Eccoli, finalmente. I dati “segretissimi” del telvoto del Festival di Sanremo . Così segreti “da non poter essere divulgati alcun modo”. A pubblicarli è stato il quotidiano “Avvenire” e nell’articolo, a firma di Gigio Rancilio, il critico musicale del giornale milanese, non mancano le curiosità. Pupo e il principe infatti, hanno preso percentuali “bulgare” e soltanto per un puro caso non hanno vinto il Festival.
Chissà se servirà a far luce su questa vicenda l’indagine aperta dal Codacons, che ha acquisito i tabulati telecom e li sta analizzando. Intanto, però la polemica monta perchè la società che ha gestito il televoto per conto della Rai fa capo al gruppo di X Factor. E perchè come rivelato ieri da “Striscia la notizia“, un call center ha parlato di un artista “che già l’anno scorso era in gara a Sanremo l’anno scorso, finendo nelle retrovie si era rivolto a noi per acquistare un pachhetto di voti“.
L’articolo completo di Avvenire, corredato anche dei voti nelle altre serate lo trovate qui ma intanto, ad uso e consumo di tutti, ecco i voti nella serata finale. A voi le considerazioni.
Emerge soprattutto, leggendo l’intero articolo come Scanu abbia vinto soltanto grazie all’ultima esibizione, quella dopo l’ingresso nella terna finale, perchè prima, sino ad allora, il Trio aveva stradominato. Dopo l’ultima esibizione, i tre prendono poco più di 1000 voti. Scanu invece oltre 96mila.
VOTI DELL’ORCHESTRA – Il dissenso dell’orchestra. L’orchestra, a quanto hanno reso noto alcune fonti interne ai musicisti dell’Ariston avrebbe così votato: 1) Malika Ayane; 2) Noemi; 3) Arisa; 4) Marco Mengoni; 5) Simone Cristicchi. Dunque ecco spiegato il perchè della protesta degli orchestrali.
SEZIONE NUOVA GENERAZIONE – “Avvenire” pubblica anche i tabulati dei voti della sezione Nuova Generazione. Per i dettagli vi rimandiamo al lnik di cui sopra. Questi però i voti nella serara finale: 1° Tony Maiello (15.623 voti), 2° Jessica Brando (11.507 voti), 3° Nina Zilli (9.904 voti), 4° Luca Marino (7.550 voti).
Per una volta lasciateci fare un pò di autocelebrazione. Giusto poche ore prima del via dell’ultima puntata del Festival, vi avevamo fatto un pronostico sui tre che sarebbero andati sul podio. Ebbene. Pronostico centrato. Valerio Scanu, con “Per tutte le volte che” vince Sanremo numero 60. Terzo posto per “Credimi ancora” di Marco Mengoni, battuto anche da Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici con “Italia, amore mio“. Premio della critica per Malika Ayane.
Verdetto contestatissimo, soprattutto in riferimento all’approdo in finale del “trio”, accolto al grido di “venduti, venduti” e “Vergogna, vergogna“, da parte del solitamente compassato pubblico dell’Ariston ma soprattutto – ed è questo quello che più colpisce, da un’orchestra in rivolta, che ha reagito – al momento dell’annuncio dell’esclusione di Malika Ayane e poi dell’ingresso del trio – urlando, strappando gli spartiti e gettandoli a terra e chiedendo di rendere palese il proprio voto, per evidenziare il dissenso rispetto al pubblico.
La vittoria di Scanu, ripescato dopo essere stato escluso la seconda sera, è frutto quasi esclusivamente del televoto, così come anche la conquista della finale e del podio del trio. A testimonianza, che l’attuale meccanismo di votazione in realtà rende assolutamente nulle ed inutili le votazioni della giuria tecnica e di quella demoscopica, il cui “peso” reale è praticamente zero.
Il voto della giuria demoscopica, infatti, per il secondo anno consecutivo (successe con Al Bano e Sal Da Vinci l’anno scorso) viene di fatto neutralizzato da un ripescaggio in cui il televoto pesa molto di più del 50% effettivo. Come spieghiamo infatti qui sotto, il 50% della giuria tecnica (l’orchestra) in realtà ha una incidenza assai minore, per via della differenza di modalità di espressione del voto.
PERCHE’ IL PESO DEL TELEVOTO VA RIDOTTO – La giuria dell’Ariston, come anche l’orchestra, vota esprimendo un voto da 0 a 10. Il pubblico che vota da casa, esprime preferenze secche (cioè vota solo un artista piuttosto che un altro). Non serve essere maghi della statistica per capire che non è la stessa cosa. E’ chiaro che la preferenza secca “pesa” di più, “ha una salienza (importanza ndr) maggiore” come dicono gli statistici. Dunque in questo rapporto “del 50%”, 100 voti per il cantante X, alzano il punteggio molto più che 100 voti “10” per lo stesso artista. Il trucco sta tutto qui. Soprattutto perchè è improbabile che l’orchestra dia tutti voti “10” o “9” o “3”. Mentre 100 televoti sono 100 televoti.
CONSIDERAZIONI – Per il secondo anno consecutivo vince un esponente che esce dal programma “Amici”, anche se questa volta, probabilmente, la sua vittoria non era così scontata. Sul podio finisce un altro artista che esce dai talent show, Marco Mengoni. Un altro dei talent, Tony Maiello, ha vinto la sezione Giovani. Ci sarà molto da riflettere per il 2011, sia sul regolamento, sia sulle modalità di voto. Sicuramente quello che è successo quest’anno non faciliterà l’ingresso di grandi nomi l’anno prossimo (Ruggeri è uscito senza protestare, ma si sa che non l’ha presa bene, Nino D’Angelo ha fatto sapere “se vinceva Pupo smettevo di cantare“, in sala stampa si rumoreggiava di parecchi dissensi fra gli Artisti per il podio del Trio). La “talentizzazione” non gioverà al Festival. Chissà poi come l’avranno presa quelli della Rai per la seconda vittoria di fila di un artista- Mediaset.
