X Factor 3, undicesima puntata, esce Paola Canestrelli

X Factor 3, ultime battute. Esce Paola Canestrelli. Da un lato ci dispiace perchè è molto brava, dall’altra forse è giusto così perchè è l’ultima entrata. Però come potrete leggere più sotto nelle valutazioni, ha ricevuto un “premio” che vale molto di più di un qualsiasi passaggio del turno. Resta dentro Silver, che non va nemmeno al ballottaggio in una serata nella quale va totalmente nel pallone.

Un uomo solo, al comando, il suo nome è Marco Mengoni. Con l’uscita di Chiara, sembra difficile trovare un vincitore diverso. Resta da capire chi lo accompagnerà nella serata finale. Ieri, le interpretazioni con l’orchestra hanno valorizzato tutte le esibizioni. Mercoledì sentiremo gli inediti di Marco, Paola, Giuliano e delle Yavanna. Quello di Damiano Fiorella l’abbiamo sentito ieri in puntata, vogliamo risacoltarlo di nuovo, che la prima volta non c’ha fatto un grande effetto. Ne riparleremo. Sotto, le valutazioni.

 

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (Pazza Idea di Patty Pravo e Neverending story di Limahl poi Dancing di Elisa) – Soprattutto ci ha fatto piacere riascoltare il pezzone dell’ex leader dei Kajagoogoo del 1984, colonna sonora dell’omonimo film. L’arrangiamento coi violini e l’esecuzione con l’orchestra sono francamente una goduria. Tutto molto bello e loro ci stanno dentro a meraviglia. Le tende sul pezzo della Pravo fanno un pò Amanda Lear che canta “Cocktail d’amore” di Stefania Rotolo nell’omonimo programma. Bell’arrangiamento, bell’armonia vocale. Bravissime loro. Al ballottaggio senza problemi, Morgan le salva e fa bene,

 

16-24 ANNI

MARCO MENGONI (Il nostro concerto di Umberto Bindi e Kiss di Prince) – Il primo dei due pezzi di recente l’ha ricanatato il suo tutor Morgan nell’album “Italian Songbook n.1”. Sempre più difficile! Cantare Prince senza farsi distrarre da due ballerine praticamente ignude che gli danzano sinuose a fianco. Lui ogni tanto un’occhiata ce la butta ma il pezzo scivola via benissimo, entra con tutti e due i piedi sulla tonalità di Prince, evitando il falsetto ma dando la stessa intensità all’interpretazione. Un Prince più pudico, diremmo. Applausi a scena aperta su Bindi (sto pezzo è del 1960, ma sembra di oggi per quanto è bello). Chiaro, limpido, pulito. Come il famoso whisky. Acuto fantastico. Un uomo in fuga. Se ha l’inedito giusto non lo prendono più.

SILVER  (La donna cannone di Francesco di Gregori e Space Oddity di Davide Bowie) – David Bowie lo trovate qui.  Serataccia. Comincia bene con David Bowie, anche se non è una delle sue migliori cose. Però mostra di avere voce, cosa che non avevamo sentito prima.  Sull’esecuzione di Francesco De Gregori va completamente nel pallone, si dimentica le parole e rovina una buona partenza. Si salva dall’eliminazione soltanto perchè mostra di accusare il colpo. Non meritava di restare dentro,stavolta.

 

OVER 25

PAOLA CANESTRELLI (Estate dei Negramaro poi Hyper Ballad di Bjork) – Dispiace molto non risentirla , ma in fondo il suo X Factor l’ha già vinto: Tony Hadley, dopo averle fatto i complimenti “de visu” a fine scorsa puntata ha chiesto il dvd della sua esecuzione nel loft con gli Spandau mentre cantava “Through the barricades”. L’ha chiesta Tony Hadley, mica uno qualsiasi, eh! Bene sul pezzo dei Negramaro, che affronta con ottima padronanza del palco e bella estensione vocale. E’sicura, è una che sa fare questo mestiere, ma paga il fatto che ormai è questione di manciate di voti. Al ballottaggio si conferma ottima su Bjork. Esce perchè è lì da poco. E forse in fondo è più giusto così. Ma quanto è brava!

GIULIANO RASSU  (Mi ritorni in mente di Lucio Battisti e Angels di Robbie Williams) – Su Battisti va liscio come l’olio, il brano si presta ma non è che Battisti venga tutti bene, lui ci riesce. Il pezzo di Robbie Williams lo ha imparato in due giorni e infatti qualche problema con la lingua ce l’ha. Però canta benissimo e questo è importante, anche se manca di presenza scenica. E’ totalmente impagliato.

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X Factor 3, decima puntata, esce Chiara Ranieri

Logo x factorDecima puntata di X Factor, adesso ne mancano ufficialmente tre alla fine. Doppia performance per i ragazzi. Una delle due canzoni è rigorosamente  di Micheal Jackson, un tributo al re del pop. L’altra è libera e fa piacere trovare una celebrazione – volontaria da parte della Maionchi – dei venti anni dalla caduta del muro di Berlino con l’assegnazione di “Alexander Platz“, canzone di Franco Battiato ricantata da Milva e intitolata alla piazza principale della ex Berlino Est.

Va sottolineata la magistrale esecuzione degli Spandau Ballet, che dopo oltre vent’anni sono ancora quelli di sempre. Tony Hadley è discretamente imbolsito ma canta ancora in maniera superba. Quando poi ci ha fatto risentire “Through the barricades” è stato davvero eccelso. Brava anche Mariah Carey. Di Becucci parliamo domani. Esce Chiara Ranieri, superfavorita per la vittoria che però è calata alla distanza, lasciando dentro Silver. A questo punto la gara diventa Marco Mengoni contro tutti. Le nostre valutazioni.

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (Will you be there di Micheal Jackson e Alexander Platz di Franco Battiato) – Non siamo assolutamente d’accordo col giudizio di Morgan. A noi le Yavanna su questo pezzo meraviglioso scritto da Battiato sono proprio piaciute. Finalmente un pò di bella armonia vocale e la giusta interpretazione teatrale che non ha rovinato la seriosità del pezzo. La canzone di Micheal Jackson è il noto plagio (accertato dai periti: 32 note uguali) de “I cigni di Balakà” di Al Bano e Romina (non ci credete? Allora sentite  qui) e lo ci sguazzano senza problemi.

