“Cahier des reves”, l’esordio dei Cirque des Reves

Un bel progetto italiano, per la precisione napoletano, che mescola il folk al pop, il violino con i suoni moderni e utilizza principalmente il francese (ma anche l’inglese e l’italiano) come lingua musicale. Loro si chiamano Cirque des Reves e si sono formati in questo 2013: “Cahier des reves” è il loro singolo d’esordio autoprodotto. Un progetto che unisce le anime dei sei musicisti che lo compongono, passa dalle diverse idee ed esperienze musicali per confluire in una musica “senza tempo”.

Il nome del gruppo è anche lo stesso del loro Ep d’esordio: sette brani ottima vetrina di questa ensemble. La voce di Lisa Starnini e il violino di Edo Notalberti sono un valore aggiunto che rendono particolarissima e assai gradevole produzione. Ma ovviamente citazione va fatta anche per gli altri componenti, parte integrante di questa fusion di suoni: Gianni Ilardo ( chitarra), Gianni Bruno (pianoforte), Corrado Calignano (basso), Alessio Sica  (batteria).

“The lions roar”, il folk delle First Aid Kit

Hanno appena 21 e 18  e sono già al terzo album. E hanno le carte in regola per diventare uno dei prossimi fenomeni. Johanna e Klara Soderberg sono due sorelle svedesi affascinate dal folk e hanno formato il duo First Aid Kid. In questi giorni è uscito The Lions Roar, il loro terzo lavoro, trainato dal singolo omonimo, che trovate in alto. In patria ha debuttato subito in testa, ma anche in Europa sta andando benissimo.

Per le due ragazze, piovono riconoscimenti internazionali. Il loro primo album completo (il secondo dopo l’Ep d’esordio) valse loro un tour in tutta Europa, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda e poi una serie di collaborazione coi maggiori artisti folk made in Usa. Il nuovo album promette di raggiungere gli stessi traguardi e anche di più. Di sicuro, stanno facendo riscoprire all’Europa questo genere. E non è poco.

“Il riservista” e altre canzoni: da Bojano l’energia della Riserva Moac

Nettamente fra i migliori nel loro genere, un folk deciso, cantato sia in italiano che in dialetto, a pieno titolo entrano fra “quelli bravi”. La Riserva Moac è composta da sette musicisti di Bojano, provincia di Campobasso che suona insieme dal 2002.

Quella che trovate alto,  è “Il riservista“, brano che hanno presentato all’ultima edizione di Musicultura 2008. Da noi sono quasi sconosciuti al grande pubblico, eppure girano il mondo mietendo successi con la loro musica.

Hanno avuto grande successo le esibizioni al Festival Internazionale di musica folk a Rudolstadt in Germania, negli Stati Uniti ed in Francia. Grande allegria, storie cantate in musica, energia a tutto spiano.

Qui  potete ascoltare “Di vedetta sul mondo“, altro bel brano a sfondo sociale, nella versione cantata al concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, cliccando sul titolo  trovate invece la loro particolare versione folk di “Mi vendo” di Renato Zero.

Per quanto concerne i lavori in dialetto vi rimando al video ufficiale di “Ungaretti“, canzone che ha vinto l’edizione 2007 di “Voci per la libertà- Una canzone per Amnesty“. L’ultimo lavoro risale al 2007 ma sul loro myspace c’è molto materiale.  Davvero sublimi.