, colonna sonora dell’omonimo film. L’arrangiamento coi violini e l’esecuzione con l’orchestra sono francamente una goduria. Tutto molto bello e loro ci stanno dentro a meraviglia. Le tende sul pezzo della Pravo fanno un pò Amanda Lear che canta “Cocktail d’amore” di Stefania Rotolo nell’omonimo programma. Bell’arrangiamento, bell’armonia vocale. Bravissime loro. Al ballottaggio senza problemi, Morgan le salva e fa bene,

 

16-24 ANNI

MARCO MENGONI (Il nostro concerto di Umberto Bindi e Kiss di Prince) – Il primo dei due pezzi di recente l’ha ricanatato il suo tutor Morgan nell’album “Italian Songbook n.1”. Sempre più difficile! Cantare Prince senza farsi distrarre da due ballerine praticamente ignude che gli danzano sinuose a fianco. Lui ogni tanto un’occhiata ce la butta ma il pezzo scivola via benissimo, entra con tutti e due i piedi sulla tonalità di Prince, evitando il falsetto ma dando la stessa intensità all’interpretazione. Un Prince più pudico, diremmo. Applausi a scena aperta su Bindi (sto pezzo è del 1960, ma sembra di oggi per quanto è bello). Chiaro, limpido, pulito. Come il famoso whisky. Acuto fantastico. Un uomo in fuga. Se ha l’inedito giusto non lo prendono più.

SILVER  (La donna cannone di Francesco di Gregori e Space Oddity di Davide Bowie) – David Bowie lo trovate qui.  Serataccia. Comincia bene con David Bowie, anche se non è una delle sue migliori cose. Però mostra di avere voce, cosa che non avevamo sentito prima.  Sull’esecuzione di Francesco De Gregori va completamente nel pallone, si dimentica le parole e rovina una buona partenza. Si salva dall’eliminazione soltanto perchè mostra di accusare il colpo. Non meritava di restare dentro,stavolta.

 

OVER 25

PAOLA CANESTRELLI (Estate dei Negramaro poi Hyper Ballad di Bjork) – Dispiace molto non risentirla , ma in fondo il suo X Factor l’ha già vinto: Tony Hadley, dopo averle fatto i complimenti “de visu” a fine scorsa puntata ha chiesto il dvd della sua esecuzione nel loft con gli Spandau mentre cantava “Through the barricades”. L’ha chiesta Tony Hadley, mica uno qualsiasi, eh! Bene sul pezzo dei Negramaro, che affronta con ottima padronanza del palco e bella estensione vocale. E’sicura, è una che sa fare questo mestiere, ma paga il fatto che ormai è questione di manciate di voti. Al ballottaggio si conferma ottima su Bjork. Esce perchè è lì da poco. E forse in fondo è più giusto così. Ma quanto è brava!

GIULIANO RASSU  (Mi ritorni in mente di Lucio Battisti e Angels di Robbie Williams) – Su Battisti va liscio come l’olio, il brano si presta ma non è che Battisti venga tutti bene, lui ci riesce. Il pezzo di Robbie Williams lo ha imparato in due giorni e infatti qualche problema con la lingua ce l’ha. Però canta benissimo e questo è importante, anche se manca di presenza scenica. E’ totalmente impagliato.

X Factor 3, decima puntata, esce Chiara Ranieri

Logo x factorDecima puntata di X Factor, adesso ne mancano ufficialmente tre alla fine. Doppia performance per i ragazzi. Una delle due canzoni è rigorosamente  di Micheal Jackson, un tributo al re del pop. L’altra è libera e fa piacere trovare una celebrazione – volontaria da parte della Maionchi – dei venti anni dalla caduta del muro di Berlino con l’assegnazione di “Alexander Platz“, canzone di Franco Battiato ricantata da Milva e intitolata alla piazza principale della ex Berlino Est.

Va sottolineata la magistrale esecuzione degli Spandau Ballet, che dopo oltre vent’anni sono ancora quelli di sempre. Tony Hadley è discretamente imbolsito ma canta ancora in maniera superba. Quando poi ci ha fatto risentire “Through the barricades” è stato davvero eccelso. Brava anche Mariah Carey. Di Becucci parliamo domani. Esce Chiara Ranieri, superfavorita per la vittoria che però è calata alla distanza, lasciando dentro Silver. A questo punto la gara diventa Marco Mengoni contro tutti. Le nostre valutazioni.

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (Will you be there di Micheal Jackson e Alexander Platz di Franco Battiato) – Non siamo assolutamente d’accordo col giudizio di Morgan. A noi le Yavanna su questo pezzo meraviglioso scritto da Battiato sono proprio piaciute. Finalmente un pò di bella armonia vocale e la giusta interpretazione teatrale che non ha rovinato la seriosità del pezzo. La canzone di Micheal Jackson è il noto plagio (accertato dai periti: 32 note uguali) de “I cigni di Balakà” di Al Bano e Romina (non ci credete? Allora sentite  qui) e lo ci sguazzano senza problemi.

