Beatrice Egli (e Linda Hesse): lo schlager è giovane e conquista le charts

Tempo fa avevamo parlato di Linda Hesse e della sua “Ich bin ja kein mann”, che ha lanciato l’album “Punktgenaue landung” e soprattutto riportato all’attenzione dei media un genere, quello dello schlager, troppo spesso bistrattato ed etichettato come “da vecchi”. E invece, al di là della inevitabile territorialità del genere, soprattutto questo tipo di schlager (non solo per la lingua, proprio per la sonorità) va detto che questa è senza dubbio la musica dell’allegria.

Nel mondo germanofono, artisti del genere sono osannati come e spesso più dei talenti del pop (basti pensare ad Helene Fischer, Andrea Berg o Nicole) e la prova di questo è che la decima edizione di Deutschland Sucht den Superstar, il talent show che ha sfornato una bella fetta degli artisti emergenti della nuova generazione del pop teutonico (dagli “italiani” Pietro Lombardi e Daniele Negroni, a Mark Medlock, Daniel Schumacher, Sarah Engels, Sebastian Wurth, Jesse Ritsch, solo per citarne alcuni), sia stato vinto quest’anno proprio da una cantante schlager.

Prima svizzera ad imporsi, Beatrice Egli ha solo 24 anni ed è l’esempio lampante, insieme alla citata Hesse, di come il genere sia ancora vivo e vitale, abbia anche artisti giovani che se ne innamorano da bambini e sia anche da classifica: “Mein Herz” è in testa in tre paesi (Germania, Austria e Svizzera) e non ha intenzione di scendere dalla vetta. Ma stanno girando molto anche “Mensch bleib ist einfach  wie du bist” e “Den Himmel aud erden”,  tutti usciti da “Glucksgefuhle”, che in realtà non è il primo album dell’artista ma il terzo. Il solo però arrivato nel mainstream tedesco. A proposito invece di Linda Hesse, è uscito il nuovo singolo “Komm bitte nicht: siamo sicuramente più sul crossover, come per il primo e come per “Mein Herz”, ma è tutto molto bello.

“Marylou”, Anna Rossinelli torna e va subito in testa

A due anni dalla partecipazione eurovisiva, che nonostante l’ultimo posto le è comunque valso il titolo di artista che ha riportato la Svizzera in finale dopo sei anni, Anna Rossinelli torna  sulle scene, con un album da solista (ma non aveva detto che avrebbe continuato con gli AnneClaire?) e un sound molto diverso. Soprattutto, sotto contratto con una major. “Marylou” è il titolo del nuovo album.

Che appena è uscito è schizzato subito in testa alla classifica elvetica, trascinata anche da “Let it go”, il primo singolo. I suoi compagni di avventura sono ancora con lei ma certo adesso a comparire è solo il suo nome, usato a mò di band (un pò come fa in Austria Christina Sturmer). Per lei anche un immagine più aggressiva rispetto a quella di “In love for a while” e sonorità mettono in risalto la sua vocalità. Qui potete ascoltarla in una versione unplugged di “Head in the sky”, altra traccia dell’album.

Sul singolo di lancio così come si molte altre canzoni, c’è la firma sua, dei suoi due compagni di avventura e Georg Schlunegger, il compositore che quest’anno ha firmato “You and me”, il brano portato dai Takasa all’Eurovision. Molte delle tracce sono di spessore: meritano un ascolto la titletrack, per esempio,  o anche “So damn pretty“. La ragazza insomma, è cresciuta e promette molto bene.

“Angel”, il nuovo singolo dei 77 Bombay Street

Di loro avevamo parlato un pò di tempo fa in occasione dell’uscita in Italia dell’album “Up in the sky” trascinato dal singolo “I love Lady Gaga“. Adesso rieccoci a scrivere dei 77 Bombay Street. E’ uscito in questi giorni “Angel” il singolo che fa da traino all’album “Oko town” in uscita il primo aprile. Un sound sempre interessante ma in parte diverso a quello cui ci avevano abituato.

Una nuova scommessa per i quattro fratelli Buchli, nati in Australia, ad Adelaide da una famiglia hippie svizzera trapiantata in Oceania negli anni ’80,e cresciuti fra Basilea e appunto Adelaide che hanno dato il nome alla loro band prendendo in prestito l’indirizzo “Bombay Street” al civico 77 ad Adelaide in cui vivevano in Australia fino a qualche hanno fa. L’obiettivo è quello di ripetere i grandi successi del precedente lavoro.

