Battiti live: stasera da Altamura il quarto appuntamento (diretta canale 10 DTT)

 Battiti-Live-620x350Prima domenica di agosto ed è ancora a tempo di musica. Stasera dalle 21.15, in diretta da Altamura (BA), quarto appuntamento con Battiti Live,  la manifestazione itinerante organizzata da RadioNorba e che quest’anno è giunta alla quindicesima edizione. Un evento live, che alterna freschi successi a canzoni che hanno fatto la storia del pop italiano negli ultimi anni.

Una manifestazione fresca, ben organizzata, senza gara ma con tanta musica(informazioni costanti sulla pagina di Radionorba, dove si possono rivedere le esibizioni) e a bilanciare un parterre italiano che giocoforza risponde al mainstream un pò monotematico con qualche ripescaggio importante, ospiti stranieri di livello e anche diverse esibizioni live. E con gli artisti che hanno due brani a testa. A condurre l’evento come sempre il direttore Alan Palmieri e Roberta De Matthaeis. 

Come sempre, l’evento è in diretta tv non solo su Radionorba Tv (anche in streaming sul sito), ma  anche su una serie di canali italiani accomunati dal fatto di essere ricevibili ciascuno sul canale 10 del DTT. Ecco di seguito l’elenco: Rete 8 Abruzzo, Videocalabria, Napoli Canale 21 in Campania, E’ TV in Emilia, Rete Veneta, Telequattro in Friuli e Veneto, Roma 1 in Lazio, Primo Canale in Liguria, Telelombardia, TV Centro Marche, Videolina in Sardegna, Antenna Sicilia, RTV 38 in Toscana, RTTR in Trentino, Umbria TV, Videogruppo in Piemonte e Telenorba 7 e 8 in Puglia, Basilicata e Molise (l’elenco è  quello ufficiale, ma può subire variazioni).

Il parterre, stasera prevede:  Max Gazzè, Gué Pequeno, Tacabrò (progetto internazionale ma tutto italiano dei siciliani Romano & Sapienza), Chiara, Antonio Maggio, Verdiana Zangaro, Renzo Rubino, Bianca Atzei, Paolo Belli, Alessandro Casillo, l’australiana Emma Louise, che ha rilanciato il suo “My head is a jungle” grazie al remix del tedesco Wankelmut, il giamaicano Jutty Ranx.

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Stasera secondo appuntamento con Battiti Live: in diretta sul canale 10 DTT

BattitiRecuperiamo una mancanza da parte di questo blog, ovvero quello di non aver dato il giusto spazio a Battiti Live, la manifestazione giunta alla quindicesima edizione e che porta la grande musica nelle piazze del Sud Italia. Ad organizzarla è la più grande radio del Sud Italia, ovvero Radio Norba e alla conduzione dell’evento ci sono il direttore Alan Palmieri con Roberta De Matthaeis.

Nella prima serata, andata in onda domenica scorsa da Piazza Diaz a Bari si sono esibiti: Moreno, Chiara, Emma, Greta Manunzi, Verdiana Zangaro,  Alexia, Clementino, Nesli, Bianca Atzei, Alex Britti  e fra gli stranieri Ola, Alain Clarke.

Buona musica, con gli artisti che hanno un paio di canzoni a testa e se è vero che il parterre non è molto diverso da quello del Music Summer Festival (purtroppo il nostro airplay è “drogato” e questo è quello che passa il convento) è senz’altro migliore l’organizzazione. Niente gara, nessuna divisione in categorie a casaccio, niente scelte legate ad una unica scuderia, niente product placement sfacciato e soprattutto anche qualche nome più lontano dal mainstream o qualche ripescaggio importante, che ha fatto riascoltare anche vecchi successi, oltre alle ultime cose (qualcuno come Alex Britti ha anche cantato dal vivo).