 

16-24 ANNI

MARCO MENGONI (Billie Jean di Micheal Jackson e Onda su Onda di Paolo Conte) – Questo ragazzo è una macchina. Canta bene qualunque cosa gli si dia da eseguire. Sul pezzo di Conte potrebbe dire che ha fatto la cosa migliore da quando sta dentro X Factor, donandogli una insolita allegria. Sul brano di Michela Jackson va liscio come l’olio, rispetto alle cose che ha fatto è quasi una sorta di divertissement. C’è dentro proprio tutto. E’il più costante nel rendimento, tiene benissimo il palco. Senza Chiara Ranieri, si avvia a grandi passi verso Sanremo

SILVER (The girl is mine di Micheal Jackson e Giornali Femminili di Luigi Tenco, poi Drive my car dei Beatles) – Semplicemente eccezionale. Autoironico, faccia da schiaffi quanto basta, sul pezzo di Tenco sembra Elio e Le Storie Tese senza Le Storie Tese.  Totalmente caltato nella orginalità del brano. Conferma la nostra tesi che i pezzi è meglio non conoscerli che conoscerli e non amarli. Bene sul brano nel quale Jacko duetta con Paul Mc Cartney: lui si fa entrambe le parti e va bene comunque. In grossa crescita, soprattutto ha smesso di stonare. Nonostante questo, si prende il primo ballottaggio della sua partecipazione. E lo affronta con stile e leggerezza, anche nella parte acappella, dove Chiara è nettamente superiore.  Resta dentro perchè è più pop.

CHIARA RANIERI (Vieni da me de Le Vibrazioni poi “Se mai” di Franco Battiato, versione italiana di “Smile” di Charlie Chaplin) – Va al ballottaggio  e poi esce perchè probabilmente è arrivata al massimo e perchè essendo già il massimo a livello vocale e tecnico di più non può dare.  Qui Morgan ha ragione: quando canta il refrain urla e lo fa suo. Leggera incertezza a metà del pezzo: sui brani più pop è meno forte che su brani più classici. A noi però è piaciuta perchè ci emoziona sempre e secondo noi meritava un posto sul podio. Bene al ballottaggio, anche se non come nella prima esecuzione di quel brano. A cappella stravince. Ma non basta.

 OVER 25

GIULIANO RASSU (The way you make me feel di Micheal Jackson e A chi mi dice dei Blue) – La canzone dei Blue è un pò così, ma non è quella che bisogna giudicare. Lui è bravo, ha grande voce. E lo sappiamo. Bene sui Blue, su micheal Jackson va molto meglio, finalmente è a suo agio e si sente. Ci piace – e forse si piace – sempre di più in inglese e per questo in un giudizio globale non ci convince come altri. L’impressione che abbiamo è di uno tutta tecnica ma che emoziona ad intermittenza.

PAOLA CANESTRELLI (I just can’t stop loving you di Micheal Jackson e Briciole di Noemi) – Sul brano che ha lanciato Noemi, confermiamo il giudizio della prova di ingresso. Grande “canna”, come dice Morgan (cioè voce mostruosa), ma pezzo sin troppo facile per una come lei, che insegna canto e sulle cose tecniche va in carrozza. La versione originale ci emoziona di più. Gradevolissima, invece, sul pezzo di Jacko: liberata dai vincoli del blues, dello rnb e del dover per forza sfoderare la sua vocalità in mezzo a ghirigori vari, mostra tutta la sua voce cristallina e la sua capacità interpretativa. Sa fare la cantante pop.

X Factor 3, nona puntata: esce Sofia, entra Paola Canestrelli

Logo x factorNona puntata di X Factor, tutta dedicata al Festival di Sanremo, ma in particolar modo al ventennio d’oro della nostra musica italiana: ai cantanti sono infatti state assegnate soltanto canzoni che sono salite sul palco dell’Ariston nel periodo ’60-’80. Esce Sofia, inevitabile nel ballottaggio più insensato dell’universo con Chiara, quello che pensiamo di Sofia lo scriviamo più sotto.

Ultimo ballottaggio per l’ingresso di un cantante (a che serve, a 3 puntate dalla fine?), entra Paola Canestrelli: a 34  anni è la più “grande” concorrente femminile delle tre edizioni. Nota a margine per l’ospite Nathalie Imbruglia. Il pezzo è veramente ignobile, ma brutto davvero. Ma quando lei guarda la telecamera con quegli occhi e con quel sorriso può cantare anche l’elenco del telefono che ti cattura, perchè è magnetica. Non c’è niente da fare. Sotto, le nostre valutazioni.

