Nuovo spazio dedicato al viaggio al centro della musica dei vari paesi euopei. La zona dell’est tocca questa volta la Polonia, la Repubblica Ceca e la Slovacchia. Qui sotto, la copertina, per il resto cliccate sui titoli…
Sembra Mariah Carey, nello stile e nell’aspetto. Ma si chiama Tamara Diane Wimer, in arte Isis Gee. Americana di nascita e di passaporto, risiede da tempo in Polonia per matrimonio e qui è fiorita la sua carriera musicale. “For life” (che ascoltate in alto) era la proposta polacca all‘Eurofestival 2008, franata miseramente all’utimo posto dopo aver conquistato l’accesso in finale.
Polonia a fasi alterne sul palco dell’Eurofestival. Benissimo con la già citata “Follow my heart” degli Ich Troje del 2006,malissimo (ultima, stavolta in semifinale) con i Jet Set, proposta russo-britannica (“TIme to party”, 2007). Un pò meglio Ivan & Delfin nel 2005 con “Czarna dzwyecsina“.
Il resto della musica polacca viaggia su due filoni. Primo filone: bellone senza talento. E’il caso di Doda (1ui trovate l’ultima usicta “Nje daj sle“) o di Virgin (oddio, dal video proprio non sembrerebbe), con l’energetica “Dzaga”.
Secondo filone: tutti gli altri. Fa piacere ascoltare bei talenti come Gosja Andrzejewicz (qui c’è l’ultimo “Magia swat“) oppure come Mandaryna (la dolcissima “Stay together” del 2007 faceva parte di un progetti benefico, invece “Heaven” è appena uscita). Chi ama il rock in stile americano può buttarsi sui non originalissimi ma energetici The car is on fire (qui c’è “Miniskirt”).
Repubblica Ceca in ascesa. C’è una cantante bravissima, lanciata dal locale Pop Idol che è partita a razzo nelle classifiche: si chiama Aneta Langerova. La sua “Desetina” è molto gradevole. Sul filone pop si staglia anche Marek Zstraceny con “Zstracis ze”.
Chi invece preferisce un sound più alla Carla Bruni, può scegliere Iva Fruhlingova, ex modella che canta in francese. Qui trovate “Ou tu veux quand tu veux”. Molto curioso anche il sound della band Miou Miou, anche loro in lingua francese: qui troviamo “A l’étè de Saint Martin 68“. Merita invece un plauso Lucie Bila, una delle voci più belle della Repubblica Ceca: qui vi faccio ascoltare “Miluj te” e “Es Semes“.
Capitolo Eurofestival. La Czechia è entrata solo nel 2007. I Kabat, rock band di capelloni che hanno aperto la strada sono arrivati ultimi con un solo punto. Però “Mala Dama” non è poi così male. Quest’anno c’era invece l’improponibile performance di Tereza Kerndlova e delle sue veline con “Have some fun” (eliminata in semifinale).
Quanto alla Slovacchia, tornerà all’Eurofestival nel 2009 dopo 11 anni, ma la sua produzione musicale è ottima. Tanti giri di chitarra e pop di gran fattura. Ascoltate “Spoved” di Petra Kepenova, merita. “Birds of Paradise” di Martina Schindlerova è struggente, perchè dedicata a soldati slovacchi morti in un incidente In realtà è una cover di un brano del trio svizzero Peter, Sue e Marc). Della stessa srtista ecco anche “Najkrajsia ska“.
Il pubblico femminile apprezzerà invece Tomas Bezdeda (qui c’è “Unos”), mentre per gli amanti del rock ecco l’energia dei Good Fancy con la loro “Len za tebou”. Chiusura forse con la migliore del lotto slovacco, vale a dire Zuzana Smatanova. Qui c’è “Tam kde sa neumiera” ma sotto, in chiusura vi proponfgo la fischiettabile “Necracaj predo mnou”. Chiosa finale. Ma ste ragazze dell’est sono tutte così belle??
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