Soprattutto un evento in diretta. Stasera va in onda la seconda serata, a partire dalle ore 21,15 e come tutti gli appuntamenti (ce ne saranno altri tre oltre a questo) è visibile in diretta non solo su Radionorba Tv (anche in streaming sul sito), ma  anche su una serie di canali italiani accomunati dal fatto di essere ricevibili ciascuno sul canale 10 del DTT. Ecco di seguito l’elenco: Rete 8 Abruzzo, Videocalabria, Napoli Canale 21 in Campania, E’ TV in Emilia, Rete Veneta, Telequattro in Friuli e Veneto, Roma 1 in Lazio, Primo Canale in Liguria, Telelombardia, TV Centro Marche, Videolina in Sardegna, Antenna Sicilia, RTV 38 in Toscana, RTTR in Trentino, Umbria TV, Videogruppo in Piemonte e Telenorba 7 e 8 in Puglia, Basilicata e Molise

Stasera appuntamento a Lecce, in Piazza Sant’Oronzo. Il programma prevede, fra gli altri: i Blue, Moreno, Fedez, Patty Pravo, Stadio,  Antonio Maggio, Gabry Ponte, Greta, Guè Pequeno e fra gli stranieri di nuovo Ola e Imany, la cantante franco-comorese che dopo ave conquistato l’Europa con “You will never know” adesso sta portando lo stesso pezzo anche in Italia con enorme successo. Avete letto bene: i Blue. Chissà se faranno ascoltare anche “I can“, il brano che portarono all’Eurovision 2011.

Music Summer Festival, a Greta Manunzi il secondo round

music_summer_festival_tezenis_liveIl secondo appuntamento col Music Summer Festival è scorso via come il primo, ovvero veloce ma mediocre, scontato come un vestito ai saldi. Del resto, essendo stato registrato, non è che si potessero attendere novità. E infatti, non ce ne sono state. Anche nella seconda sera è andato in scena il peggio che possa offrire una manifestazione musicale.

Il festival del product placement con la stucchevole e penosa esibizione del Pinguino Pio (quelli che dicono che tutto questo è bello e altre cose europee sono trash, avranno applaudito. Con moderazione, ovviamente, altrimenti è trash), una gara fra dj tutti della stessa etichetta “selezionati” (si fa per dire) da colui che dell’etichetta è il capo, ovvero Gabry Ponte, clip in stile defilippiano che vorrebbero fare il verso a quelle del concerto Radio Italia live, e la famiglia “del Mulino Bianco”, quella citata da Bianca Atzei e quella agognata da Alessandro Casillo che sogna “una splendida moglie e tre figli” (la componente strappa applausi tutta italiana che non manca mai) ma che per adesso è ancora minorenne e dunque scompare dal video al momento della proclamazione del vincitore perchè è passata mezzanotte.

I divertenti (ma inutili, in un festival musicale) dei comici di Colorado Cafè e la vittoria di Greta Manunzi in una gara di Giovani “non giovani” (sul palco l’hanno detto, che sono già “di esperienza”, ma allora: che bisogno c’era di fare una categoria giovani così?) che presentava proposte migliori (per esempio Coez, o anche la divertente “Ettore” di Paolo Simoni) Ma attenzione che vedrete ancora eliminazioni a sorpresa e vittorie scontate, nelle prossime due puntate. E soprattutto: da chi è composto questo Academy Board che vota insieme ai big? Dopo due sere, ancora non l’hanno detto. Chissà, magari prima della fine…

 In tutto questo c’è persino qualcosa che si salva. Marco Mengoni ad inizio serata, in playback come tutti, ma in questo caso basta la qualità del brano e dell’artista per distringuersi, gli Stadio, sempre su alti livelli, Antonello Venditti, pur in una fase che non è certo la sua migliore ma che nel nulla assoluto si staglia altissimo. E l’unica vera sorpresa. La ventenne tedesco-americana Arlissa e la sua “Sticks and Stones”. Sorpresa perché in Italia non la conosce nessuno e in fondo non è così popolare nemmeno in quel Regno Unito che l’ha vista crescere umanamente e artisticamente. Un lampo nel buio. Ma non illudetevi. Non è che nelle prossime settimane il livello s’alzerà.

Stasera su Rai 1 alle 21.10 il concerto tributo a Lucio Dalla

Solo tre giorni fa l’Italia musicale ha celebaro un anno dalla scomparsa di Lucio Dalla. Stasera Rai 1 (ore 21.10) ricorderà con un grande concerto il cantautore bolognese, che proprio in questo giorno del 1943 vedeva la luce (data che poi aveva dato anche al titolo della sua canzone presentata al festival di Sanremo 1971, sia pur in versione “depurata” in alcune parti del testo.  4 Marzo Lucio Dalla è il titolo della serata, che va in onda da Piazza Maggiore, a Bologna, a pochi passi dalla casa dell’artista.