GRUPPI VOCALI

YAVANNA  (Vacanze romane dei Matia Bazar) -Molto bene. Un’armonia di voci notevoli, un pezzo – in versione Gotan Project – che esalta le loro doti musicali e artistiche a tutto tondo, senza strafare e senza snaturarle. Non avranno voci potenti come la Ruggiero, ma si fanno apprezzare. Ottime ballerine di tango. A scanso di equivoci: sul palco facevano finta di suonare perchè non è consentito farlo dal vivo, ma il violino ed il piano che si sentivano nella base li hanno suonati loro davvero.

16-24 ANNI

CHIARA RANIERI (Le mille bolle blu di Mina e Forbidden Colours di Ryuchi Sakamoto) – Dato che non è Mina, con la quale è ovviamente inconfrontabile, ci mette ironia ed allegria. E comunque tira fuori tutta la sua voce cristallina e potente pur non essendo ridondante. E’tornata quella dell’inizio e  a corredo  inserisce un numero di spettacolo coinvolgendo gli altri del suo team. Senza rivali. Inqualificabile che sia andata al ballottaggio. Su Sakamoto perfetta come la prima volta. Ma no, non oiveva andarci al ballottaggio. No davvero, è il talento migliore uscito da X Factor, come si fa? Resta dentro. Per fortuna.

SILVER (Un’avventura di Lucio Battisti) – Finalmente una bella interpretazione: fresca, allegra, molto battistiana. Si sente che è qualcosa che gli calza a pennello, c’è dentro sino in fondo. Dopo qualche passaggio a vuoto, un bel lavoretto senza problemi. Liscio come l’olio, un divertissement.

MARCO MENGONI (Almeno tu nell’universo di Mia Martini)  – Interpretazione magistrale su un pezzo da donna, anche grazie alla base superba realizzata da Morgan. Questo ragazzo cresce a vista d’occhio, ad ogni puntata. Soprattutto, trova sempre la giusta faccia per interpretare ogni pezzo, si cala sempre bene dentro ad ogni brano. Davvero da applausi.

OVER 25

GIULIANO RASSU (L’immensità di Don Backy) – Facciamo ammenda. Avevamo detto che l’accento sardo non si sentiva. Invece quando canta in italiano si sente eccome. Però è meno forte rispetto a quello di Marco Carta e ci si può lavorare, perchè il ragazzo – a differenza dell’altro – si impegna. Gran voce, la canzone gli calza bene, ma onestamente ci piace di più l’esecuzione di Don Backy. Che non avrà un vocione, ma la cantava con una certa intensità, che qui non abbiamo sentito appieno.

SOFIA (Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli e You get wht you give dei New Radicals) – Il visino più bello di X Factor truccato in maniera indegna e vestito ancora peggio a metà fra il punk e l’emo, che con la luce bianc asparata in faccia quasi sembra la sorella di Alberto Camerini. L’arrangiamento del pezzo è una minerale scialita ma lei ci mette la solita grinta. A noi lei piace tantissimo, anche per come canta e tiene il palco da professionista. Ma siamo alla fine e il gioco si fa duro, va al ballottaggio e gli tocca sfidare Chiara. Come buttarsi dal ventesimo piano senza paracadute. Bene sui New  Radicals, ma era sfida impari. Esce, ci piange il cuore. Ma ha ragione Mara: là dentro è la più pronta. Speriamo abbia la stessa sorte di Noemi.

 

ASPIRANTI CONCORRENTI

ANGELO LUISI (16-24 ANNI, “Show must go on” dei Queen) – Voce imponente, sicuramente il confronto con Freddy Mercury è durissimo ma lui se la cava bene. Poi è vero che ci vuole una esperienza “di vita” per cantarla al meglio, ma c’è da dire che arriva sulle note alte con grande leggerezza. Non entra.

PAOLA CANESTRELLI (OVER 25, “Hyper Ballad” di Bjork) – Voce impressionante, molto “impostata”, molto tecnica ma del resto fa l’insegnante di canto. Cantare Bjork non è mica facile perchè lei è una parecchio brava (lo dice uno che ODIA  il sound di Bjork), con una timbrica assai particolare. Grande atmosfera. Entra in gara.  Facchinetti vatti a rivedere le puntate, non è la prima volta che ascoltiamo Bjork su X Factor: l’anno scorso Chiarastella cantò a cappella Isobel.