 

16-24 ANNI

MARCO MENGONI (Billie Jean di Micheal Jackson e Onda su Onda di Paolo Conte) – Questo ragazzo è una macchina. Canta bene qualunque cosa gli si dia da eseguire. Sul pezzo di Conte potrebbe dire che ha fatto la cosa migliore da quando sta dentro X Factor, donandogli una insolita allegria. Sul brano di Michela Jackson va liscio come l’olio, rispetto alle cose che ha fatto è quasi una sorta di divertissement. C’è dentro proprio tutto. E’il più costante nel rendimento, tiene benissimo il palco. Senza Chiara Ranieri, si avvia a grandi passi verso Sanremo

SILVER (The girl is mine di Micheal Jackson e Giornali Femminili di Luigi Tenco, poi Drive my car dei Beatles) – Semplicemente eccezionale. Autoironico, faccia da schiaffi quanto basta, sul pezzo di Tenco sembra Elio e Le Storie Tese senza Le Storie Tese.  Totalmente caltato nella orginalità del brano. Conferma la nostra tesi che i pezzi è meglio non conoscerli che conoscerli e non amarli. Bene sul brano nel quale Jacko duetta con Paul Mc Cartney: lui si fa entrambe le parti e va bene comunque. In grossa crescita, soprattutto ha smesso di stonare. Nonostante questo, si prende il primo ballottaggio della sua partecipazione. E lo affronta con stile e leggerezza, anche nella parte acappella, dove Chiara è nettamente superiore.  Resta dentro perchè è più pop.

CHIARA RANIERI (Vieni da me de Le Vibrazioni poi “Se mai” di Franco Battiato, versione italiana di “Smile” di Charlie Chaplin) – Va al ballottaggio  e poi esce perchè probabilmente è arrivata al massimo e perchè essendo già il massimo a livello vocale e tecnico di più non può dare.  Qui Morgan ha ragione: quando canta il refrain urla e lo fa suo. Leggera incertezza a metà del pezzo: sui brani più pop è meno forte che su brani più classici. A noi però è piaciuta perchè ci emoziona sempre e secondo noi meritava un posto sul podio. Bene al ballottaggio, anche se non come nella prima esecuzione di quel brano. A cappella stravince. Ma non basta.

 OVER 25

GIULIANO RASSU (The way you make me feel di Micheal Jackson e A chi mi dice dei Blue) – La canzone dei Blue è un pò così, ma non è quella che bisogna giudicare. Lui è bravo, ha grande voce. E lo sappiamo. Bene sui Blue, su micheal Jackson va molto meglio, finalmente è a suo agio e si sente. Ci piace – e forse si piace – sempre di più in inglese e per questo in un giudizio globale non ci convince come altri. L’impressione che abbiamo è di uno tutta tecnica ma che emoziona ad intermittenza.

PAOLA CANESTRELLI (I just can’t stop loving you di Micheal Jackson e Briciole di Noemi) – Sul brano che ha lanciato Noemi, confermiamo il giudizio della prova di ingresso. Grande “canna”, come dice Morgan (cioè voce mostruosa), ma pezzo sin troppo facile per una come lei, che insegna canto e sulle cose tecniche va in carrozza. La versione originale ci emoziona di più. Gradevolissima, invece, sul pezzo di Jacko: liberata dai vincoli del blues, dello rnb e del dover per forza sfoderare la sua vocalità in mezzo a ghirigori vari, mostra tutta la sua voce cristallina e la sua capacità interpretativa. Sa fare la cantante pop.

X Factor 3, nona puntata: esce Sofia, entra Paola Canestrelli

Logo x factorNona puntata di X Factor, tutta dedicata al Festival di Sanremo, ma in particolar modo al ventennio d’oro della nostra musica italiana: ai cantanti sono infatti state assegnate soltanto canzoni che sono salite sul palco dell’Ariston nel periodo ’60-’80. Esce Sofia, inevitabile nel ballottaggio più insensato dell’universo con Chiara, quello che pensiamo di Sofia lo scriviamo più sotto.

Ultimo ballottaggio per l’ingresso di un cantante (a che serve, a 3 puntate dalla fine?), entra Paola Canestrelli: a 34  anni è la più “grande” concorrente femminile delle tre edizioni. Nota a margine per l’ospite Nathalie Imbruglia. Il pezzo è veramente ignobile, ma brutto davvero. Ma quando lei guarda la telecamera con quegli occhi e con quel sorriso può cantare anche l’elenco del telefono che ti cattura, perchè è magnetica. Non c’è niente da fare. Sotto, le nostre valutazioni.

GRUPPI VOCALI

YAVANNA  (Vacanze romane dei Matia Bazar) -Molto bene. Un’armonia di voci notevoli, un pezzo – in versione Gotan Project – che esalta le loro doti musicali e artistiche a tutto tondo, senza strafare e senza snaturarle. Non avranno voci potenti come la Ruggiero, ma si fanno apprezzare. Ottime ballerine di tango. A scanso di equivoci: sul palco facevano finta di suonare perchè non è consentito farlo dal vivo, ma il violino ed il piano che si sentivano nella base li hanno suonati loro davvero.

16-24 ANNI

CHIARA RANIERI (Le mille bolle blu di Mina e Forbidden Colours di Ryuchi Sakamoto) – Dato che non è Mina, con la quale è ovviamente inconfrontabile, ci mette ironia ed allegria. E comunque tira fuori tutta la sua voce cristallina e potente pur non essendo ridondante. E’tornata quella dell’inizio e  a corredo  inserisce un numero di spettacolo coinvolgendo gli altri del suo team. Senza rivali. Inqualificabile che sia andata al ballottaggio. Su Sakamoto perfetta come la prima volta. Ma no, non oiveva andarci al ballottaggio. No davvero, è il talento migliore uscito da X Factor, come si fa? Resta dentro. Per fortuna.

SILVER (Un’avventura di Lucio Battisti) – Finalmente una bella interpretazione: fresca, allegra, molto battistiana. Si sente che è qualcosa che gli calza a pennello, c’è dentro sino in fondo. Dopo qualche passaggio a vuoto, un bel lavoretto senza problemi. Liscio come l’olio, un divertissement.

MARCO MENGONI (Almeno tu nell’universo di Mia Martini)  – Interpretazione magistrale su un pezzo da donna, anche grazie alla base superba realizzata da Morgan. Questo ragazzo cresce a vista d’occhio, ad ogni puntata. Soprattutto, trova sempre la giusta faccia per interpretare ogni pezzo, si cala sempre bene dentro ad ogni brano. Davvero da applausi.

OVER 25

GIULIANO RASSU (L’immensità di Don Backy) – Facciamo ammenda. Avevamo detto che l’accento sardo non si sentiva. Invece quando canta in italiano si sente eccome. Però è meno forte rispetto a quello di Marco Carta e ci si può lavorare, perchè il ragazzo – a differenza dell’altro – si impegna. Gran voce, la canzone gli calza bene, ma onestamente ci piace di più l’esecuzione di Don Backy. Che non avrà un vocione, ma la cantava con una certa intensità, che qui non abbiamo sentito appieno.

SOFIA (Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli e You get wht you give dei New Radicals) – Il visino più bello di X Factor truccato in maniera indegna e vestito ancora peggio a metà fra il punk e l’emo, che con la luce bianc asparata in faccia quasi sembra la sorella di Alberto Camerini. L’arrangiamento del pezzo è una minerale scialita ma lei ci mette la solita grinta. A noi lei piace tantissimo, anche per come canta e tiene il palco da professionista. Ma siamo alla fine e il gioco si fa duro, va al ballottaggio e gli tocca sfidare Chiara. Come buttarsi dal ventesimo piano senza paracadute. Bene sui New  Radicals, ma era sfida impari. Esce, ci piange il cuore. Ma ha ragione Mara: là dentro è la più pronta. Speriamo abbia la stessa sorte di Noemi.