Con “Per tutte le volte che”, vince un brano scritto da un artista assolutamente esordiente, senza nessuna altra esperienza e per la prima volta si tratta di un autore che al momento del Festival è protagonista a sua volta di un talent show: si tratta di Pierdavide Carone, attualmente in gara ad Amici 9: vedremo le reazioni all’interno della casa del programma di Maria De Filippi. Che a questo punto, è di fatto già finito: comunque vada, Carone ha una carriera lanciata. E c’è da credere che questa storia farà senz’altro da traino alla sua storia all’interno di Amici.
LE VOSTRE SCELTE: SCANU IL PREFERITO – Alla chiusura dei nostri sondaggi, ore 23.30 di ieri sera, la vostra canzone preferita era “Per tutte le volte che” di Valerio Scanu con il 36%, primato mai in discussione sin dai primi minuti del sondaggio, con Scanu schizzato subito in vetta. Seguono: “Italia, amore mio” (Pupo, Emanuele Filiberto, Lauca Canonici) 16%, “Credimi ancora” (Marco Mengoni) 14%, “Per tutta la vita” (Noemi) 6%, “Malamorenò” 4%, “Ricomincio da qui” 4%, La verità” 4%, “Baby” 3%, “Jammo ja” 3%, “Meno male” 3%, “Il mondo piange” 2%, “Aeroplani” 1%, “Non è una canzone” 1%, “La notte delle fate” (1%)
SCANU ERA ANCHE IL VOSTRO FAVORITO – Discorso diverso su chi secondo voi avrebbe vinto la rassegna. Plebiscito o quasi per il duo Valerio Scanu -Marco Mengoni, che insieme hanno catturato il 72% delle preferenze, con il sardo che vince col 40% e il viterbese che segue col 32%. Povia terzo con l’11 %. Gli altri tutti dietro sotto il 5%, ma vanno sottolineati gli ZERO voti (leggasi zero) di Pupo e compagni.
Pronti? Via. Alle 210,45 dunque mezzora prima del previsto, si assegna il cinquantanovesimo trofeo riservato al vincitore del Festival di Sanremo. Sarà una serata lunga e complicata, nel quale i dieci Artisti rimasti in gara si contenderanno il trofeo a colpi di televoto, ma anche attraverso una terza giuria demoscopica (differente dalle prime due), sempre presente in sala.
Attraverso un meccanismo ad eliminazione, si arriverà a stabilire la gradutoria ed a trovare i primi tre, che si giocheranno, a quel punto sempre con doppia votazione, la vittoria del Festival di Sanremo. Da notare che i tre finalisti RICANTERANNO la canzone e il voto ripartirà da zero.
Il lotto dei dieci finalisti (che trovate sotto), comprende parecchi artisti che hanno proprio nel televoto la loro principale (se non unica) arma. Dunque sarà determinante, con buona probabilità il giudizio dei 300 uomini in bianco dentro l’Ariston, che nelle prime due sere ha fatto fuori vittime illustri. Difficile però che escano fuori sorprese, anche se in passato Sanremo ha insegnato come chi ne è entrato Papa, ha finito per uscirne Cardinale.
Le quotazioni danno in rampa di lancio Marco Carta, Alexia, Patty Pravo, Marco Masini e il solito Povia. Ma attenzione ad Al Bano e Sal Da Vinci, pronti a sbancare al televoto. Fausto Leali di rincorsa, perchè dopo aver superato tre serate potrebbe anche entrare nei primi cinque posti. Ecco i dieci finalisti, vi facciamo notare che a parte Marco Carta e forse la canzone di Alexia, non c’è una canzone che passeranno le radio. Ancora una volta dunque esce sconfitto il mondo giovanile, che poi è quello che compra i dischi. Complimenti a tutti davvero.
AL BANO -L’amore è sempre amore ALEXIA ft MARIO LAVEZZI – Biancaneve MARCO CARTA – La forza mia SAL DA VINCI – Non riesco a farti innamorare FAUSTO LEALI – Una piccola parte di me MARCO MASINI – L’Italia PATTY PRAVO – E io verò un giorno là POVIA -Luca era gay PUPO-PAOLO BELLI-YOUSSOU N’DOUR -L’opportunità FRANCESCO RENGA – L’uomo senza età
Si esibiranno sul palco anche, che ha trionfato nella sezione Nuove Proposte con il brano e Anja, la vincitrice del contest “Sanremofestival.59″, col brano “Buongiorno gente”. Il brano, come al solito lo trovate qui perchè non ci esiste in rete una fonte diversa dalla quale attingere.
Il contest, nonostante le polemiche per il voto presunto drogato (se ne parla da anni del fatto che il televoto si può manipolare, nessuno fa niente perchè porta soldi), ha comunque mandato in finale dieci brani di ottimo livello, molto rispondenti ai gusti musicali giovanili e al target radiofonico. Buona l’idea, meno il sistema di voto. Buona serata finale
DIRETTA SCRITTA DELLA SERATA FINALE DEL FESTIVAL DI SANREMO SUL SITO WWW.FESTIVALDISANREMO.COM DELLL’AMICO E COLLEGA EDDY ANSELMI, CHE SI TROVA NELLA CITTA’ DEI FIORI E CON IL QUALE COLLABORIAMO.
Sostiene la partecipazione di Italia e San Marino all'Eurovision Song Contest. Sempre e comunque.
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