 SPENCER WI-FI (GRUPPI VOCALI, “Get down on it” di Kool and The Gang) – Ci hanno fatto riascoltare i mitici  Kool and The Gang e questo già basta per fare loro un applauso. Pezzo allegro, movimentato, molto funk. Hanno belle voci e tengono bene il palco. Fanno molto boyband. Non li risentiremo. Attenzione, per il futuro: occhio  a diventare più Take That e meno Ragazzi Italiani…

X Factor 3, ottava puntata, esce Damiano Fiorella

Logo x factorOttava puntata di X Factor 3, più amaro che dolce il verdetto. Esce il bel tenebroso Damiano Fiorella e se la cava, evitando anche il ballottaggio, un Silver palesemente inferiore agli altri in questa serata. Il gioco comincia a farsi duro perchè le Yavanna si stanno giocando benissimo le carte per rimanere dentro e l’ingresso di Giuliano Rassu ha un pò scompaginato gli equilbri in campo.

La Mori, che fino a mercoledì scorso non avrebbe potuto sperare di vincere nemmeno facendo una macumba agli altri due giudici, ha adesso per le mani un bell’asso. Ora la palla passa a Morgan: le otto puntate hanno dimostrato che la Mori non sa scegliere i pezzi da assegnare ai suoi artisti (vedi distruzione di Sofia), al contrario di Morgan, che valorizza bene i suoi artisti. Se sceglie bene i brani, annulla la grande voce di Giuliano e piazza due artisti ai primi due posti. I due che si meritano di vincere, perchè stanno dentro dall’inizio.

 

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (E’ tutto un attimo di Anna Oxa e Aria di Gianna Nannini) –  Non siamo assolutamente d’accordo con i giudici, a noi l’interepretazione è piaciuta. E’ vero che rispetto ad Anna Oxa hanno meno versatilità nel tono vocale, ma sono sembrate piuttosto a loro agio, mentre altre volte sembravano un pò patire il pezzo. Le acconciature ricordavano la Oxa di quegli anni (era il 1986). Non meritavano il ballottaggio, dove cantano un pezzo nel quale non avevano brillato. Cantano bene, ma la sensazione è la stessa dell’altra volta. Le salvano, giusto così.

16-24 ANNI

MARCO MENGONI (“Insieme a te sto bene” di Lucio Battisti)A Cappella esegue: “L’appuntamento” di Ornella Vanoni. Sul pezzo di Battisti, alzato anche di tonalità su sua richiesta, è straordinario. Voce ferma e precisa, senza cali di intonazione, solita interpretazione di spessore. Si conferma notevolmente a suo agio su pezzi da donna: quello della Vanoni gli calza benissimo.  Ha una voce non potente ma assolutamente molto moderna e malleabile. Un bel talento davvero.

CHIARA RANIERI (E non finisce mica il cielo di Mia Martini)A Cappella esegue: “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo. Dopo due settimane, torna su livelli d’Eccellenza, aprendo la voce come non avevamo più sentito. Morgan l’aiuta con un pezzo di Mia Martini, lei sentitamente ringrazia, interpreta divinamente e porta a casa. Forse la miglior esibizione di quest’anno in assoluto. Da brividi. Come anche nell’interpretazione senza musica. La sua voce è uno strumento celestiale.

SILVER (Le cose in comune di Daniele Silvestri)A Cappella esegue: “Fatti mandare dalla mamma” di Gianni Morandi. Arrangiamento veramente brutto, ne soffre un pò anche l’interpretazione, che comunque di per sè non brilla. Non ci mette l’ironia e la leggerezza che l’originale mette sempre ogni volta che canta le sue cose. Non gli appartiene, questo pezzo. E si sente. Meritava il ballotaggio, lo salvano. Non stona, ma nel pezzo a cappella, contro Giuliano e Chiara è come essere un punching ball: prendi i cazzotti da tutti.

OVER 25

GIULIANO RASSU  (Back to black di Amy Wynehouse)A Cappella esegue: “L’emozione non ha voce” di Adriano Celentano. Notevolissimo nel pezzo della Wynehouse, appunto costruito per una donna, ma già l’a settimana scorsa aveva stupito su Duffy. Serissimo avversario per Marco e Chiara. Molto bravo a cappella, conferma le sue doti vocali, anche se per timbrica e formazione blues e funk va meglio in inglese.

DAMIANO FIORELLA (Il volo di Zucchero e Baby can I hold you di Tracy Chapman)A Cappella esegue: “Piazza grande” di Lucio Dalla. Sul pezzo di Zucchero ci mette grinta e rabbia, la volontà rifarsi dopo due ballottaggi. Meglio delle altre uscite, anche se forse ha ragione Morgan: forse soffre un pò le cover. Del resto però queste sono le regole del gioco. Non meritava il ballottaggio, perchè senza musica tutto sommato è andato bene, non avendo una voce potente, ma avendola usata molto bene. Al ballottaggio scivola via, come la dolcissima canzone di Tracy Chapman. Esce di scena. Forse inevitabile viste le avversarie, ma non doveva finire al barrage.