 

ASPIRANTI CONCORRENTI

ANGELO LUISI (16-24 ANNI, “Show must go on” dei Queen) – Voce imponente, sicuramente il confronto con Freddy Mercury è durissimo ma lui se la cava bene. Poi è vero che ci vuole una esperienza “di vita” per cantarla al meglio, ma c’è da dire che arriva sulle note alte con grande leggerezza. Non entra.

PAOLA CANESTRELLI (OVER 25, “Hyper Ballad” di Bjork) – Voce impressionante, molto “impostata”, molto tecnica ma del resto fa l’insegnante di canto. Cantare Bjork non è mica facile perchè lei è una parecchio brava (lo dice uno che ODIA  il sound di Bjork), con una timbrica assai particolare. Grande atmosfera. Entra in gara.  Facchinetti vatti a rivedere le puntate, non è la prima volta che ascoltiamo Bjork su X Factor: l’anno scorso Chiarastella cantò a cappella Isobel.

 SPENCER WI-FI (GRUPPI VOCALI, “Get down on it” di Kool and The Gang) – Ci hanno fatto riascoltare i mitici  Kool and The Gang e questo già basta per fare loro un applauso. Pezzo allegro, movimentato, molto funk. Hanno belle voci e tengono bene il palco. Fanno molto boyband. Non li risentiremo. Attenzione, per il futuro: occhio  a diventare più Take That e meno Ragazzi Italiani…

X Factor 3: settima puntata. Esce Cristiana Soriano, entra Giuliano Rassu

Logo x factorSettima puntata del programma, trasformata da Morgan in un omaggio ai Beatles visto che ha assegnato a tutti i suoi artisti canzoni dei Fab Four, due in versione originale e due nelle cover italiani già canatate da altri artisti. Il tutto per onorare i quarant’anni dall’uscita dell’album Abbey Road. Claudia Mori sclera di nuovo, insulta il pubblico che a suo dire “non capisce niente” perchè ha sbagliato a mandare i due al ballottaggio.

Non siamo d’accordo sulla sua valutazione,  pur rispettandola. Ma oggettivamente i suoi modi sono troppo burberi. Giustissima la bordata di fischi. E’già la seconda volta che va fuori di testa. La speranza è che per lei non ci sia un altro X Factor, perchè così non va bene proprio. Esce Cristiana Soriano, decisione già chiara al momento della fine delle esecuzioni. Nella terza ed ultima sfida tra aspiranti entra Giuliano Rassu, over 25, con Claudia Mori che ora pareggia il conto con Morgan. Ateenzione che questo ragazzo sardo è molto interessante.

Nota a margine: l’interpretazione di Whitney Houston è stata imbarazzante. Per quelli come noi che hanno in “All at once” il pezzo straniero preferito proprio per le grandi doti canore dell’artista, la Houston che sta tentando di ripartire dopo i tanti problemi, non è nemmeno la brutta copia della precedente. A parte la bruttezza del pezzo, la differenza fra le due Houston è veramente notevole. Eppure ha preso il disco d’oro. Proprio vero: in Italia divoriamo di tutto.

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (Dancing di Elisa) – Dovevano cantare “I migliori anni della nostra vita” di Renato Zero ma il brano non calzava loro in prova così hanno proposto questo pezzo. Sbagliando. Perchè le loro voci erano troppo ridondanti. Sono tornate quelle delle prime uscite, tutte voci e tecnica, zero  passione. Tutto troppo complicato per un pubblico pop. Prova negativa. Si salvano per le loro voci (e forse perchè sono l’unico gruppo rimasto).

 16-24 ANNI

CHIARA RANIERI (Eleanor Rigby dei Beatles nella versione italiana con testo di Morgan) – La versione originale è questa. Canzone lineare, sin troppo per una come lei, ma al solito riesce a metterci l’anima, persino in un testo un pò arrabattato come quello elaborato in poco tempo da Morgan. Non è la sua migliore esibizione, ma ci è piaciuta. Confermiamo quanto detto nelle puntate precendenti: ha una voce cristallina, melodiosa e non ridondante. E tiene il palco con una sicurezza incredibile per i suoi vent’anni.

MARCO MENGONI (Helter skelter dei Beatles) – Nell’insolito pezzo heavy metal dei Beatles fa come al solito un figurone. E’ una sorta di androide che assimila i pezzi e li riproduce sempre con grande grinta, padronanza vocale e del palco.  Si avvia a sfidare Chiara per la vittoria finale. Rispetto a lei è meno bravo a livello di malleabilità vocale ma è forse è l’artista più sinceramente pop fra tutti quelli in gara. Non a caso lui e Chiara sono gli unici le cui cover stanno vendendo benino.

SILVER (Drive my car dei Beatles) – Per chi non la ricordasse, è questa qui. Il pezzo gli piace, perchè lui è un Beatles-fan, con tanto di tessera del fan club che mostra nella clip. Dunque la canta con voglia, passione e grinta. Si muove bene, è molto a suo agio. Il problema è che stona. E non è nemmeno la prima volta. Arrivati alla settima puntata, è una situazione assolutamente non tollerabile.  Meritava il ballottaggio.

CRISTIANA SORIANO (And I love her dei Beatles in versione italiana con testo di Morgan e “My house is empty now di Burt Bacharach e Elvis Costello) – Questo pezzone qui…Non riusciva a cantare la versione di Patty Pravo (quella del link), così il pezzo è stato riscritto prima dalla stessa Cristiana poi da Morgan. Grande voce, grandissima telegenia, emozione che passa così così. Emozione di Cristiana, invece, altissima, a scapito dell’esecuzione. Infatti finisce in ballottaggio. Dove su un pezzo di Elvis Costello (quello del suo ingresso) viaggia tranquillamente a livello di esecuzione, ma continuando a non piacere granchè. Il confronto a cappella con Damiano invece lo vince 5-0. Purtroppo per lei, non basta.

 OVER 25

DAMIANO FIORELLA (Non è per sempre degli Afterhours e Redempion Song di Bob Marley) – La cui versione originale sta qui. Ha ragione Morgan, paga il fatto che il pezzo è troppo alternativo per un programma del genere, pure se trattasi di brano bellissimo e cantato con grinta ed emozione, in una delle sue migliori esibizioni da quando è nel programma. Bene al ballottaggio, che del resto era sul suo pezzo migliore di tutto X Factor. A cappella però non è straordinario. Mara lo salva, col giusto ragionamento che non avrà una seconda chance, a 31 anni.