Che è stato disco di platino  in Svizzera, multilpatino in Italia e che li ha portati ad esibirsi in oltre 200 concerti e anche al più importante festival showcase d’Europa per band esordienti, l’Eurosonic di Groningen. E il nuovo album in Svizzera è già partito alla grande: disco di platino e che ora, oltre che in Italia  sta per essere pubblicato anche  in Germania, Benelux, Francia e Polonia.

Eurovision 2013: El sueño de Morfeo per la Spagna, Heilsarmee (forse, o forse no) per la Svizzera. E il Belgio…

Eurovision_Song_Contest_2013_logo

UPDATE: Anche San Marino, potrebbe uscire di scena. Approfondimenti su Eurofestival NEWS.

Settimana movimentata in chiave Eurovision Song Contest 2013. Due ritiri, due finali nazionali, una designazione interna e una polemica che rischia di far parlare a lungo e di cambiare l’esito di una scelta televisiva. Andiamo con ordine. Due ritiri: quello della Bosnia Erzegovina e quello della Turchia. Ritiri rumorosi.  TRT, la tv turca si è fermata per un anno in protesta contro il regolamento che a suo dire con l’introduzione delle giurie non è più equo e perchè contesta il fatto che ai 5 big dell’Ebu (Francia, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Germania) venga garantito direttamente l’accesso in finale. Voci incontrollate dicono che dietro ci sia anche qualche affermazione poco simpatica verso i musulmani pronunciata dagli svedesi subito dopo la vittoria.

La Bosnia Erzegovina ha detto no per motivi economici, rifiutando anche due aiuti, uno pervenuto da una tv privata, che si è offerta di pagare i 50000 euro di iscrizione e di organizzare la selezione e l’altro (a dire il vero provocatorio) di RTRS, la tv dei serbi di Bosnia, parte di BHRT, che avrebbe finananziato il progetto, mandando cantante e canzone al posto della tv federale: “Solo noi – ha detto l’emittente – abbiamo il diritto di selezionare un brano ed un artista“. In attesa del comunicato ufficiale dell’Ebu, questa è la situazione

PARTECIPAZIONI CONFERMATE: 39

Albania, Armenia, Austria, Azerbaigian, Belgio, Bielorussia,  Bulgaria, CiproCroazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Macedonia, Malta, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Romania, Russia, San Marino, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina, Ungheria, Slovenia

RITIRI SICURI: 5

Polonia, Portogallo, Slovacchia, Bosnia Erzegovina, Turchia

Si è svolta la finale nazionale svizzera che ha visto prevalere, come da previsione Heilsarmee ovvero l’Esercito della Salvezza, band  composta da sei componenti dell’omonima organizzazione umanitaria di matrice cristiana evangelica, con il brano “You and me“. Secondi i Carrousel con “J’avais rendez vous”, terzo Jesse Ritch con “Forever and a day“. Ma clamorosamente, potrebbero essere costretti a rinunciare, perchè l’Ebu ha chiesto loro di cambiare il nome, che fa a loro dire riferimento alla religione  e di non presentarsi con le divise che caratterizzano l’associazione (sono divise che ricordano quelle dei militari, vista la loro simbolica organizzazione “come un esercito”). Heilsarmee e la tv svizzera stanno trattando, ma la situazione pende per ora per una loro rinuncia. Approfondimenti su Eurofestival NEWS, in questo post e in quest’altro.

La Spagna ha invece annunciato il proprio rappresentante in diretta al programma di punta di La1: si tratta della band El sueño de Morfeo, esponenti del pop rock iberico fra i più popolari nel mondo giovanile, con ottimi riscontri di vendita. La loro leader, Raquel Del Rosario, fra l’altro oltre ad essere l’ex moglie del pilota della Ferrari Fernando Alonso,  ha preso parte nel 2011 al Festival di Sanremo in coppia con Luca Barbarossa con il brano “Fino in fondo”.

La selezione belga, andata in onda soltanto alla radio nazionale con tre canzoni cantate da Roberto Bellarosa, il cantante scelto internamente da RTBF, la tv vallone, ha premiato “Love kills”, una produzione anglo-scandinava, che dunque sarà quella eseguita a Malmo

“En equilibre”, alla scoperta dei Carrousel

Ogni anno la selezione svizzera per l’Eurovision Song Contest ci regala delle piccole grandi perle e quasi sempre arrivano dalla parte francese. Sono arrivati nei tre finali, ma non ce l’hanno fatta a staccare il biglietto per Malmo. Eppure se c’è un brano che ha colpito tutti è “J’avais rendez vous” del duo franco-svizzero Carrousel, ovvero Sophie Burande e Léonard Gogniat. Tanti live alle spalle, il loro secondo lavoro “En equilibre” è una perfetta sintesi della loro musica, sospesa fra pop e folk, rigorosamente cantata in francese.