SOFIA (It makes you happy di Sheryl Crow)A Cappella esegue:  “Goldrake” di Alberto Tadini alias Actarus, nella versione di Alessio Carraturo. Perde un pò il confronto con Sheryl Crow che ha una voce straordinaria, ma rispetto alla signora Armstrong non sfigura affatto. In crescendo nel corso della canzone, comunque si sente che è a suo agio su questa scia. Scelta coraggiosissima a cappella sulla sigla del cartoon rivista da Carraturo: se non hai una voce potente, puoi comunque dimostrare di saperla usare al meglio. Lei tira fuori la dolcezza, una tenerezza da bambini. E dimostra che si può cantare seriamente anche questa roba qui.

X Factor 3: settima puntata. Esce Cristiana Soriano, entra Giuliano Rassu

Logo x factorSettima puntata del programma, trasformata da Morgan in un omaggio ai Beatles visto che ha assegnato a tutti i suoi artisti canzoni dei Fab Four, due in versione originale e due nelle cover italiani già canatate da altri artisti. Il tutto per onorare i quarant’anni dall’uscita dell’album Abbey Road. Claudia Mori sclera di nuovo, insulta il pubblico che a suo dire “non capisce niente” perchè ha sbagliato a mandare i due al ballottaggio.

Non siamo d’accordo sulla sua valutazione,  pur rispettandola. Ma oggettivamente i suoi modi sono troppo burberi. Giustissima la bordata di fischi. E’già la seconda volta che va fuori di testa. La speranza è che per lei non ci sia un altro X Factor, perchè così non va bene proprio. Esce Cristiana Soriano, decisione già chiara al momento della fine delle esecuzioni. Nella terza ed ultima sfida tra aspiranti entra Giuliano Rassu, over 25, con Claudia Mori che ora pareggia il conto con Morgan. Ateenzione che questo ragazzo sardo è molto interessante.

Nota a margine: l’interpretazione di Whitney Houston è stata imbarazzante. Per quelli come noi che hanno in “All at once” il pezzo straniero preferito proprio per le grandi doti canore dell’artista, la Houston che sta tentando di ripartire dopo i tanti problemi, non è nemmeno la brutta copia della precedente. A parte la bruttezza del pezzo, la differenza fra le due Houston è veramente notevole. Eppure ha preso il disco d’oro. Proprio vero: in Italia divoriamo di tutto.

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (Dancing di Elisa) – Dovevano cantare “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero ma il brano non calzava loro in prova così hanno proposto questo pezzo. Sbagliando. Perchè le loro voci erano troppo ridondanti. Sono tornate quelle delle prime uscite, tutte voci e tecnica, zero  passione. Tutto troppo complicato per un pubblico pop. Prova negativa. Si salvano per le loro voci (e forse perchè sono l’unico gruppo rimasto).

 16-24 ANNI

CHIARA RANIERI (Eleanor Rigby dei Beatles nella versione italiana con testo di Morgan) – La versione originale è questa. Canzone lineare, sin troppo per una come lei, ma al solito riesce a metterci l’anima, persino in un testo un pò arrabattato come quello elaborato in poco tempo da Morgan. Non è la sua migliore esibizione, ma ci è piaciuta. Confermiamo quanto detto nelle puntate precendenti: ha una voce cristallina, melodiosa e non ridondante. E tiene il palco con una sicurezza incredibile per i suoi vent’anni.

MARCO MENGONI (Helter skelter dei Beatles) – Nell’insolito pezzo heavy metal dei Beatles fa come al solito un figurone. E’ una sorta di androide che assimila i pezzi e li riproduce sempre con grande grinta, padronanza vocale e del palco.  Si avvia a sfidare Chiara per la vittoria finale. Rispetto a lei è meno bravo a livello di malleabilità vocale ma è forse è l’artista più sinceramente pop fra tutti quelli in gara. Non a caso lui e Chiara sono gli unici le cui cover stanno vendendo benino.

SILVER (Drive my car dei Beatles) – Per chi non la ricordasse, è questa qui. Il pezzo gli piace, perchè lui è un Beatles-fan, con tanto di tessera del fan club che mostra nella clip. Dunque la canta con voglia, passione e grinta. Si muove bene, è molto a suo agio. Il problema è che stona. E non è nemmeno la prima volta. Arrivati alla settima puntata, è una situazione assolutamente non tollerabile.  Meritava il ballottaggio.

