Daniele Moretti, un’italiano all’Eurofestival: “Vorrei tornarci per il mio paese”

l_a8aceb336a314857b831e8d98983cafbLa musica a volte prende giri strani. Per esempio parte da Dublino, passa a Trieste e torna indietro, per poi fare tappa a Mosca. E tornare di nuovo in Italia. E’la storia di “Et Cetera”, il brano che le irlandesi Sinead Mulvey & Black Daisy hanno presentato in concorso all’Eurofestival. Il motivo porta in calce la firma di un del 23enne Daniele Moretti. E’lui infatti ad aver arrangiato il brano composto dall’irlandese Niall Mooney e dallo svedese Jonas Gladnoff, due vecche volpi dell’Eurofestival.

Nato a Roma nel 1985 da mamma romana e padre triestino e residente nella città giuliana, figlio d’arte (il padre è musicista), ha cominciato a suonare sin da bambino, partendo con lo studio del pianoforte classico fino a praticare altri strumenti. Oggi è il leader dei Klame, rock band che si ispira ai Linkin’ Park e proprio da poco ha dato alle stampe il primo album “Instead of rules” (è in corso di lavorazione il secondo). In un contesto come questo, molto lontano dal pop, è nato quello che in Irlanda è già un successo di vendite e che presto potrebbe arrivare anche in Italia.

L’incontro con l’Irlanda e con l’Eurofestival comincia nel 2008 e non poteva essere più casuale…

“Infatti è così – esordisce Daniele – tutto merito di una mia vicina di casa, che è andata in Irlanda. Conosceva Niall Mooney, l’autore della canzone, che stava cercando un cantante italiano, che fosse bravo anche come autore. Avevano scritto un motivo in inglese, ma volevano che fosse tradotto e cantato in italiano, per partecipare alle selezioni per San Marino. Ma i tempi erano troppo stretti, c’era da lavorarci su. Così per l’Eurofestival 2008, non se n’è fatto niente ed io ho comunque continuato a lavorare sul brano che mi avevano spedito”.

Che però era diverso da quello che abbiamo sentito in gara all’Eurofestival

“Esatto. Si chiamava “Countdown to summer” ed aveva un sound molto anni’80. Non mi piaceva, così ho chiesto il permesso di rielaborarlo. Ho lasciato la batteria originale, ho risuonato il basso ed altri strumenti con i musicisti del mio gruppo ed ho rifatto la linea vocale. E’venuto fuori il brano “Fuori dalla realtà”, cantato da me in italiano (dato che questo blog non permette l’upload di mp3 almeno gratis, lo streaming lo trovate in anteprima in questo link) . Ho rimandato loro il brano e poi non ne ho saputo più nulla, sino al febbraio scorso, quando mi hanno chiamato dicendomi che l’avevano ritradotto in inglese come “Et Cetera” e che il brano aveva passato le selezioni irlandesi, qualificandosi per Mosca…”.

A quel punto per lei si è aperta una porta nuova…

“Prima di questo incontro non sapevo nemmeno cosa fosse l’Eurofestivalinstead-of-rules, poi ho cominciato ad innamorarmene. Finchè non ci sei dentro non ti rendi conto di cosa sia. Grande organizzazione, tutto studiato al minuto, hai orari precisi per provare, sai sempre a chi devi rivolgerti. Ti vengono a prendere con il pullmann e soprattutto è una grande festa della musica, senza cose inutili di contorno, senza frivolezze”.

Poi è arrivato il momento della manifestazione. Quella ufficiale, dentro l’Olimpiskij di Mosca e quella di contorno, nei momenti comunitari all’Euroclub.

La cosa più bella è proprio questo scambio di culture, puoi confrontarti con artisti di tanti paesi. Quando hanno visto me, per esempio, hanno letto “Italy” sul mio cartellino e mi hanno guardato con una faccia strana, come a dire “Cosa ci fai tu quei dall’Italia?”, così ho raccontato loro la mia storia. All’Euroclub poi, è un grande momento di socializzazione. Certo è un peccato che l’Italia non partecipi”.

E la mancata qualificazione per la finale dell’Irlanda?

“Mi ha fatto arrabbiare tantissimo, per fortuna ero l’unico italiano e nessuno nella Green Room capiva quello che stavo dicendo al momento dei risultati….pensavo proprio che saremmo arrivati davanti ai croati (ripescati dalla giuria ndr) ma evidentemente i blocchi politici fra paesi servono ancora…”

Ma lei che idea si è fatta dell’assenza del nostro paese?

I Klame. Al centro Daniele Moretti

I Klame. Al centro Daniele Moretti

“Francamente è assurda. Ne parlavamo con gli irlandesi e l’idea che abbiamo è che l’Italia viva una sorta di complesso di superiorità, consideri Sanremo troppo più importante ed ha paura di fare brutta figura, di confrontarsi con gli altri paesi. E allora ha deciso di concentrare le risorse su quella manifestazione. Eppure questa è una vetrina internazionale. Quest’anno c’erano Noa, Patricia Kaas, Lloyd Webber, da italiano francamente mi sono sentito deluso che il mio paese non fosse presente”.

Ora però state lavorando ad un progetto importante proprio in Italia…

“La nostra idea è di far uscire “Et Cetera” in Italia. Abbiamo preso contatti con la filiale italiana della Sony, che ha i diritti del pezzo, per provare a farlo uscire in lingua italiana, cantato da me col titolo “Fuori dalla realtà”, oppure di fare girare quella irlandese. O magari fare un duetto, chissà. Nel frattempo continuo a collaborare con Niall, per l’album di Sinead Mulvey. E poi ovviamente, guardo al prossimo Eurofestival. Mi piacerebbe tornarci,ma con l’Italia….”

3 Risposte

  1. allora rompi le scatole alla RAI… skerzi a parte, porta avanti la tua carriera

  2. buona fortuna 😉

  3. […] intervistato Daniele subito dopo la rassegna (l’intervista è in questo post), scoprendo che il giovane triestino, leader dei Klame, rock band giuliana, aveva composto anche la […]

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