SOFIA (You get what you give dei New Radicals)Questa è la versione originale del brano. Come volevasi dimostrare, su pezzi rock, viaggia molto meglio che su brani melodici, anche se i New Radicals erano molto particolari. Però ci è piaciuta. Parecchio. Grinta, ottima tenuta di palco, bella interpretazione. E infatti il pubblico la premia col passaggio del turno. La sua mentore Claudia Mori invece l’affossa, dicendo che meritava di uscire. In bocca al lupo per il futuro.

ASPIRANTI CONCORRENTI

GIULIANO RASSU (Over 25, “Warwick avenue” di Duffy) – Gran bella interpretazione su un pezzo difficilissimo come quello di Duffy. Un timbro vocale interessantissimo e soprattutto, non si sente assolutamente l’accento sardo che invece ha quando parla (capito Marco Carta? E’possibile cantare senza inflessione dialettale!). Istintivamente, al primo ascolto, è piaciuto parecchio. Entra nel programma, se lo merita.

GABRIELLA MARTINELLI (16-24 anni, “Happiness is a worm gun” dei Beatles)- Pezzo di una difficoltà enorme, forse il più difficile in assoluto fra tutti quelli di questa edizione, uno dei brani “oscuri” dei Beatles. Lei lo canta benissimo – con un inserto in italiano – non accusando assolutamente la complicazione, senza la benchè minima sbavatura. E’molto brava, sui livelli di Giuliano. Non entra nel programma, onestamente era una bella lotta con l’artista di Claudia Mori. Penalizzata dal fatto che non passata la banda col televoto durante l’esecuzione, è la seconda gaffe della produzione.

 FADING MEMORIES (Gruppo Vocali, “To lose my life” degli White Lies) – Hanno un trucco sugli occhi a metà fra i Sonohra, Mario Spada e i Tokyo Hotel e dunque sono lievemente irritanti. Però la coraggiossissima scelta di portare gli White Lies merita almeno un plauso. I gemelli sono bravi, tengono bene il palco e sono molto a loro agio sul pezzo rockeggiante, sono dei bei personaggi. Giuliano però è stato migliore, purtroppo per loro sono capitati in un girone di ferro.

 

 

 

 

 

X Factor 3, sesta puntata: escono i Luana Biz e Francesca Ciampa

Logo x factorDoppia eliminazione nella sesta puntata di X Factor, escono i Luana Biz, lasciando Mara Maionchi con le sole Yavanna e Francesca Ciampa, finita suo malgrado in una manche complicatissima e che poi ha pagato il non altissimo gradimento di Morgan per le sue performance. In generale una serata su alti livelli musicali – il pezzo di Tracy Chapman non si sentiva da una vita, era veramente bellissimo – ma anche dalle grandi sorprese.

Il pubblico ha ormai delineato le proprie preferenze: Chiara, Marco, Silver con probabile lotta per la quarta piazza in finale fra Yavanna e Cristiana, che appena entrata ha pagato un pò lo scotto dell’emozione ma che ha grandissime doti vocali e una notevolissima telegenia, che quando si tratta del pubblico da casa non guasta mai. Sotto, i nostri giudizi, come ogni puntata.

 

 

GRUPPI VOCALI

YAVANNA (La vie en rose di Edith Piaf e Terdrops dei Massive Attack) – Notevolissimo il mix fra la versione originale in francese – con tanto di microfoni che “megafonizzano” la voce e la versione dance di Grace Jones, che è parzialmente in inglese. Assolutamente sublime, forse la migliore interpretazione della sera (anche meglio di Chiara, stasera), sicuramente la loro migliore da quando stanno ad X Factor. Allucinante che le abbiano mandate al ballottaggio. Ma che hanno sentito, da casa? Bene sui Massive Attack ed anche acappella. Morgan le salva. Scontato? Forse, visto che al barrage c’era Francesca.

LUANA BIZ (Due destini di Tiromancino e Sono solo canzonette di Edoardo Bennato)- Peccato davvero siano usciti, ma in una serata con due eliminazioni era assolutamente imprevedibile chi potesse finire al ballottaggio. Poi la scelta di Morgan era abbastanza scontata, viste le sere precedenti. Su Bennato al ballottaggio e su Micheal Jackson a cappella sono stati eccezionali. Il pezzo di Tiromancino non faceva proprio al caso loro ma se la sono cavata, pur senza brillare.

 

OVER 25

DAMIANO FIORELLA (Baby can I hold you di Tracy Chapman e Un giorno credi di Edoardo Bennato) – La versione originale è questa qui. La canzone di Tracy Chapman è bellissima ma pochissimi se la ricordavano, anche per la particolarità del sound dell’artista americana e per questo Damiano paga dazio col ballottaggio (oltrechè per il fatto che ha scarsa dimestichezza con l’inglese), pur cantando bene. Va male, secondo noi, al barrage dove non rende al massimo col pezzo di Bennato e dove va piatto con “Lontano Lontano” di Luigi Tenco. Lo salva Morgan.

FRANCESCA CIAMPA (Black horse and a cherry tree di KT Tunstall e Kiss from a rose di Seal) – Lei è bravissima e si vede che ha lavorato in un musical perchè canta e balla, però questa versione del pezzo della cantautrice scozzese ci ha fatto storcere il naso. Dato però che non è facile in quel contesto muoversi, soprattutto su un pezzo ritmato come questo, la prova è più che buona. Ci ha fatto divertire parecchio e questo basta. Finisce al ballotaggio perchè la puntata è un tritacarne e canta benissimo un bellissimo pezzo. Va casa condannata da Morgan. Non se lo meritava…

SOFIA (Mezzogiorno di Jovanotti) – Supera a pieni voti l’esame con Lorenzo Cherubini, che non è per niente facile eseguire. Allegra, fresca, divertente, anche se nel balletto che coinvolgeva Damiano e Francesca sembrava un pò troppo il video originale. Ma lei come al solito ci mette grinta. E’in crescita, forse quella che è cresciuta di più in sei puntate.

 

16-24 ANNI

CRISTIANA SORIANO (La musica è finita di Ornella Vanoni) – Fa la scalinata come Wanda Osiris su un pezzo scritto da un mostro sacro della nostra musica, vale a dire  Umberto Bindi. Arrangiamento di Robert Plant. Qualche incertezza dovuta all’emozione, ma era in pratica alla prima uscita ufficiale. Però è bravissima, ha una voce molto tradizionale, vedremo se sarà o meno malleabile su vari generi (qualche dubbio l’abbiamo).

MARCO MENGONI (Ashes to ashes di David Bowie), la cui versione originale è questa. Terzo giro, terza corsa. Di nuovo un pezzo che non conosceva, di nuovo una grandissima interpretazione. David Bowie non è proprio semplicissimo da cantare, anche per il suo stile molto particolare. Lui dimostra di saper cantare anche pezzi del genere. Il rivale più acrreditato di Chiara per la vittoria finale.