CRISTIANA SORIANO (And I love her dei Beatles in versione italiana con testo di Morgan e “My house is empty now di Burt Bacharach e Elvis Costello) – Questo pezzone qui…Non riusciva a cantare la versione di Patty Pravo (quella del link), così il pezzo è stato riscritto prima dalla stessa Cristiana poi da Morgan. Grande voce, grandissima telegenia, emozione che passa così così. Emozione di Cristiana, invece, altissima, a scapito dell’esecuzione. Infatti finisce in ballottaggio. Dove su un pezzo di Elvis Costello (quello del suo ingresso) viaggia tranquillamente a livello di esecuzione, ma continuando a non piacere granchè. Il confronto a cappella con Damiano invece lo vince 5-0. Purtroppo per lei, non basta.

 OVER 25

DAMIANO FIORELLA (Non è per sempre degli Afterhours e Redempion Song di Bob Marley) – La cui versione originale sta qui. Ha ragione Morgan, paga il fatto che il pezzo è troppo alternativo per un programma del genere, pure se trattasi di brano bellissimo e cantato con grinta ed emozione, in una delle sue migliori esibizioni da quando è nel programma. Bene al ballottaggio, che del resto era sul suo pezzo migliore di tutto X Factor. A cappella però non è straordinario. Mara lo salva, col giusto ragionamento che non avrà una seconda chance, a 31 anni.

SOFIA (You get what you give dei New Radicals)Questa è la versione originale del brano. Come volevasi dimostrare, su pezzi rock, viaggia molto meglio che su brani melodici, anche se i New Radicals erano molto particolari. Però ci è piaciuta. Parecchio. Grinta, ottima tenuta di palco, bella interpretazione. E infatti il pubblico la premia col passaggio del turno. La sua mentore Claudia Mori invece l’affossa, dicendo che meritava di uscire. In bocca al lupo per il futuro.

ASPIRANTI CONCORRENTI

GIULIANO RASSU (Over 25, “Warwick avenue” di Duffy) – Gran bella interpretazione su un pezzo difficilissimo come quello di Duffy. Un timbro vocale interessantissimo e soprattutto, non si sente assolutamente l’accento sardo che invece ha quando parla (capito Marco Carta? E’possibile cantare senza inflessione dialettale!). Istintivamente, al primo ascolto, è piaciuto parecchio. Entra nel programma, se lo merita.

GABRIELLA MARTINELLI (16-24 anni, “Happiness is a worm gun” dei Beatles)- Pezzo di una difficoltà enorme, forse il più difficile in assoluto fra tutti quelli di questa edizione, uno dei brani “oscuri” dei Beatles. Lei lo canta benissimo – con un inserto in italiano – non accusando assolutamente la complicazione, senza la benchè minima sbavatura. E’molto brava, sui livelli di Giuliano. Non entra nel programma, onestamente era una bella lotta con l’artista di Claudia Mori. Penalizzata dal fatto che non passata la banda col televoto durante l’esecuzione, è la seconda gaffe della produzione.

 FADING MEMORIES (Gruppo Vocali, “To lose my life” degli White Lies) – Hanno un trucco sugli occhi a metà fra i Sonohra, Mario Spada e i Tokyo Hotel e dunque sono lievemente irritanti. Però la coraggiossissima scelta di portare gli White Lies merita almeno un plauso. I gemelli sono bravi, tengono bene il palco e sono molto a loro agio sul pezzo rockeggiante, sono dei bei personaggi. Giuliano però è stato migliore, purtroppo per loro sono capitati in un girone di ferro.

 

 

 

 

 

X Factor 3, sesta puntata: escono i Luana Biz e Francesca Ciampa

Logo x factorDoppia eliminazione nella sesta puntata di X Factor, escono i Luana Biz, lasciando Mara Maionchi con le sole Yavanna e Francesca Ciampa, finita suo malgrado in una manche complicatissima e che poi ha pagato il non altissimo gradimento di Morgan per le sue performance. In generale una serata su alti livelli musicali – il pezzo di Tracy Chapman non si sentiva da una vita, era veramente bellissimo – ma anche dalle grandi sorprese.

Il pubblico ha ormai delineato le proprie preferenze: Chiara, Marco, Silver con probabile lotta per la quarta piazza in finale fra Yavanna e Cristiana, che appena entrata ha pagato un pò lo scotto dell’emozione ma che ha grandissime doti vocali e una notevolissima telegenia, che quando si tratta del pubblico da casa non guasta mai. Sotto, i nostri giudizi, come ogni puntata.

 

 

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (La vie en rose di Edith Piaf e Terdrops dei Massive Attack) – Notevolissimo il mix fra la versione originale in francese – con tanto di microfoni che “megafonizzano” la voce e la versione dance di Grace Jones, che è parzialmente in inglese. Assolutamente sublime, forse la migliore interpretazione della sera (anche meglio di Chiara, stasera), sicuramente la loro migliore da quando stanno ad X Factor. Allucinante che le abbiano mandate al ballottaggio. Ma che hanno sentito, da casa? Bene sui Massive Attack ed anche acappella. Morgan le salva. Scontato? Forse, visto che al barrage c’era Francesca.