Stile, classe e raffinatezza, che traspare da un pò tutte le loro cose. Per esempio nella titletrack, che qui trovate in versione acustica.  Oppure in un pezzo decisamente più pop, con grande uso di chitarre come “On s’è manquè”, o ancora nell’omaggio a Sergio Leone. Difficile trovare una traccia brutta: ascoltate “Jardin d’hiver” e  “Tandem”. A proposito di “Tandem”, è la traccia 13 di quest’album ma anche il titolo del precedente. Se volessimo andare indietro sino a quello, ascoltate “La manque de la place”, uno dei primi singoli usciti estratti dall’album.  O anche “Reviendra” e anche “Eleonore”. Talento puro.

Selina & Hanspeter: il nuovo inno delle ferrovie svizzere cantato da chi ci lavora

In Svizzera succede anche questo. Che una canzone scritta per pubblicizzare una struttura pubblica possa diventare una hit di successo. E che a cantarla non siano due artisti professionisti, ma due artisti dilettanti che in realtà lavorano per l’ente che stanno pubblicizzando.  Selina & Hanspeter hanno rispettivamente 22 e 53 anni e sono dipendenti delle ferrovie svizzere.

Impiegata la prima, macchinista il secondo. Hanno vinto un casting interno fra i 28mila dipendenti (100 iscrizioni pervenute) per incidere “Welcome home”, il brano firmato da Roman Camenzind, uno dei più famosi musicisti svizzeri (tra l’altro autore dei Lovebugs e di Anna Rossinelli) per la campagna promozionale dell’ente. E dopo il video, girato all’interno delle stazioni, il brano è stato diffuso anche su I Tunes, con ottimo successo. E l’utile generato dalla vendita della canzone sarà versato in beneficenza dalle FFS alla Catena della solidarietà, una organizzazione benefica svizzera creata dalla tv pubblica, da Swiss Com, dalla società delle Poste e dalla società di fotografia Keystone che finanzia progetti mirati.

Va detto che i due non sono totalmente neofiti del canto. Selina Beyeler lavora da inizio 2011 per  le ferrovie come impiegata nella produzione ferroviaria del management del traffico dirige infatti  cori di bambini nel tempo libero e da un anno prende lezioni di canto. Il suo compagno di duetto Hanspeter Zweifel vanta una maggiore esperienza: il macchinista di Linthal infatti già a 20 anni si cimentava in concerti live in diversi club.

Eurovision 2013: ecco i 9 finalisti della Svizzera

Come ormai avviene da qualche anno, la Svizzera è il primo paese a rendere nota l’accoppiata cantante-canzone per il prossimo Eurovision Song Contest.La finale nazionale si svolgerà come l’anno scorso a Kreuzlingen, il prossimo 15 dicembre e vedrà in gara 9 artisti, che saranno votati per metà col televoto e per metà da una giuria di esperti del settore musicale. Ecco i nove candidati.

SELEZIONATI DA SF – SCHWEIZER FERNSEHEN CON VOTO ON LINE E DEGLI ESPERTI

ANTHONY BIGHEAD, “Do the monkey” – Il 25enne conduttore televisivo è un volto molto popolare fra i giovanissimi svizzeri, dato che è un volto della tv Joiz, che nell’area tedesca si rivolge ad un pubblico fra i 15 ed i 34 anni. “La mia proposta è nel solco di Stefan Raab e Guildo Horn“, dice, ricordando altre proposte “curiose” che approdarono sul palco eurovisivo.  Questo è un buon motivo perchè non vinca, per esempio.

HEILSARMEE- “You and me” – Grandi favoriti per la vittoria finale, si tratta di una ensemble che mete insieme sei componenti fra i 20 ed i 94 anni tutti facenti realmente parte della benemerita organizzazione umanitaria di matrice cristiana evangelica. Non sono neofiti del canto: l’associazione effettua sempre concerti e suona regolarmente anche durante le missioni. Nel periodo di Avvento sono tradizionali protagonisti lungo le strade svizzere, con canti religiosi ma anche profani. C’è dietro un progetto sociale e di promozione e tutta la canzone è un inno all’attività umanitaria della band. E in più l’avventura eurovisiva è patrocinata dagli stessi produttori di stelle svizzere come Bligg e Baschi e la loro associazione è molto forte anche in Ungheria e in tutto il mondo cristiano non-cattolico.