SILVER (Non abbiam bisogno di parole di Ron) – Il problema è che siamo  di parte, perchè questo pezzo ci piace in maniera smisurata, è una delle più belle canzoni d’amore italiane dei tempi recenti. Purtroppo l’esibizione  non è stata all’altezza del pezzo. Nella parte finale ha stonato parecchio, il che ha rovinato una prima parte più che dignitosa. Lui è molto pop. Ma molto. Però ieri sera insomma… Si salva e non lo meritava, stavolta.

CHIARA RANIERI (Medley con Shine on you crazy Diamond e Great Gig in the sky dei Pink Floyd) – Morgan la fa sfogare a piena voce, giusto per lanciarle ancora un pò la volata. Ormai non abbiamo più niente da dire di originale su di lei: può cantare anche l’elenco del telefono, tanto le darebbe profondità e stile lo stesso. Veramente straordinaria.  Nonostante 39 di febbre.

X Factor 3, quarta puntata: esce Ornella Felicetti

Logo x factorPuntata numero 4 della terza edizione di X Factor, tutto secondo i piani. Esce Ornella Felicetti, che stava già rischiando da un paio di puntate l’eliminazione con prove non del tutto convincenti. Morgan in fondo aveva cinque artisti, l’uscita non gli fa poi troppo male, soprattutto perchè ha in squadra la vincitrice in pectore, Chiara. Noi stasera avremmo però eliminato i Tokyo Hotel

Ma in fondo la loro presenza era da esempio per i ragazzi: “ecco, ascoltate come non si fa musica”. I Simple Minds, la prima puntata sono entrati nel loft, hanno cantato con gli artisti in gara, si sono prestati al gioco. Soprattutto però, colpisce – negativamente – però la qualità del loro disco veramente minima, addirittura minore del disco d’esordio. Nota a margine. Cecchetto quarto giudice nella seconda manche. E Claudia Mori giudice in tutte le puntate. Dove sta l’errore? Ecco come al solito le nostre valutazioni sulla serata.

 

OVER 25

DAMIANO FIORELLA (Redemption Song di Bob Marley) – Fa uno sforzo immane a cantare in inglese, lui che ha dichiarato di avere la terza media e conoscere la lingua solo “di strada”. Però canta benissimo, con la giusta intensità. Ha grandi doti vocali, s’era capito. Finalmente con un pezzo diverso dal solito – anche se difficilissimo – sta venendo fuori E ci sta dentro benissimo, nel pezzo. L’anno scorso lo cantò Giops: Damiano vince 100-1.

FRANCESCA CIAMPA (The boy does nothing di Alesha Dixon) – Non sarà Alesha Dixon, che si muove come un ossesso – e del resto ha vinto “Strictly come dancing”, il Ballando con le stelle inglese – ma si vede che ha lavorato in un musical. Molto brava e divertente, canta con la giusta leggerezza. A noi è piaciuta parecchio.

SOFIA (L’anno che verrà di Lucio Dalla e Spaccacuore di Samuele Bersani) – Finalmente abbiamo risentito la Sofia che cantava con i Greenwich. La sua anima rock è venuta fuori bene nell’arrangiamento rivoluzionato del pezzo di Dalla. Sempre così. L’avevamo detto che è brava ed ha grinta. Se finora le avevano dato pezzi inadatti a lei non era mica colpa sua. Poi ieri fra l’altro era anche particolarmente splendente. Qualche incertezza all’inizio, nella parte sussurrata. Al ballottaggio nella sua sera migliore, cantando Bersani ha dimostrato di essere quello che è: una cantante pop-rock. La risentiremo ancora, siamo contenti.

16-24 ANNI

MARIO SPADA (La crisi dei Bluvertigo) – Seconda volta che Morgan assegna un brano da lui scritto. Scelta ottima, calza a pennello al suo stile musicale. Grande padronanza del palco, canta già da artista “consumato”, che a vent’anni è moltissimo. Lievi imprecisioni sparse, ma è la prima esecuzione, che diamine. La sensazione è che andrà parecchio lontano, nella trasmissione.

CHIARA RANIERI (Perdere l’amore di Massimo Ranieri) – Praticamente la produzione si è giocata il jolly perchè le hanno dato il pezzo che incrocia al meglio qualità vocali e audience del pubblico. Morgan però ribalta il pezzo per dimostrare che lo si può interpretare senza gridarlo. Missione compiuta. Che vogliamo dire ancora di lei? Nulla. Qualsiasi cosa le diano da cantare, la interpreta con precisione giapponese. Ma non è mai una prova di maniera, perchè emoziona tantissimo.

ORNELLA FELICETTI (One degli U2 e Sempre di Lisa) – Meglio delle altre uscite, senza dubbio.   Si adagia bene sul motivo non semplice degli U2, non cercando emulazioni. Nonostante questo  non convince appieno non perchè non sia brava, quanto perchè non è di facile inquadramento musicale, se si cerca qualcosa di originale. Fa troppo karaoke, non ci emoziona. Ballottaggio giusto. Negativa sul secondo pezzo, ma parecchio, che la canzone di Lisa devi saperla cantare. Esce, perchè dalla prima sera non è cresciuta abbastanza. E soprattutto, esce per l’interpretazione di ieri sera.

SILVER (Svalutation di Adriano Celentano) – Omaggio alla Mori?Forse. In ogni caso il testo è attualissimo (sta qui). Bravo a non imitare Celentano, ha comunque dato il giusto brio ad un rock and roll impegnato, perchè la bravura qui stava nel cantare con leggerezza un pezzo che leggero non lo è per niente. Siamo sui livelli di Yuri l’anno scorso, lui è uno bravo per pezzi non particolarmente impegnativi, in fondo quello di Celentano lo è solo nel testo.

MARCO MENGONI (Psycho Killer dei Talking Heads) – Per chi non se la ricordasse, l’originale è questo qui. Non conoceva il pezzo, non lo voleva fare. Invece l’ha fatto anche bene, confermando la teoria che i pezzi è meglio non conoscerli prima che conoscerli e non amarli per cantarli al meglio. Ancora una volta bravo. Molto pop, sicuramente un artista più adatto a pezzi leggeri che a brani impegnati. Ma con ottima personalità.

 

GRUPPI VOCALI

LUANA BIZ  (I don’t feel like dancing degli Scissor Sisters) – Non ve la ricordate? E’ questa qui. Sono rimasti intrappolati nel pezzo, stavolta Mara Maionchi ha sbagliato. Perchè questo pezzo, se non lo canti in falsetto, non lo canti proprio. I loro falsetti sono andati così così e comunque solo in due ce l’hanno fatta, l’inizio poi è stato terribile. Noi abbiamo ballato lo stesso perchè su questo brano proprio non si può stare fermi, ma loro avrebbero meritato il ballottaggio.