Più che una commemorazione si propone di essere uno spettacolo gioioso, “il festeggiamento di un compleanno”, quello che sarebbe stato il settantesimo di Dalla. A presentare l’evento l’amico di sempre, Gianni Morandi, che l’aveva convinto ad accompagnare a Sanremo Pierdavide Carone l’anno scorso, in quella che poi è stata la sua ultima apparizione pubblica prima della morte, avvenuta due mesi dopo a Montreux, in Svizzera, dove si trovava per un concerto.

Saranno presenti Gaetano Curreri e gli Stadio,  Luca Carboni, Samuele Bersani, Andrea Bocelli, Zucchero. E ancora: Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Poalo Rossi, Mario Biondi, Ron, i Negramaro con Paolo Fresu, Pino Daniele, Gigi D’Alessio, i Marta Sui Tubi, Renato Zero, che dovrebbe presentare un inedito dedicato a Dalla, Ornella Vanoni e l’ultimo vincitore di Sanremo, Marco Mengoni. A completare il cast di personaggi della musica che canteranno alcuni degli indimenticabili successi di Dalla, anche i più giovani Chiara Galiazzo, Antonio Maggio, Il Cile, Paolo Simoni, Pierdavide Carone. Ha invece declinato l’invito Francesco De Gregori. La band di Lucio Dalla, che lo accompagnò durante l’ultimo concerto a Montreux, sarà affiancata dall’orchestra Classica diretta da Beppe D’Onghia.

Una canzone per l’estate 2010: “Party on the dancefloor” di Senit

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Ne avevamo parlato più volte, l’ultima delle quali per un video multietnico, la prima invece in occasione del suo lancio, ora di Senit Zadik Zadik torniamo a parlare perchè si conferma uno dei nomi più interessanti della musica italiana. Nata a Bologna da famiglia eritrea, ex calciatrice. Scoperta da Lucio Dalla e poi promossa dagli Stadio, di cui ha anche aperto i concerti, ha da poco lanciato “Party on the dancefloor“.

E’il singolo, molto ritmato, estratto dall’EP “So high“, il terzo dell’artista, il primo interamente cantato in lingua inglese.  Grande vocalità e ottima presenza scenica, incide per la Panini (quella delle figurine). Nonostante sia uno dei nomi emergenti migliori, non riesce a farsi largo. Noi ve la proponiamo, anche perchè il pezzo, firmato da Micheal Baker, merita. E lei meriterebbe un posto a Sanremo.

Serena Ganci con “Addio” vince Musicultura 2010

Si è conclusa ieri sera all’Arena Sferisterio di Macerata Musicultura 2010 che ha decretato Serena Ganci vincitrice assoluta della XXI edizione con la canzone “Addio”, eseguita sul palco insieme a Simona Norato (chitarra) ed H.E.R. (violino).
Alla cantautrice siciliana è andata anche la Targa A.F.I. “Roberto Danè” – Miglior Progetto Discografico.Questa vittoria è per me un simbolo forte, un premio alle donne d’Italia”, racconta Serena Ganci. “Musicultura dimostra come il lavoro di cantautore sia ancora molto importante. Voglio pensare che questo successo sia per me non un traguardo ma un punto di partenza ed uno stimolo a proseguire nella scrittura. E’ stato davvero bello confrontarsi con altri autori, con altri modi di scrivere. La canzone “Addio” è nata un anno fa a Parigi sull’onda emotiva di una separazione d’amore. Così ho scoperto che la musica può essere terapeutica: scrivendo questo brano sono guarita”. “Siamo contenti di essere rappresentati per un anno da Serena Ganci” dice il direttore artistico di Musicultura Piero Cesanelli, “perché è l’immagine perfetta dei ventun anni del festival della canzone popolare e d’autore”.

Tra sabato e domenica sono stati assegnati anche il Premio Della Critica e la Targa UniMarche per il Miglior Testo, entrambe al brano “Tzigano della badante” di Andrea Epifani“l’interprete della canzone d’autore doc”, secondo il direttore artistico Piero Cesanelli.  Mentre Targa S.I.A.E. – Migliore Musica, è stata attribuita a Alessandra Falconieri per il brano “La rosa caduta alle 5”. Le canzoni sono tutte ascoltabili sul sito di Musicultura.