JESSE RITCH – Forever & A Day:  Classe 1992, nato a Berna da padre africano, è famoso in Svizzera ma anche in Germania ed Austria per essere arrivato terzo all’ultima edizione di Deutschland Sucht den Superstar, la versione teutonica del popolare talent show Pop Idol in onda sul network transnazionale RTL e prima ancora aveva partecipato a Das Supertalent, sempre su RTL

MELISSA – The point of no return– Nata a Montreux, dove la famiglia si era trasferita in possesso di doppio passaporto, Melissa ha 24 anni ed è in realtà di Salinas di Alicante, in Spagna. Studentessa di canto lirico, è alla seconda finale eurovisiva, avendo preso parte anche a “Destino Eurovision”, la selezione spagnola, nel 2011. In caso di qualificazione per Malmo, può contare anche su un possibile bacino di voti in Belgio, dove ha un’altra fetta di famiglia.

SELEZIONATI INTERNAMENTE DA TSR – TELEVISION SUISSE ROMANDE

CARROUSEL – J’avais rendez- vous: Ovvero Sophie e Leonard, da Delemont. Duo raffinato, con un primo album di discreto successo e 200 date in giro per la Svizzera, è uscito il secondo album che punteranno a promuovere ancora sperando nella qualificazione eurovisiva.

NICOLAS FRAISSINET – Leve toi: Cantautore svizzero  (di Tolchenaz) di stanza a Parigi e virtuoso del pianoforte, con due album e 180 concerti all’attivo fra Francia, Belgio, Svizzera e Canada. Il secondo album, uscito grazie al progetto della Akamusic, l’etichetta comunitaria belga, interamente finanziata dagli internauti (già presente all’Esc 2011 proprio producendo i belgi Witloof Bay) è stato recentemente premiato dall’Accademia Charles Cros, che organizza ogni anno il Gran Prix de La Musique, uno dei premi della musica francese, riservato alla chanson e alla musica popolare.

NILL KLEMM- On my headNato a Pully,  cantautore, ha un album all’attivo e diversi buoni riconoscimenti in termini di critica.

SELEZIONATI CON CONCORSO TV DA RSI – RADIOTELEVISIONE DELLA SVIZZERA ITALIANA

CHIARA DUBEY – Bella sera: L’unico brano in italiano è della 19enne cantautrice di Ronco sopra Ascona che l’anno scorso arrivò terza, da perfetta esordiente, alla finale nazionale svizzera con “Anima nuova”, dedicata alla nascita della figlia della sua insegnante di violino. Quest’anno, in attesa del primo album, ci riprova con una nanna, che però non è dedicata ad una bambina, almeno così ha lasciato intendere. Selezionata dal pubblico.

ALLY – “Catch me”, Cantautrice originaria di Canobbio che qui però porta un pezzo scritto da altri, canta da quando ha  9 anni, ha una lunga esperienza live e vanta la partecipazione a diversi concorsi canori, uno dei quali vinto quando era ragazzina. Selezionata dalla giuria.

Eurovision 2013: la Rai ci sarà. Anouk prima partecipante ufficiale

CHiara Dubey

Ieri pomeriggio, anticipata da Eurofestival News e confermata poco dopo dalla tv di stato tramite la pagina facebook dedicata alla rassegna, è arrivata, con larghissimo anticipo sui tempi previsti, la notizia tanto attesa: la Rai sarà presente anche nel 2013 all‘Eurovision Song Contest, in programma il 14, 16 e 18 maggio a Malmo in Svezia. Poche righe, che annunciavano la presenza dell’Italia, a conferma dunque che l’attuale dirigenza vuole proseguire nella linea di promozione europea del paese anche attraverso la vetrina eurovisiva.

Non è ancora stato detto niente relativamente alle modalità di selezione del cantante e della canzone, ma una cosa è certa: non sarà, come invece da alcuni ventilato The Voice, lo show che selezionerà l’artista, soprattutto perchè il programma parte a febbraio e si concluderà troppo tardi rispetto ai tempi della deadline per l’annuncio di cantante e canzone fissata dall’Ebu, prevista a metà marzo. Con ogni probabilità l’annuncio verrà dato a Sanremo, ma non è ancora chiaro se si pescherà in tutto o in parte (come l’anno scorso) dal lotto dei partecipanti o se invece l’Ariston, con la serata finale del Festival saranno solo il teatro dell’annuncio dopo una scelta completamente interna.

SAN MARINO IN ATTESA – Resta alla finestra invece, SmTV San Marino. La quale, prima di conoscere il destino del direttore Carmen Lasorella, che potrebbe anche essere richiamata a Roma dalla Rai se si dovesse interrompere il rapporto di consociazione con la nostra tv (e di finanziamento parziale), dovrà celebrare le elezioni politiche. Solo dopo si parlerà di Eurovision, anche se sul tavolo della tv sono già arrivati alcuni progetti. 