YAVANNA (Aria di Gianna Nannini) – Feminilissime, sensualissime. Hanno risposto con i fatti a chi le voleva vedere finalmente donne e non fate. Quanto al pezzo, loro sono brave come sempre, ma l’arrangiamento e l’interpretazione corale sul pezzo della Nannini non sembra molto calzante sul loro genere. Però questa loro armonia si fa apprezzare.

X Factor 3, terza puntata: escono gli A&K

Logo x factorCon grande gioia di quelli come me che hanno passato i trenta, la terza puntata di X Factor è  stata dedicata tutta ai gloriosi anni’80. Grazie sentito da parte mia ai giudici  (ce n’era un quarto, Daria Bignardi) che mi hanno dato la possibilità di riascoltare pezzi che hanno segnato la mia vita. Escono gli A&K, che tolgono d’impaccio la produzione per il caos disorganizzato delle prime due uscite. Sono d’accordo con la Maionchi. Gli A&K veri, quelli con Chiara Rigoli, erano una forza. Così come Daniele Vit da solo è bravissimo. Insieme non avevano futuro, è giusto così.

Entra in gara  Mario Spada, con Morgan che adesso ha cinque cantanti,   ma la puntata è caratterizzata dallo “sclero” di Claudia Mori che  mostrando un senso di ironia prossimo allo zero si offende quando mettono a confronto lei che canta “Non succederà più” nel 1981 e la sua immagine attuale. Dieci minuti dopo passa un video di Morgan che fa il verso al Freddy Mercury vestito da donna, contrappunto al pezzo di Chiara. La differenza fra chi ha senso dello humour e chi no. La prossima settimana cantano i Tokyo Hotel. Avrete venti minuti per guardare altri canali. Oppure andate a Milano e fischiateli, come ha fatto il pubblico del teatro all’annuncio di Facchinetti.

 

OVER 25

DAMIANO FIORELLA (Bandiera bianca di Franco Battiato) – Originariamente avrebbe dovuto cantare “Fotoromanza” della Nannini. Tre cantautori su tre canzoni, ma il primo Battiato era diverso…. Il suo Battiato scivola via bene, anche perchè il pezzo è di suo discretamente ironico. Ha un suo modo ben definito di cantare, continua a piacerci soltanto a metà – l’esecuzione effettivamente mancava un pò di quella solennità che aveva l’originale – però la sensazione è che se gli si trova un pezzo adatto può veramente dire la sua.

SOFIA (Overdose d’amore di Zucchero) – Glielo diamo o no un pezzo da rockstar? Purtroppo ha ragione Mara, è un’esecuzione un pò shakerata, manca un pò di brillantezza. Grinta no, quella ce la mette tutta. Però su un pezzo di Zucchero magari ci si attendeva qualcosa di più. Come Daria Bignardi, abbiamo un debole per lei perchè sappiamo quant’è brava. Migliorata, rispetto alle prime due uscite, cresce a vista d’occhio. Ma non abbastanza, ancora.

FRANCESCA CIAMPA (Nothing compares to you di Sinead O’Connor, al ballotaggio Nessun Dolore di Lucio Battisti)- Mah. Mi resta difficile capire perchè è andata al ballottaggio. Può essere solo per la canzone non proprio “popolare”, perchè l’esecuzione è ottima ed oltretutto nel confronto con Sinead O’Connor non esce affatto battuta. Al ballottaggio aveva praticamente già vinto. Era chiaro che avrebbero eliminato A&K.  E comunque vince la sfida.

16-24 ANNI

CHIARA RANIERI (I want to break free- Queen) – Prova generale per dimostrare di saper cantare anche brani più vicini al pop rock, anche se i Queen sono poco inquadrabili in schemi. Bravissima, voce pulita e stentorea ma ormai non fa notizia. Sembra quasi un paradosso, ma l’artista più “di peso” è sempre la più leggera, la più ironica, la più entusiasta di qualsiasi pezzo le si assegni. E’estremamente professionale, ma non fredda. Trasmette grandi emozioni e secono me lo farebbe anche cantando “Le tagliatelle di Nonna Pina”. Se non ci saranno scossoni sarà sfida a due con Marco per la vittoria finale.

MARCO MENGONI (Notorius dei Duran Duran) – Dopo tre puntate possiamo dirlo: questo è forse il primo artista già pronto per un disco puramente ed autenticamente pop. Aveva un brano a lui ignoto – non era nato, quando i Duran Duran cantavano il pezzo – l’ha fatto suo e l’ha interpretato benissimo. Mi piace tantissimo. Lineare, intonato, senza fronzoli. Magari non è originalissimo, come artista, ma in fondo deve cantare canzonette. E sa farlo benissimo.

ORNELLA FELICETTI (Non sono una signora di Loredana Bertè)- Insomma. Avrei mandato lei al ballottaggio, nonostante abbia una bella voce e sia bellissima (ieri veramente sexy, ma tanto proprio). Il pezzo originale è un pò strillato, lei a volte sembra restare un pò “appesa”. E’sembrata una esecuzione un piatta, senza grinta: su questa canzone l’assenza di grinta è un delitto. Il falsetto non c’azzecca niente.

SILVER (Vita di Lucio Dalla e Gianni Morandi) – Mogol-Lavezzi, stile collaudato. Fateci caso, la canzone è stata scritta come l’avrebbe cantata Lavezzi medesimo. Nonostante i nomi di peso, il pezzo è abbastanza facile da cantare e infatti lui va liscio come l’olio. Praticamente una esibizione sul velluto. Bastava adagiarsi sulle note, senza aggiungere niente. Missione compiuta. Il pezzo non è per uno di vent’anni e perlatro lui non l’aveva mai sentito, ma lui lo canta bene. In questo programma, a mio parere, chi interpreta bene brani a lui ignoti va premiato.

 

GRUPPI VOCALI

LUANA BIZ  (Club Tropicana degli Wham) – Casino organizzato sul classicone degli Wham. Poco da dire, è un pezzo che calza bene alle loro voci. L’affiatamento – loro provano su Skype – non ci convince ancora del tutto, ma questo pezzo si canta via con leggerezza e semplicità. Loro entrano bene nella parte. Ha ragione la Mori, molto anni’80, era quello lo scopo, in fondo.

A&K (Survivor di Mike Francis al ballottaggio When you say nothing at all di Ronan Keating) – Grazie per averci fatto ricordare qull’immenso cantautore che risponde al nome di Mike Francis. Purtroppo però l’esibizione non m’è piaciuta, si è sentita la differenza di esperienza fra le due voci. A dire il vero non m’è piaciuto nemmeno l’arrangiamento, che ha tolto la leggerezza al brano. Sarà che sono abituato all’originale e che mi piace troppo. Escono di scena. Non dispiace per il duo, singolarmente avrebbero meritato una chance. Ma quella è un’altra storia.