Per il secondo anno Fabrizio Frizzi ha presentato le tre serate finali sul palco dell’Arena Sferisterio. “Sono state tre serate bagnate da lacrime ed emozioni”, commenta il conduttore Rai, “condividere il palcoscenico con questi ragazzi così bravi è straordinario, come è straordinario scoprire che hanno carisma e forza espressiva”. Lo scorso anno “è stato molto emozionante”, conclude Frizzi, “mentre quest’anno all’emozione si è aggiunta la consapevolezza di essere in una grande famiglia”.  In Radio invece,  ad accompagnare gli ascoltatori sono stati GianMaurizio Foderaro e Carlotta Tedeschi di Radio Uno.

Le finali di Musicultura hanno visto alternarsi sul palco, oltre agli otto cantautori vincitori, grandi ospiti della musica popolare e d’autore, nazionali e internazionali, che hanno proposto set unici e in molti casi inediti. Protagonisti della prima serata Gino Paoli con un indimenticabile live e una speciale lezione sull’amore, Ginevra Di Marco con le sue magiche atmosfere sospese tra musica etnica, popolare e cantautorato, i Negrita con la loro inconfondibile energia rock, nell’unica apparizione italiana dell’anno e gli irlandesi Kila con un travolgente folk celtico. Ospite extramusicale Gad Lerner, l’“italiano per caso”, che ha letto alcuni passi del suo ultimo libro “Scintille, una storia di anime vagabonde”. Star della seconda serata il poeta del rock Elliott Murphy, gli Stadio, storica band del pop rock tricolore, una sempre più matura Giusy Ferreri e la poetessa Mariangela Gualtieri,accompagnata in scena dal maestro d’orchestra Cesare Ronconi e dall’attrice Muna Mussie. Il pubblico dell’Arena Sferisterio e i radioascoltatori hanno visto e sentito alternarsi nella terza serata, in scena ieri, Mannarino, i Dik Dik, un viaggio tra i sonetti di Gioachino Belli, Cesare Pascarella, Trilussa, in compagnia di un’icona del grande teatro italiano, Gianni Bonagura e della giovane attrice comica Paola Minaccioni oltre Lina Wertmuller e suggestione delle poesie di Ennio Cavalli e le melodie del fisarmonicista rumeno Lixandru Ion. A sorpresa hanno fatto irruzione sul palco anche Eugenio Finardi, l’esploratore dei linguaggi musicali, e Roberta Di Lorenzo di cui Finardi ha prodotto l’album d’esordio “L’occhio della luna”.

Il meglio delle tre serate finali di Musicultura 2010 andrà in onda quest’estate in uno speciale su Rai1. Nota a margine. Uno speciale. Quest’estate. In seconda serata, come l’anno scorso, quando davanti alla tv non c’e nessuno. Ieri sera la Rai non aveva la partita dei Mondiali. E invece di uno spettacolo di qualità come Musicultura ce ne ha regalato un altro di basso livello (non per il fine, che era benefico, ma per la gran parte della gente che c’era sul palco). Grande rispetto per la musica. Di tutto, di più.

Senit, la novità della musica italiana arriva dall’Eritrea

A volte bisogna fare degli strappi alla regola. La regola è quella che a noi gli artisti italiani che si esibiscono in lingua inglese piacciono poco. Elisa è una di queste eccezioni. Senit è un’altra. Se non altro perchè l’abbiamo già sentita cantare anche in lingua italiana e si conferma come brava, di gran voce e con molto talento.

No more” è il singolo che accompagna l’uscita del terzo album di questa trentenne nata a Bologna da genitori eritrei. Il lavoro, dal titolo “So high” è stato registrato a Los Angelese e contiene sette tracce in puro stile r’n’b che esaltano le sue grandi doti vocali.

Dello stesso album potete ascoltare anche “Work Hard” il cui video è molto particolare perchè vede in scena ragazze in rappresentanza di tutte le etnie, un inno all’integrazione, decisamente molto orecchiabile. Strano che di Senit non si siano ancora accorti quelli che contano.

Scoperta da Lucio Dalla, protagonista un tour con gli Stadio, e a lungo giocatrice di una squadra femminile di calcio, Senit Zadik ha alle spalle ruoli importanti in musical come “Il Re Leone”, “Hair” e “Fame” nelle versioni tedesche e svizzere. Chi volesse ascoltarla in italiano, può andarsi a risentire “La faccia che ho” e “Io non dormo“. Il risultato è sempre ottimo. Portarla a Sanremo no?