UPDATE: La Rai sembra aver confermato la convenzione con Smtv ma ha comunque richiamato a Roma Carmen Lasorella, nominando nuovo dg della tv del Titano Carlo Romeo. Approfondimento in questo link.

OLANDA: ANOUK – La tv olandese, intanto, dopo vari tentennamenti, ha deciso di rinunciare al concorso di selezione, accettando l’autocandidatura della rocker Anouk, nota in Europa per il successo “Nobody’s wife” e campionessa di vendite in patria. L’artista si era proposta ma inizialmente Tros aveva deciso di ripetere l’esperimento della selezione tv affidandosi di nuovo a John De Mol, Mister Grande Fratello. Poi il ripensamento e la scelta di Anouk, che presenterà internamente la propria canzone.

SVIZZERA, I FINALISTI DEL TICINO – Ieri sera intanto, è partita ufficialmente la stagione delle finali eurovisive con la serata regionale della Rsi, la tv svizzera di lingua italiana, che con un galà dal Living Room di Lugano, trasmesso in diretta  radiofonica e in streaming sulla Rete Tre, ha scelto i due finalisti che il prossimo 15 dicembre a Kreuzlingen si giocheranno l’accesso a Malmo con gli altri 7, che usciranno 3 dalla selezione interna della RTS, tv francofona e 4 da quella online della SF (lingua tedesca), le cui votazioni sono in corso.

La prima è  Chiara Dubey, la 18enne di Ronco sopra Ascona che già l’anno scorso strappò il biglietto per la finale arrivando terza con “Anima nuova” e che quest’anno si è qualificata con “Bella sera”, scritta anche stavolta da lei stessa. Una ballata molto dolce, una ninna nanna di atmosfera che fa il paio con il brano che l’anno scorso dedicò alla nascita della figlia della sua insegnante di violino. La seconda è la giovanissima Ally, interprete che ha presentato un brano di chiara matrice dance dal titolo “Catch me”, alla sua prima finale. Il brano lo trovate qui. Approfondimenti come al solito su Eurofestival News

“Le vent a tourné”, il nuovo raffinato album degli Aliose

Sound raffinato, pop cantautorale di pregevole fattura, con sfumature più anglosassoni rispetto agli esordi ma sempre rigorosamente cantato in francese. Esce “Le vent a tourné”, secondo album del duo ginevrino Aliose, che nel 2011 fu immeritatamente bocciato alle selezioni  elvetiche dell’Eurovision, con “Sous les pavès”, il brano che trovate sopra e che è una delle 14 tracce di questo album da poco pubblicato.

Certamente se cercate la classica “canzonetta”, pur sempre bella, quest’album non fa per voi, ma se volete ascoltare dei suoini più ricercati pur restando nel solco del pop, allora vale la pena di ascoltarlo perchè è bellissimo. Le tracce fra l’altro sono tutte scritte e composte da Alizé Oswald e Xavier Michel, ovvero gli Aliose stessi. La titletrack è molto delicata ed anche quella dove la dervia british si sente maggiormente, mentre sicuramente è più orecchiabile “Des mots de trop“, che porta la voce di Michel oltre a quella consueta della cantante.

Ma c’è molto che merita un ascolto, come ad esempio “Les amants“, “Les sirenes”, che nel disco è in duetto con Fabien Bouef, “Je ne suis pas folle” e “J’irai te croiser”, del quale è stato fatto un video essendo stato estratto come singolo. Un prodotto di grande spessore, una sorta di pop “lounge” che non sempre trova spazio nel mainstream e che invece per la qualità dei brani e degli artisti, lo meriterebbe.

“Broadway”, si balla con il nuovo di Dj Antoine

Un pò di dance per cominciare la settimana. Ritroviamo un personaggio che questa estate è stato grande protagonista in tutta Europa con “Ma cherie, un tormentone che ha fatto ballare mezzo Continente, Italia compresa. Si tratta di Antoine Konrad, in arte Dj Antoine. Seguendo un pò la tradizione dei grandi dj svizzeri e francesi, è ormai diventato uno dei big del settore, anche a diverse collaborazioni importanti, come quella del rapper russo Timati o appunto quella con i Beat Shakers del citato tormentone.

Adesso torna a scalare le classifiche ed a far ballare nelle discoteche con “Broadway“, un singolo molto più dance e un pò meno crossover, che lo vede impegnato con un altro dj svizzero di origine italiana, Mad Mark, all’anagrafe Fabio Antoniali. Sicuramente un artista da tenere d’occhio in un palcoscenico, quello della dance crossover, che continua a regalare buone cose.