YAVANNA (Babooshka di Kate Bush) – Praticamente un modo per dimostrare di poter arrivare lassù dove arriva Kate Bush, una delle voci più belle al mondo. Mica semplice. Esame superato, perchè le tre ragazze di Cuneo cantano con la giusta intensità un pezzo davvero straordinario, senza nemmeno provare ad imitare la Bush, che tanto era impossibile. Hanno dimostrato di avere lo X Factor. E il pubblico lo premia. Personalmente non so se comprerei un loro disco, però per essere brave lo sono.

ASPIRANTI CONCORRENTI

PATRIZIO VIOZZI (OVER 25, “It takes a fool to remain sane” dei The Ark) – Negativo. L’originale degli Ark è tutta un’altra cosa. E’sembrato a tratti fuori tempo, piatto e il brano è un pò da “Fools”, come lo è Ola Salo, il cantante “suonatissimo” del gruppo svedese. Tutto troppo piatto, un modesto karaoke. Una scelta ardita, per un pezzo d’esordio. Sbagliata. Non ci duole la sua uscita.

 MARIO SPADA (16-24 ANNI, “Personal Jesus” dei Depeche Mode) – Fatico a capire perchè al primo giro ci si debba confrontare subito con pezzi così complicati. I Depeche Mode sono un gruppo con cui confrontarsi strada facendo, dopo una certa maturazione.  Però lui è bravo, si presenta bene, canta bene e il pubblico lo premia. E’truccato negli occhi, come i Tokyo Hotel della prossima settimana. Sarà una bella sfida di make up.

CHARMS (GRUPPI VOCALI,Tropicana” del Gruppo Italiano) – Sentir cantare questo brano da quattro ragazzi normali, con vestiti normali, facce normali, acconciature normali fa un certo effetto rispetto alle banane, alle maxi gonne ed alle pettinature gonfiate del Gruppo Italiano. Sono bravi, hanno belle voci, che si fondono benissimo, poi il pezzo è leggero, ma vivaddio. Le ragazze non avranno lo stile di Patrizia Di Malta e Raffaella Riva ma ci hanno messo la giusta leggerezza (qualcuno dice anche troppa, che sembrano da villaggio vacanze…oh ma stanno cantando Tropicana, mica Fossati!) In più hanno la bellezza delle ragazze della porta accanto. Non li risentiremo, è un peccato.

 

 

 

X Factor 3, seconda puntata:escono gli Horrible Porno Stuntmen

Logo x factorSeconda puntata di X Factor, escono, con nostro grandissimo dispiacere gli Horrible Porno Stuntmen. Resta dentro il duo per caso con annesso cantante da squalifica (Daniele Vit, il perchè sia da squalifica ve lo spieghiamo fra qualche ora, tornate a metà pomeriggio sul blog….) A&K. Abbiamo sentito Andrea dire: “Io gli voglio bene a Daniele” a fine esecuzione, per fugare i rumors che li vogliono non proprio affiatatissimi.

Le Yavanna rischiano l’eliminazione per un pezzo molto sofisticato. Nel complesso il livello sta crescendo, anche se per adesso Chiara Ranieri è un paio di spanne sopra tutti e ancora non è venuta fuori una vera e propria voce pop. Silver ci piace tanto, Marco canche e ci stupisce. La cosa più bella però è stata la visita nel loft dei Simple Minds. Mica una band qualsiasi. Sotto, i nostri giudizi.

 

16-24 ANNI

CHIARA RANIERI – (Forbidden Colours di David Sylvian e Ryuichi Sakamoto, non ce l’avete presente? Ascoltate queste note) Non c’è niente da fare, questa ragazza potrebbe cantare anche l’elenco del telefono, tanto le darebbe un’aura magica. Canta benissimo un pezzo complicatissimo, una pietra miliare della musica mondiale. Si adagia delicatamente sulle note, si lascia trasportare da loro. Davvero straordinaria, un vero usignolo. Teresa Salgueiro, ecoc a chi somiglia. L’avevamo detto, lo confermiamo. Ha la stessa magia. Se va avanti così vince in carrozza.

MARCO MENGONI – (L’amore si odia di Noemi e Fiorella Mannoia) – E’il nuovo singolo di Noemi, che anticipa l’album. Del quale abbiamo già parlato, peraltro. Questo ragazzo ci stupisce. E’la prova di come si possa fare dei provini disastrosi (a nostro parere) ma poi mostrarsi perfetto in gara. Il brano gli calza a pennello e considerando che è appena uscito, è stato giusto non averlo stravolto. Ci entra dentro in punta di piedi. Pulito, intonato, senza sbavature. Quasi perfetto.

ORNELLA FELICETTI – (Luce di Elisa) – Doveva cantare “Le parole che si dicono” di Ivano Fossati, ma Morgan non è riuscito a ridurre il testo, così si è andati sul sicuro. Però l’esecuzione c’è piaciuta un pò si e un pò no. Qualche sbavatura nell’intonazione, ci è sembrato. Però lei buca tantissimo lo schermo. In questa fase forse, conta ancora un pò anche questo.

SILVER – (Faith di George Micheal) – Finalmente in trasmissione trova il tempo del brano, cosa che non riusciva a fare nelle prove. Ci dà dentro bene, convince, anche se parte un pò diesel. E’una canzone che nonostante la sua matrice musicale, gli si addice molto e lui trova la giusta chiave per interpretarla. Per adesso sta facendo ottime cose su brani semplici, ma in fondo siamo alla seconda puntata, per stupire c’è tempo…

OVER 25

FRANCESCA CIAMPA (Dammi solo un minuto dei Pooh) – E’il cavallo di battaglia della calabrese, cambiato all’ultimo perchè il pezzo assegnatole “Gli ostacoli del cuore” di Elisa ft Ligabue, non riusciva ad interpretarlo. L’arrangiamento sincopato regala freschezza ad un brano che hanno coverizzato in tanti e questo forse l’ha aiutata molto.

DAMIANO FIORELLA (Un senso di Vasco Rossi) – Come fai a cantare un pezzo di Vasco Rossi? Lo canti, ma sai già che hai perso in partenza il confronto. Infatti lui ha cantato bene, senza sbavature, con impegno, ma il problema è che il pezzo non gli calza affatto. Scivola via piatto, ma la colpa non è sua, è l’assegnazione del pezzo a lui che è sbagliata. Lui, come detto, se la cava comunque.

SOFIA  (Ma il cielo è sempre più blu di Rino Gaetano) – Un pò come AmbraMarie l’anno scorso, fatica a calarsi in brani che non siano specificatamente rock. E’un pò presto per giudicare ma questo potrebbe rivelarsi un limite. Diciamo che s’impegna, ci mette grinta e il giusto quantitativo di ironia, che su un pezzo di Rino Gaetano non guasta mai. Meglio, rispetto alla scorsa settimana. Cresce, ma forse non ancora abbastanza. Noi tifiamo per lei, perchè sappiamo quanto è brava e perchè è anche bella. Ma ancora deve convicerci del tutto.