LUANA BIZ (Due destini di Tiromancino e Sono solo canzonette di Edoardo Bennato)- Peccato davvero siano usciti, ma in una serata con due eliminazioni era assolutamente imprevedibile chi potesse finire al ballottaggio. Poi la scelta di Morgan era abbastanza scontata, viste le sere precedenti. Su Bennato al ballottaggio e su Micheal Jackson a cappella sono stati eccezionali. Il pezzo di Tiromancino non faceva proprio al caso loro ma se la sono cavata, pur senza brillare.

 

OVER 25

DAMIANO FIORELLA (Baby can I hold you di Tracy Chapman e Un giorno credi di Edoardo Bennato) – La versione originale è questa qui. La canzone di Tracy Chapman è bellissima ma pochissimi se la ricordavano, anche per la particolarità del sound dell’artista americana e per questo Damiano paga dazio col ballottaggio (oltrechè per il fatto che ha scarsa dimestichezza con l’inglese), pur cantando bene. Va male, secondo noi, al barrage dove non rende al massimo col pezzo di Bennato e dove va piatto con “Lontano Lontano” di Luigi Tenco. Lo salva Morgan.

FRANCESCA CIAMPA (Black horse and a cherry tree di KT Tunstall e Kiss from a rose di Seal) – Lei è bravissima e si vede che ha lavorato in un musical perchè canta e balla, però questa versione del pezzo della cantautrice scozzese ci ha fatto storcere il naso. Dato però che non è facile in quel contesto muoversi, soprattutto su un pezzo ritmato come questo, la prova è più che buona. Ci ha fatto divertire parecchio e questo basta. Finisce al ballotaggio perchè la puntata è un tritacarne e canta benissimo un bellissimo pezzo. Va casa condannata da Morgan. Non se lo meritava…

SOFIA (Mezzogiorno di Jovanotti) – Supera a pieni voti l’esame con Lorenzo Cherubini, che non è per niente facile eseguire. Allegra, fresca, divertente, anche se nel balletto che coinvolgeva Damiano e Francesca sembrava un pò troppo il video originale. Ma lei come al solito ci mette grinta. E’in crescita, forse quella che è cresciuta di più in sei puntate.

 

16-24 ANNI

CRISTIANA SORIANO (La musica è finita di Ornella Vanoni) – Fa la scalinata come Wanda Osiris su un pezzo scritto da un mostro sacro della nostra musica, vale a dire  Umberto Bindi. Arrangiamento di Robert Plant. Qualche incertezza dovuta all’emozione, ma era in pratica alla prima uscita ufficiale. Però è bravissima, ha una voce molto tradizionale, vedremo se sarà o meno malleabile su vari generi (qualche dubbio l’abbiamo).

MARCO MENGONI (Ashes to ashes di David Bowie), la cui versione originale è questa. Terzo giro, terza corsa. Di nuovo un pezzo che non conosceva, di nuovo una grandissima interpretazione. David Bowie non è proprio semplicissimo da cantare, anche per il suo stile molto particolare. Lui dimostra di saper cantare anche pezzi del genere. Il rivale più acrreditato di Chiara per la vittoria finale.

SILVER (Non abbiam bisogno di parole di Ron) – Il problema è che siamo  di parte, perchè questo pezzo ci piace in maniera smisurata, è una delle più belle canzoni d’amore italiane dei tempi recenti. Purtroppo l’esibizione  non è stata all’altezza del pezzo. Nella parte finale ha stonato parecchio, il che ha rovinato una prima parte più che dignitosa. Lui è molto pop. Ma molto. Però ieri sera insomma… Si salva e non lo meritava, stavolta.

CHIARA RANIERI (Medley con Shine on you crazy Diamond e Great Gig in the sky dei Pink Floyd) – Morgan la fa sfogare a piena voce, giusto per lanciarle ancora un pò la volata. Ormai non abbiamo più niente da dire di originale su di lei: può cantare anche l’elenco del telefono, tanto le darebbe profondità e stile lo stesso. Veramente straordinaria.  Nonostante 39 di febbre.

X Factor 3, quinta puntata: esce Mario Spada

xfactor3Puntata particolarmente accesa, la quinta di X Factor, con giudici litigiosissimi, una Claudia Mori particolarmente “ruvida”, Morgan particolarmente disposto alla lite. Come al solito non entriamo nel gossip. Ci limitiamo a dire che esce Mario Spada.