 

GRUPPI VOCALI

A&K (The sound of silence – Simon &Garfunkel) – E’il cavallo di battaglia di Andrea, che originariamente, con Chiara, la compagna squalificata, portò ai provini pezzi del duo. Soprattutto, era l’esame per dimostrare di poter cnatare davvero insieme “fondendo” le voci. Se la cavano, nel senso che evitano di rincorrersi e sovrapporsi e almeno stavolta danno prova di buona armonia. Però sono ancora troppo solisti. E poi c’è quella storia di Vit già famoso che non ce li fa amare (“Andrea è troppo negativo, rischia di condizionare anche me” dice al daytime. Non è proprio da duetto…).

YAVANNA (Teardrop dei Massive Attack, per chi non conoscesse l’originale, è questo qui. Al ballottaggio “Earthdi Micheal Jackson) – Brave. Bravissime. Ma il pezzo della loro manche è terribilmente sofisticato per un programma come X Factor e per questo la gente non ha capito mandandole al ballottaggio. Meglio al ballottaggio, su un pezzo più adatto al grande pubblico.  Bisogna ancora trovare la loro chiave musicale ma hanno talento. Ha ragione Mara, togliamo loro le sovrastrutture. 

HORRIBLE PORNO STUNTMEN (Torpedo Blu di Giorgio Gaber, al ballottaggio “Bird” dei Rivinsgstones) – Calza benissimo con la grande ironia del gruppo di Cattolica. Divertentissimi davvero, nella loro versione ska di un pezzo del 1968. Non proprio attualissimo e infatti anche loro pagano dazio, anche per colpa di alcune evidenti incertezze nell’intonazione. Ancora più divertenti al ballottaggio quando la loro anima rockabilly viene fuori nella celeberrima “Papa ooh mow mow” (col titolo “Bird” non se la ricordava nessuno…). Che peccato non risentirli…

LUANA BIZ  (Human dei Killers) – Andiamo controcorrente? A noi non c’è piaciuta granchè, l’esibizione. Non per loro, loro sono bravi, anche se a volte sono sembrati un pò slegati, molto meno affiatati che la settimana scorsa. E’che il brano forse snaturava un pò le loro caratteristiche. Piatto, scivola via come acqua corrente. Poi loro hanno cantato comunque bene e questo è bastato a salvarli.

 

 

 

X Factor 3, prima puntata. Esce Francesco Gramegna

482f6df31efec_normal3Prima puntata di X Factor condizionata nettamente dalla squalifica di “metà” A&K, della quale abbiamo riferito in diretta ieri sera. Intendiamoci, la colpa non è della ragazza, lei non ha mai negato che la madre lavorasse in Rai, come mixer. La domanda invece è: PERCHE’ le hanno dato l’ok per continuare i provini per poi squalificarla in corsa? Se il regolamento è chiaro e vieta – giustamente – la partecipazione ai figli di dipendenti della tv di stato, cosa c’era ancora da aspettare? La squalifica è arrivata il 31 agosto, a 10 giorni dal via. Applausi a tutti. E Viva l’Italia, come al solito.

Altro chiarimento, prima di parlare di musica “cantata”. Anche Damiano Fiorella lavorava in Rai, come attrezzista. Ma non era un dipendente Rai (solitamente chi “monta e smonta” lavora per ditte esterne). E in ogni caso, quest’anno non lavorava comunque più per il programma. Venendo alla trasmissione, A&K restano in gara nonostante il duetto improvvisato, perchè oggettivamente Francesco Gramegna non ha convinto nessuno. Nemmeno la sua caposquadra Claudia Mori, che lo affossa. Se l’ex sanremese Daniele Vit riuscirà a travasare nel suo collega la sua esperienza, i nuovi A&K possono anche andare avanti qualche puntata. Ma è chiaro che in coppia non hanno futuro. Dopo il salto, tutti i nostri giudizi

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Oggi alle 21.15 parte X Factor 3: ecco il cast completo. Bocciata Simona Galeandro, c’è una dei vincitori di Musicultura 2008

ULTIM’ORA: SQUALIFICATA CHIARA RIGOLI DEGLI A &K, NEL DUO ENTRA DANIELE VIT – Clamoroso colpo di scena, reso noto alla vigilia del via di X Factor. Dieci giorni fa è stata squalificata Chiara Rigoli, componente insieme ad Andrea Di Donna del duo A&K: è figlia di un dipendente Rai e questo è contro il regolamento. Al suo posto, per completare il duo, entra Daniele Vit, scartato come solista. Sotto, alla voce A& K., la scheda di Vit.

xfactor3L’attesa è finita. Stasera alle 21.15 scatta la terza edizione di X Factor, il talent show di Rai Due. Confermato il team, con Claudia Mori al posto della Simona Ventura. Come al solito qui si parlerà solo della musica, non del gossip.

Bocciata al penultimo giro Simona Galeandro, la vicintrice di Castrocaro 2008, definita “troppo tradizionale”. Dunque ecco tutti i partecipanti, sotto la direzione di Francesco Facchinetti al banco di comando. C’è invece e ci fa un gran piacere, la leader di una band che l’anno scorso era tra i vincitori di Musicultura 2008.

CATEGORIA 16-24 ANNI (caposquadra Morgan, coach Carlo Carcano)

MARCO MENGONI, 20 anni, di Ronciglione (VT) ma residente a Roma. Canta  in un gruppo. E’ un nome nuovo visto che anche il suo myspace è abbastanza scarno. “Non te lo meriti, ma è un sì”, ha detto Morgan, il caposquadra al momento delle decisioni.“Ti guardi tanto, ti stimi, sei narciso e musicalmente questo non gioca a tuo favore”. Come inizio, non c’è male. In rete qualcuno l’ha già definito “Il Mika italiano“. Andiamoci piano.

ORNELLA FELICETTI, 19 anni, da Varese, di madre peruviana. Bella faccia, buca lo schermo. C’è piaciuta parecchio ai provini e parecchio è piaciuta anche a Morgan. Fresca di maturità, esordiente assoluta. Di lei Morgan ha detto: “E’ un po’ vecchiotta. E’ molto più giovane esteticamente di quello che ha nella testa“. La Maionchi le ha suggerito di “ampliare la sua conoscenza musicale“. Ha ragione. Per ora canta cose un pò così. Se cresce, può essere la stella del programma.

SILVIO “SILVER” BARBIERI, 23 anni, bergamasco, voce e chitarra del gruppo “The Sunshine“. Esplora tutto il panorama rock, dal melodico al progressive, con grosse influenze dei Beatles.  Molto moderno c’è sembrato, ai provini.

CHIARA RANIERI, 20 anni, crotonese residente a Roma. Già definita la “Susan Boyle italiana”. Noi non lo faremo mai. Perchè la sua mole, simpaticamente extralarge è unita ad un bel volto. Voce limpida, grandi emozioni. Tenetela d’occhio. Perchè potrebbe essere la grossa sorpresa di questa edizione. Allieva della scuola di danza, canto e recitazione di Giampiero Ingrassia, figlia del grande Ciccio.

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