Forse non era il peggiore della serata, anzi, sicuramente non lo era ma nella prima manche è finita una Sofia ieri invece particolarmente in palla, poi salvata da Mara Maionchi. Morgan ha perso due artisti con un colpo solo e se l’è presa anzichè no. Altra gara per aspiranti concorrenti: stravince Cristiana Soriano e Morgan recupera il cantante perso. Ecco le nostre valutazioni.

OVER 25

SOFIA (This is the life di Amy Mc Donald e Il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano) – Scelta interessantissima e non possiamo che andare fieri del fatto che siamo stati tra i primi a farvi conoscere questo pezzo. Lei ci entra dentro benissimo, perchè è il suo genere e nonostante il testo sia uno scioglilingua, se la cava bene. E’la sua esibizione più coinvincente sino ad ora. Va al ballottaggio: non se lo meritava. Sul pezzo di Rino Gaetano si concede un giusto divertissement. Si salva e siamo contenti.

DAMIANO FIORELLA (Coss’è l’amor di Vinicio Capossela) – Un altro cantautore, forse il più sui generis in circolazione. Ha ragione Morgan, bisognerebbe fargli cantare qualcosa di diverso. Lui è bravo e l’abbiamo capito, ha cantato benissimo come al solito, ma siamo fermi all’inizio.

FRANCESCA CIAMPA (Città vuota di Mina)– L’originale, per chi non se lo ricorda, sta qui. E’ brava, ma in questa esecuzione ha avuto dei cali di intonazione che si sono sentiti. La messa in scena per Morgan ha funzionato, tutto il complesso un pò meno.

16-24 ANNI

MARCO MENGONI (My baby just cares for me di Nina Simone) – Scelta pericolosissima perchè il pezzo – un classico del jazz -è famoso ma non proprio famosissimo all’ascolto immediato (l’originale è questo e l’avete sentito in un noto spot…). Eppure lui va come al solito benissimo, anche stavolta non conosce il pezzo ma lo fa suo. Si conferma come uno dei migliori artisti del lotto, con una notevole voce. Con quella barba incolta le ragazze saranno impazzite…Però è strafottente, si rende antipatico.

CHIARA RANIERI (Indaco dagli occhi di cielo di Zucchero)- Solita prova di classe con annessa ovazione a fine esecuzione. Viaggia a vele spiegate verso la vittoria finale. Ora come ora, se non entra un altro fenomeno, non ha rivali.

MARIO SPADA (Hello I love you- The Doors e Personal Jesus dei Depeche Mode) – Altra scelta rischiosa. Morgan fa cultura musicale ma non è che i pezzo sia popolarissimo. Il pezzo (questo) poi è del 1968. Interpretazione lineare, ma non è che ci abbia emozionato più di tanto. Fa il suo, diremmo. E infatti va al ballottaggio, dove ripropone il pezzo d’ingresso. Per poi uscire di filata.

SILVER (Non è nel cuore di Eugenio Finardi) – Finardi gli calza a pennello. E’incredibile come questo ragazzo, appassionato dei Beatles, riesca a far sue canzoni a lui molto lontane. Sino ad ora è quello più modellabile – a parte Chiara – aspettiamo di sentirlo su pezzi rock.

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (Smells like teen spirits dei Nirvana) –Curioso sentirle su un pezzo lontano anni luce dalla loro natura, altro brano poco noto al grande pubblico (l’originale è questo qui). Look terribile, anche l’esecuzione non ci ha convinto più di tanto, a dire il vero. Questi pezzi non fanno per loro, spiace dar ragione alla Mori, ma stavolta è vero.

LUANA BIZ (Futura di Lucio Dalla) – Continuano a convincerci non più di tanto. Sono bravi, hanno ottime voci, ma sono poco gruppo. Se la scia doveva essere quella degli Aram Quartet, la strada è sbagliata. La canzone non li aiuta, ma insomma…

ASPIRANTI CONCORRENTI

THE MENLOVE (Gruppi Vocali, I can’t stand losing you dei Police) – Non particolarmente entusiasmanti, niente di originale, anche se mostrano buone doti vocali ma sono sembrati un pò deboli nell’interpretazione, la performance è passata via come acqua corrente. Uno dei componenti somiglia ad uno degli Aram Quartet. Grazie della partecipazione.

CRISTIANA SORIANO (16-24 anni, This house is empty now di Burt Bacharach e Elvis Costello) – Canta benissimo un pezzo difficilissimo di Burt Bacharach e Elvis Costello, ha una grande voce funky e sicuramente questo ha accresciuto la sua prestazione, visto che il brano non è di facile presa. La risentiremo, è un soggetto interessantissimo.

TATIANA VIGNATI (over 25- Release Me di Agnes) – Bellissima canzone dance pop oltrechè fresco successo. La canta molto bene ma su un pezzo come quello – molto fresco e giovanile – ti devi muovere ed invece lei sta ferma come un palo. Infatti resta a casa.